Dobbiamo ringraziare la Provvidenza per l’esistenza di Enrico Letta. Benché appartenga al mondo della politica da molti anni, Enrico Letta ha conservato l’innocenza di un bambino piccolo, veramente piccolo.

Negli anni in cui ha girato per le stanze della politica evidentemente non è riuscito ad afferrare la differenza tra cose che si possono dire e cose che non si possono dire. Ricordiamo sue affermazioni memorabili a proposito della cosiddetta pandemia: ci ha informato che nulla sarebbe più stato come prima: è lui che accidente ne sapeva? Fa il virologo? In che senso nulla tornerà come prima?

Abbiamo avuto nella nostra travagliata storia epidemie tragiche, la peste del ‘300, descritta da Boccaccio, quella del ‘600, descritta da Manzoni, colera, vaiolo, spagnola, altro colera, asiatica, meningite e tutto è sempre tornato come prima.

Per inciso, aveva ragione lui. Dopo l’arrivo dell’epidemia covid 19 nulla è più come prima, l’economia è stata presa a calci, centinaia di migliaia di imprese sono fallite, i bambini sono diventati ipocondriaci e disperati, i medici migliori sono sospesi, i malori improvvisi mietono vittime come in una guerra. Non è nemmeno certo che  riusciremo a ricuperare le nostre libertà più elementari.

Di sicuro non recupereremo mai più il livello economico perso. In quel periodo però, quando lui ha detto la strana verità, la vulgata era l’opposto: la vulgata era: andrà tutto bene. Ora fate sacrifici folli, mentre noi annientiamo i diritti costituzionali, e tutto tornerà come prima. Quindi è possibile che esista un luogo dove la gente non comune, diciamo l’élite oppure la cupola, tanto per indicare chi sta più in alto, si riunisce ed è possibile che questa élite o cupola sapesse da sempre, perché lo aveva stabilito lei, come sarebbe andata a finire la pandemia.

Possiamo chiederci se lo ha stabilito alla comparsa della malattia o molto più verosimilmente prima, visto che la pandemia è sostenuta da un virus ingegnerizzato, ed è bizzarro che i grandi partiti e i grandi giornali non si chiedano chi diavolo è stato e perché a fare questa malefica impresa. Ascoltare Letta ci informa che c’era qualcuno che sapeva che questa influenza avrebbe modificato il mondo per sempre, portandolo a uno statalismo totale, all’annullamento delle libertà umane più elementari per un popolo in ginocchio, che mendica il lavoro, ipocondriaco e malato,  con la polizia e carabinieri che massacrano di multe e disprezzo chi cerca di portare il bambino al parco.

Letta ci ha anche detto che non dovevamo nemmeno sognarci che, anche col vaccino, saremmo mai potuti tornare alla libertà del 2019: notare il voi. I veri uomini politici usano il noi: noi combatteremo, noi non ci arrenderemo mai dice Churchill nel suo più celebre discorso, ma le élite, o cupola, usano il voi come il Marchese del Grillo. Eppure in quel periodo la vulgata era l’opposto. La vulgata era: una sola dose di vaccino, forse due,  e tutto sarà come prima.

Letta sapeva già? Evidentemente sì, come Speranza, che già sapeva che due dosi non sarebbero bastate e ha comprato il necessario per cinque e mezzo a italiano, anche a costo di farle scadere. Letta è insignito della Legion d’onore, la più alta onorificenza francese. È una persona quindi che fa gli interessi della Francia, li fa ufficialmente. A giudicare dalle sue dichiarazioni dei redditi ha guadagni veramente molto alti perché lavora presso L’Institute d’Etude politique de Paris, che evidentemente paga stipendi da amministratore delegato a un signore che non fa l’amministratore delegato e che molto spesso è in Italia.

Letta evidentemente è molto prezioso. Tengo corsi di complottismo per dilettanti. Letta è una delle materie, da dopo che ha spiegato che il vaccino è libertà, mentre noi cafoni pensavamo che la libertà fosse la libertà, e che se devi inocularti un farmaco sperimentale per poter lavorare o salire su un autobus, vuol dire che la tua libertà è già stata annientata. In preparazione alle elezioni, Letta dichiara che renderà gratuiti e obbligatori gli asili nido.

È una notevole astuzia in campagna elettorale preannunciare degli obblighi. Andranno i carabinieri casa per casa a cercare i renitenti? L’asilo nido non è nell’interesse dei bambini. E neanche delle madri. È stato creato perché le madri possano andarsi a farsi sfruttare sul posto di lavoro, requisito indispensabile alla sopravvivenza dato che i salari sono stati abbattuti, e quindi ne occorrono due, quello di papà e quello di mamma, per mandare aventi una casa. Andare all’asilo impedisce l’allattamento al seno correttamente prolungato per almeno 12 mesi,  allattamento che più di ogni altra cosa garantirà bambino un sistema immunitario forte, e un microbiota intestinale forte, dimezzando il rischio di cancro e di Alzheimer in età adulta.

