La vera storia dello schiavismo

Hanno destato molto scalpore le parole di Giorgio Bergoglio in Canada. Vale la pena di ricordare la vera storia dello schiavismo e della guerra allo schiavismo nelle Americhe.

Quando Colombo vi arrivò, le Americhe erano praticamente spopolate, abitate da popolazioni attualmente in fase di beatificazione, che in realtà erano sistematicamente dedite alla guerra, allo schiavismo e ai sacrifici umani di apocalittica ferocia. Molto frequente il cannibalismo, sia a scopo rituale che alimentare.

La rapidissima conversione dell’America del Sud fu anche dovuta alla crudeltà dei regimi procedenti, di cui il popolo fu felice di liberarsi.  La popolazione era scarsissima ed enormi parti del territorio erano disabitate, anche a causa della belligeranza permanente dei vari gruppi. Tra i più feroci gli Irochesi, noti anche per l’abitudine di mangiare i condannati cotti, ma vivi.

L’evangelizzazione delle Americhe  è ben raccontata da Agostino Nobile nel libro Quello che i cattolici devono sapere – almeno per evitare una fine ridicola., uscito nel 2015, la cui lettura è sempre più urgente, forse addirittura già fuori tempo massimo,  visto che i cattolici nel ridicolo ci stanno già sprofondando. «Nessuno più di Isabella di Castiglia (1451 – 1504)  si preoccupò per le anime dei suoi nuovi sudditi, che insieme a Papa Paolo III vietò lo schiavismo e gli abusi contro gli indios. Già nel 1478 la Regina cattolica aveva fatto liberare gli schiavi dei coloni nelle Canarie, e la proibizione della schiavitù degli indigeni del Nuovo Mondo viene rispettata dai suoi successori, incoraggiando i matrimoni tra i suoi sudditi e gli indios.

Escludendo la regione dei Caraibi, l’Argentina e il Brasile (dove dal XVIII secolo i laicisti e la massoneria hanno avuto l’impatto maggiore), i paesi di lingua latina sono popolati da una maggioranza amerinda e meticcia, mentre nel nord protestante non esistono quasi più indios. L’altissima  percentuale dei neri  presenti negli Stati massonico protestanti del nord provano – se ce ne fosse ancora bisogno – come la tratta degli schiavi negli Stati del nord America sia stata così estesa da cambiare la struttura sociale e culturale.

Non bisogna comunque dimenticare che la storia americana non inizia con l’invasione degli europei, da sempre in quelle terre le tribù locali si scannavano a vicenda, come spesso avveniva e avviene in tutte le culture tribali. I missionari cristiani, a differenza degli altri colonizzatori, hanno portato il messaggio che nobilita l’uomo, estirpando da quelle culture le tradizioni che vogliono l’uomo guerriero, schiavo, vittima sacrificale per gli dei. Gli Incas e gli Aztechi, per esempio, celebravano sacrifici umani di massa.

Per cattivarsi la benevolenza degli dei arrivavano a gettare dalle loro piramidi migliaia di schiavi donne, uomini e bambini. Il teologo spagnolo Francisco de Vitoria (1492-1546) a difesa degli indios scrisse una carta dei diritti umani che vale la pena riportare:

1 – Per nascita gli uomini sono liberi.

2 – Per diritto naturale nessuno è superiore agli altri.

3 – Il bambino non viene all’esistenza in ragione degli altri, ma di se stesso.

4 – È meglio rinunciare al proprio diritto che violare quello altrui.

5 – È lecita all’uomo la proprietà privata; ma nessuno è talmente proprietario che non debba, a volte, condividere con altri i suoi beni. In caso di estrema necessità tutte le cose sono comuni.

6 – I dementi perpetui – che non hanno e non c’è speranza che avranno l’uso della ragione – sono soggetti di diritto e possono essere proprietari.

7 – Al condannato a morte è lecito fuggire, perché la libertà si equipara alla vita.

8 – Se il giudice, non curando l’ordine del diritto, ottiene a forza di torture la confessione del reo, non può condannarlo, perché così agendo non si è comportato da giudice.

9 – Non si può mettere a morte una persona che non sia stata giudicata e condannata legittimamente.

10 – Ogni nazione ha diritto a governare se stessa e può scegliere il regime politico che vuole, anche quando non è il migliore.

11 – Tutto il potere del re viene dalla nazione, perché questa è libera per principio.

12 – L’orbe intero, che in certa maniera costituisce una repubblica, ha il potere di dare leggi giuste e convenienti a tutta l’umanità.

13 – Non è lecita una guerra che porti alla nazione un male ben maggiore dei vantaggi che per mezzo di essa si vogliano raggiungere, quali che siano le ragioni e i titoli per cui si ritiene che sia giusta.

14 – Se il suddito constata l’ingiustizia della guerra, può rifiutarsi di parteciparvi, anche contro il mandato del principe.

15 – L’uomo non è lupo per l’uomo, ma è innanzitutto uomo».

