Se la discutibile abitudine massmediatica nostrana di indagare, attraverso altrettanto discutibili sondaggi, nelle paure e nei dubbi dell’animo umano scatena una travolgente depressione popolare, il prossimo appuntamento elettorale ci sta trascinando anche verso un vortice di noia e rassegnazione, testimoniato da figure di leader che cercano di sopravvivere a loro stessi, esaurendosi in dibattiti futili, senza riuscire a trovare un terreno comune sul quale costruire un cambiamento allo status quo.
Una depressione che non conosce rimedio se non attraverso la disperata richiesta di spiegazioni a cui consegue, purtroppo, da parte del corpo politico, un clamoroso rifiuto dettato dalla presunzione di immobilità in un eterno presente senza prospettive né cambiamenti.
A tutto questo l’elettore, o presunto tale, sceglie la strada ai margini, allontanandosi dalle grottesche alchimie claustrofobiche di un sistema che lo ha privato della capacità di scelta rappresentativa e dell’opportunità di dettare egli stesso l’agenda della propria vita. Il tutto per evitare cadute laceranti.
Prendo in prestito una frase del grande poeta Robert Frost: “Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta”. Quest’ultima strada ci dona un regalo immenso, lasciare spazio alla storia, alla purezza ed alla redenzione attraverso il potere salvifico della propria dignità.
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Registrazione della videoconferenza riservata di Magdi Cristiano Allam e Alex Di Gregorio sulla “Pro...
Alex Di Gregorio è un genio creativo che non può che volare alto, al di sopra di ogni steccato ideologico, aborrendo l’esistenza recintata vissuta come prigionia. La sua scelta elettorale è essenzialmente ideale, di un animo trascendente che rifugge da qualsiasi schematismo partitico, perseguendo un mondo nuovo dove ciascuno di noi è pienamente se stesso.