Votare è l’unico sistema di incidere. Sia non votando i partiti del Green Pass e armi all’Ucraina e votando i partiti antisistema; sia scegliendo i candidati che si sono dissociati dalle nefandezze dei partiti

Il governo Draghi è caduto, e non certamente per le ragioni per cui sarebbe stato giusto cadesse, vale a dire la sua intrinseca natura totalitarista ed i crimini commessi nella gestione sciagurata della pandemia, gonfiata ad arte dal precedente governo.
E’ caduto per i consueti giochi di palazzo che niente hanno a che fare con l’interesse dei cittadini.
Per coloro che non sono rimasti vittima dell’ipnosi collettiva del Covid-19 e delle successive false emergenze, è incredibile vedere sulle schede elettorali di alcuni collegi, il prossimo 25 settembre, i nomi dei responsabili di uno dei più vergognosi apartheid della storia, quello che ha relegato ai margini della società sani ed innocenti cittadini rei soltanto di non essersi sottoposti ad un trattamento sanitario a loro sgradito.
Istigazione all’odio, strage colposa, o con dolo eventuale, estorsione, violenza privata, abuso d’ufficio, circonvenzione di incapace: scorrendo il codice penale questi sono solo alcuni dei reati di cui si sono macchiati i governi Conte 2 e Draghi, senza contare tutti gli articoli della Costituzione che sono stati calpestati con disinvoltura in questi ultimi due anni e mezzo.
Nonostante questo, gli elettori potrebbero scegliere ancora Speranza, Letta, Ronzulli ed altri, che, come minimo, dovrebbero rispondere di apologia di reato, mentre il ministro della Salute uscente dovrebbe solo costituirsi, altro che pensare a tornare al suo posto a delinquere nuovamente.
E che dire dell’opposizione, che non è mai scesa in piazza contro l’abominio del lasciapassare “verde” e che poi, con la crisi russo-ucraina, si è schierata per le sanzioni a Putin ben sapendo che queste si ritorceranno contro il popolo italiano?
Capisco benissimo che sia molto forte la tentazione di non recarsi alla urne il prossimo 25 settembre, perché nessuno dei partiti che, attivamente o passivamente, ha preso parte alla tragica farsa pandemica, meriterebbe il voto e l’astensione sembrerebbe essere una clamorosa forma di protesta, ma…. Sì, c’è un ma, e grosso come una casa.
Dal momento che non esiste un quorum, come per un referendum, anche se, per assurdo, si recasse a votare un misero 10% degli aventi diritto, le elezioni sarebbero formalmente valide ed il governo avrebbe pieni poteri, con la beffa che i vincitori potrebbero dire di avere ricevuto il mandato dal 60% degli elettori se solo il 6 % avesse votato per loro.
Qualcuno sostiene che chiunque prevalga in una elezione con un fortissimo tasso di astensione non potrebbe sentirsi davvero legittimato a governare e sarebbe indotto ad una riflessione sulla mancanza di consenso: ma credete davvero che personaggi che non hanno esitato a togliere il pane di bocca a milioni di lavoratori e alle loro famiglie si farebbero degli scrupoli ad esercitare il potere senza una precisa ed inequivocabile volontà del popolo?
Votare è l’unico sistema di incidere, anche se sappiamo benissimo che ormai qualsiasi governo si insedierà dopo l’esito elettorale, dovrà rispondere a Bruxelles ed al potere finanziario.
Siamo ben consapevoli che la nostra sovranità è stata venduta ad un’Europa matrigna, tuttavia possiamo dare un segnale in due modi.
1. Non votare nessuno dei partiti che non hanno rispettato la Costituzione introducendo l’infame green pass ed inviando le armi in Ucraina (praticamente tutti o quasi) e votare un partito antisistema fra quelli nati durante questi ultimi due anni.
2. Nell’uninominale, votare eventualmente il candidato che si è apertamente dissociato dalle nefandezze avallate dal suo partito, e che potrebbe “contaminare” il movimento a cui appartiene facendo prevalere la sua posizione in Parlamento o in Senato.
Una riflessione finale: chi pensa che sarebbe stato bene che Draghi fosse rimasto premier perché la sua presenza, gradita all’Europa, avrebbe catturato una maggiore benevolenza da parte del sistema finanziario e del mercati, evidentemente accetta la fine delle democrazia ed una deriva autoritaria intollerabile.
Di certo, se vincesse la sinistra, ci aspetterebbero ancora cinque anni di ministero della Salute targato Speranza (Letta è stato chiaro): praticamente un incubo dal quale sarebbe difficile svegliarsi.
Impedire che questo avvenga credo sia urgente e prioritario: ricordiamolo il 25 settembre nel segreto della cabina elettorale.

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