3 settembre 2022 – Mi associo ai complimenti generali a Magdi, che ben sappiamo è la nostra roccia, con il suo preciso excursus storico e l’esegesi sull’oggi, col richiamo alla fondazione della Casa Della Civiltà sulla scia di San Benedetto e la sua Regola, che se pur pensata per i suoi frati, divenne l’origine delle comunità cenobitiche, cioè comunitarie e ‘sociali’, stabilite poi in abbazie in cui si svolgeva la vita spirituale e operosa del singolo e della comunità tutta con sviluppo ed irraggiamento della fede ed economia locale feconda.
Il monachesimo prima era sicuramente presente anche se in forma anacoretica da almeno due secoli, dalla vita scritta di Antonio, giovane nato nella valle del Nilo, in cui come altrove in Oriente e nel sud Mediterraneo il Cristianesimo era fiorente. Una domenica andando a Messa e sentendo il Vangelo del giovane ricco a cui Cristo dice di dare tutti i beni ai poveri e di seguirlo, lui , che già rimuginava su questo, decise di vendere tutto, terre, ecc. di famiglia e finanche la dote della sorellina, e si spinse nel deserto dove visse a lungo solo. Poi venne seguito da altri desiderosi di trovare il Signore nella preghiera e semplicità.
Ma due secoli dopo Benedetto, scrisse la sua Regola, di fede e di vita, modello poi anche di molti ordinamenti anche statali ed economici.
Noi siamo un po’ come una Casa Benedettina diffusa. Non un luogo unico, una fortezza di pietra, ma ogni nostra casa è una cella che deve irradiare fede, cultura, etica e morale, a rifondare la vera civiltà e società di valori, non asserviti all’economia allo sfruttamento dell’uomo, alle oligarchie economiche e di potere, ma per valorizzare l’Uomo, la Vita, i suoi valori più profondi. Certo siamo sparsi in tutta Italia, ma la tecnologia qui serve ad unirci, ha un senso ‘umano’, per la vita, non per solo guadagno o potere od altro.