Se analizziamo i testi, possiamo renderci conto che lo schiavismo è stato un fenomeno atroce e totale al di fuori del cristianesimo, molto meno feroce all’interno del cristianesimo, e anche qui dobbiamo fare una distinzione tra protestantesimo e cattolicesimo. La condanna dello schiavismo è nata nel cattolicesimo. All’interno del cattolicesimo sono sicuramente esistiti schiavisti, ma le linee teoriche dell’antischiavismo sono nate qui.

In Canada Bergoglio ha dimenticato la verità storica, le missioni cattoliche che hanno creato scuole, ospedali e villaggi dove finalmente non era più permessa la tortura e non era  più permesso lo schiavismo, normalmente praticato degli irochesi e dagli altri gruppi etnici, esattamente come non era più permesso lo stupro etnico, le donne di altre tribù schiavizzate.

I missionari cattolici hanno pagato con la vita e con il dolore: sono stati mangiati cotti ma vivi. (gli irochesi arrostivano il prigioniero vivo, poi tagliavano le parti esterne del suo corpo già cotte e le mangiavano sotto i suoi occhi mentre cuoceva il resto). La loro storia è raccontata da padre Celestino Testore, nel libro I santi martiri canadesi, 1941.

In Canada Bergoglio non ha ricordato questi martiri e le innumerevoli vite che avevano salvato, e si è scusato per fatti mai avvenuti. Quello delle fosse comuni di bambini è una leggenda nera clamorosamente smentita, visto che non sono mai stati riesumati dei cadaveri.

Quei bambini erano stati tolti alle loro famiglie dallo stato canadese, non certo dai sacerdoti  cattolici che non dividevano mai i bambini dalle famiglie, stato che poi li ha affidati a orfanotrofi cattolici, perché non intendeva occuparsene.

Lo storico Jacques Rouillard, docente della Facoltà di Storia dell’Università di Montreal, lo scorso 11 gennaio ha pubblicato sul portale canadese Dorchester Review un lungo articolo in cui dimostra come non ci sia nessuna  sepoltura irregolare o di massa, ma semplici cimiteri per gli studenti e per i docenti. Le cause di morte dei bambini, documentate, sono tubercolosi, influenza e, più raramente, incidenti, e sono assolutamente in linea con le statistiche sanitarie di quegli anni, sono completamente sovrapponibili alle statistiche di morte degli orfani inglesi degli orfanotrofi inglesi degli stessi anni e nettamente inferiori alle statistiche di morti degli orfanotrofi sovietici e di quelli rumeni sotto Ceausescu, enormemente inferiore alla percentuale di morti degli orfanotrofi cinesi chiamati dying room, stanze della morte, mentre sono migliaia e migliaia i bambini salvati nei secoli, nei continenti  dagli orfanatrofi cattolici.

Il professor Tom Flanagan e il magistrato Brian Gesbrecht, nel 2022 sul Dorchester Review con il titolo The False Narrative of the Residental Schools Burials, ribadiscono come non ci sia traccia di un solo studente ucciso nei 113 anni di storia delle scuole residenziali cattoliche. Perché Bergoglio si è scusato per fatti mai provati?

La civiltà cristiana cattolica è stato il primo baluardo contro lo schiavismo, contro genocidio, contro lo sfruttamento estremo dell’uomo sull’uomo. Dopo che sarà stata abbattuta, cancellata o ridotta a un cagnolino che sta al guinzaglio del nuovo ordine mondiale e prende ordini da Davos, non ci saranno più baluardi. Siamo stati noi i padroni della scienza, della tecnica, della filosofia e dell’arte, i paladini della guerra allo schiavismo, coloro che hanno parlato di dignità umana non perché fossimo migliori degli altri, ma perché noi abbiamo avuto straordinaria fortuna di fondere la spiritualità biblico evangelica, la filosofia greca, il diritto romano, e anche la passione dei barbari.

È stato un miracolo. Una volta che noi saremo stati annientati, distrutti, addomesticati, sostituiti, il concetto di dignità umana non esisterà più, e lo schiavismo, che sta già  germogliando nascosto dentro parole molto più miti come gravidanza per altri ed eutanasia del non consenziente, esploderà come non mai. I miracoli non si ripetono.

La Provvidenza non interviene una seconda volta, dopo che i suoi doni sono stati buttati.

2 commenti su “Storia vera dello schiavismo

  1. Questo cardinale vestito di bianco sta procedendo a grandi falcate nella distruzione della cristianità arrivando persino alla menzogna. Del resto anni di demolizione della scuola e della cultura abbinati ad anni di TV spazzatura hanno reso le persone completamente ebeti e manipolabili. Grazie dottoressa anche per i suoi suggerimenti di lettura!

  2. È veramente incredibile come Francesco si sia espresso contro l’intera storia del cattolicesimo in Canada senza che nessuno abbia provato a contraddirlo. Purtroppo già Giovanni Paolo II ha iniziato la tradizione delle scuse a tutti ma per gli errori dei cattolici è soprattutto a Dio che bisogna chiedere perdono perché in quel caso prima di tutto è contro di Lui che si è agito. L’ormai comune prassi di chiedere perdono a tutti serve solo a confondere e sdradicare il cattolico dalla Tradizione della Chiesa e agli avversari della fede ad continuare a diffondere l’idea che siano loro gli unici giusti.

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