Su internet numerosi siti spiegano come capire se il bambino subisce abusi all’asilo nido. È oggettivamente pericoloso allontanare da casa un bambino che ancora non verbalizza, che ancora, cioè non è in grado di riferire se è stato picchiato. Questo il motivo per cui i bambini che ancora non parlano hanno gli ormoni da stress alti quando sono lontani dalla figura di riferimento, quando sono in mezzo a estranei.

Gli educatori dell’asilo nido sono estranei. Il bambino all’asilo nido ha il cortisolo costantemente alto, motivo per cui si ammala più facilmente e spesso deve prendere gli antibiotici più di una volta in un anno. L’asilo nido è sempre esistito, è descritto per i figli delle schiave, in Alabama in Brasile, per i figli delle prostitute, per i figli delle donne talmente disperate da dover lavorare e non avere nessun parente cui chiedere aiuto.

Ora diventa obbligatorio, sarà obbligatorio quindi avere cortisolo alto ed ammalarsi facilmente. Il bambino torna dall’asilo nido con dei lividi. Fortunatamente la maggioranza delle volte non sono abusi ma i normali traumi accidentali di chi sta imparando a gattonare e a camminare. Anche questi lividi sono gravissimi: il bambino è caduto, si è fatto male, si è spaventato, e mamma non era vicino a lui per consolarlo.  Si è creata una voragine. Il bambino non si fida più di mamma.

Entrambi lo sconteranno nell’adolescenza, quando lui avrà linee auto aggressive e lei non potrà fermarlo. La sicurezza dei bambini si forma nello sguardo della madre su di loro. Dove la madre non c’è stata i bambini diventati adulti cercheranno disperatamente l’approvazione altrui, cioè diventano altamente manipolabili.

Il bambino impara a regolare le sue emozioni nell’osservazione della madre. Se la madre non è vicina al bambino, se il bambino è separato da lei per un enorme numero di ore, c’è un rischio di disregolazione del sistema emotivo, che resta infantile e fragile, con la scontentezza e aggressività che si alternano come sulle montagne russe.

Nelle parole di Letta possiamo leggere il progetto di uno stato sempre più totalitario, che toglie i bambini delle madri per renderli insicuri, manipolabili, cagionevoli. La società pediatrica corre in soccorso. Le varie società di pediatria non si sono coperte di gloria quando si sono innamorate del latte in polvere, che è stato dichiarato migliore dell’allattamento materno, uno dei più grandi crimini della medicina.

Quante decine di migliaia di bambini morti di gastroenterocolite o cresciuti con una salute cagionevole conclusasi poi malamente, sarebbero vissuti molto meglio se allattati? Ora alcuni pediatri affermano che il cibo del nido è migliore. Una madre e un padre comprano per il figlio  il cibo migliore.

Il nido è una mensa statale, c’è il cibo meno caro, somministrato da estranee, le educatrici sono estranee, a un bambino che quindi ha il cortisolo alto. Anche i pedagogisti arrivano in soccorso, affermando che chi sia stato deportato via da casa sua, tenuto a annoiarsi mentre era controllato da estranei, con il cortisolo a palla, diventa più intelligente e si vede le prove Invalsi, una delle numerose sciagure della scuola italiana.

Gli insegnanti non insegnano più la cultura e il pensiero libero, ma insegnano a superare i testi invalsi, come ovvio che succedesse, basati sul principio che meno pensi meglio è, e basta che tu sia capace di scegliere la risposta giusta. Se non lo avete ancora letto, questo è il  momento di leggere La fattoria degli animali di George Orwell. Lo Stato manda i suoi mastini a sequestrare i bimbi piccolissimi proprio per trasformarli in suoi servi.

2 commenti su “Partito democratico e pediatri

  1. Illuminante e avvilente al contempo il rigore logico con cui vengono segnati i rapporti di consequenzialità tra gli elementi del ragionamento proposto dalla dottoressa De Mari. Condivido in pieno l’osservazione conclusiva alla quale giunge l’autrice quando sottolinea la crisi dell’insegnamento scolastico, implicando la necessità di una totale rifondazione della scuola e dell’educazione a partire dalla valorizzazione del pensiero e della capacità critica. Senza svilire, alla base, l’insostituibile ruolo formativo naturale della famiglia.

  2. Io sono psicomotricista e so bene che gli asili italiani non sono idonei ad accogliere bambini molto piccoli e, in un momento di crisi come ora, con i tagli alla spesa pubblica che ci sono e ci saranno, non oso immaginare cosa possano diventare!

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