LA RIFLESSIONE DI MAGDI CRISTIANO ALLAM
Cari amici buongiorno e buon inizio di settimana. Il fatto che il Presidente turco Erdogan, autocrate e fanatico islamico che aspira a riesumare il Califfato e a islamizzare l’Europa, sia diventato il più autorevole mediatore tra la Russia e l’Ucraina, ci fa toccare con mano il livello di instabilità in cui versa la NATO in cui la Turchia vanta l’esercito più numeroso dopo quello degli Stati Uniti.
Il “No” di Erdogan all’ingresso della Svezia e della Finlandia nella NATO si spiega ufficialmente con la volontà di salvaguardare il ruolo di mediatore senza perdere la fiducia di Putin con cui fa affari cospicui persino acquistando armi russe; in parallelo si deve al sostegno dei due Stati scandinavi al PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, principale sostenitore della rivendicazione di uno Stato curdo indipendente e nemico interno della Turchia.
Il ruolo di primo piano assunto da Erdogan ci deve mettere in guardia sul futuro che ci attende. C’è poco da stare tranquilli.
Cari amici serve una nuova Europa dalle radici e di cultura cristiana, la realtà storica che è presente dall’Atlantico agli Urali, liberandoci dalla sottomissione agli interessi finanziari e militari di un’America decadente e dalla minaccia dell’islamizzazione apertamente sostenuta da Erdogan.
Magdi Cristiano Allam

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1 commento su “NATO: esame di ammissione

  1. Cari amici buongiorno e buon inizio di settimana. Il fatto che il Presidente turco Erdogan, autocrate e fanatico islamico che aspira a riesumare il Califfato e a islamizzare l’Europa, sia diventato il più autorevole mediatore tra la Russia e l’Ucraina, ci fa toccare con mano il livello di instabilità in cui versa la NATO in cui la Turchia vanta l’esercito più numeroso dopo quello degli Stati Uniti.
    Il “No” di Erdogan all’ingresso della Svezia e della Finlandia nella NATO si spiega ufficialmente con la volontà di salvaguardare il ruolo di mediatore senza perdere la fiducia di Putin con cui fa affari cospicui persino acquistando armi russe; in parallelo si deve al sostegno dei due Stati scandinavi al PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, principale sostenitore della rivendicazione di uno Stato curdo indipendente e nemico interno della Turchia.
    Il ruolo di primo piano assunto da Erdogan ci deve mettere in guardia sul futuro che ci attende. C’è poco da stare tranquilli.
    Cari amici serve una nuova Europa dalle radici e di cultura cristiana, la realtà storica che è presente dall’Atlantico agli Urali, liberandoci dalla sottomissione agli interessi finanziari e militari di un’America decadente e dalla minaccia dell’islamizzazione apertamente sostenuta da Erdogan.
    Magdi Cristiano Allam
    Lunedì 16 maggio 2022

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