Per noi l’11 settembre che conta è la vittoria cristiana a Vienna del 1683 che ci ha assicurato la civiltà cristiana, non il successo dei terroristi islamici suicidi a New York del 2001 che ha consolidato la tirannia islamica

Cari amici Buona Domenica del Signore. L’11 settembre sembra destinato a passare nella Storia principalmente per la ricorrenza del più clamoroso e sanguinoso attentato dei terroristi islamici suicidi, che in quel giorno del 2001 con due dei quattro aerei civili dirottati centrarono e abbatterono le Due Torri Gemelle del World Trade Center di Manhattan a New York, causando il crollo parziale o totale di tutti gli altri edifici circostanti; con il terzo aereo dirottato raggiunsero il Pentagono, sede del Ministero della Difesa, abbattendone una facciata; mentre mancarono la Casa Bianca a Washington, grazie all’eroica rivolta dei passeggeri che fecero precipitare il quarto aereo dirottato in un campo in Pennsylvania. In tutto ci furono 2.977 vittime civili, più i 19 terroristi islamici, il ferimento di oltre 6.000, più ulteriori decessi negli anni successivi a causa di malattie respiratorie contratte in conseguenza dell’inquinamento ambientale prodotto dal crollo dei grattacieli.

È indubbio che gli attentati terroristi islamici suicidi dell’11 settembre 2001 hanno segnato uno spartiacque nella nostra Storia contemporanea. L’essere riusciti a colpire al cuore della superpotenza mondiale, centrando degli obiettivi che simboleggiano il potere economico e militare, mentre è mancato il bersaglio politico, ha galvanizzato l’insieme del Mondo islamico che, quel giorno, esultò in modo pressoché unanime sia perché il successo degli attentati terroristici fu percepito come il successo della «Guerra santa islamica» contro gli «infedeli», i nemici dell’islam, ordinata da Allah e praticata da Maometto; sia perché l’odio viscerale nei confronti degli Stati Uniti, in aggiunta che nei confronti di Israele, è il più forte collante ideologico che tiene uniti gli Stati islamici.
Ebbene, se per un verso il successo del terrorismo islamico all’inizio del nuovo millennio ha dato fiato alle mai sopite ambizioni di imporre l’islam all’insieme dell’umanità, perseguite da tutti i musulmani che ottemperano letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto, per l’altro verso ha segnato l’insuccesso dell’Occidente ad affermarsi come custode e paladino della democrazia e della libertà ovunque nel Mondo, un traguardo che sembrava pressoché conseguito dopo il crollo del Muro di Berlino nel 1989 e il dissolvimento dell’Unione Sovietica.
Questo insuccesso si è registrato con il sostanziale fallimento delle guerre promosse dagli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq, che hanno finito per accrescere il terrorismo e il radicalismo islamico nonché l’odio nei confronti degli Stati Uniti. Il successivo sostegno degli Stati Uniti alle cosiddette «Primavere arabe», a partire dal 2011, ha rappresentato un atto suicida promuovendo dei colpi di stato contro dei regimi autocratici laici e l’avvento al potere di regimi teocratici islamici.

Ma c’è un altro 11 settembre nella Storia che ha avuto un rilievo cruciale per la sorte dell’Europa e della cristianità. Si tratta della battaglia di Vienna, iniziata l’11 settembre e conclusasi il 12 settembre del 1683, con la miracolosa vittoria degli eserciti cristiani, in tutto circa 75 mila uomini, contro l’esercito islamico turco-ottomano, forte di circa 200 mila uomini che assediavano Vienna da due mesi.
Qualora gli islamici fossero riusciti a conquistare Vienna, avrebbero proseguito per Roma, l’obiettivo di sempre dell’islam perché fu Maometto a sostenere che dopo Costantinopoli, caduta nelle mani islamiche nel 1453, anche Roma verrà sottomessa all’islam. In effetti Roma fu occupata due volte dai corsari saraceni islamici, nell’830 e nell’846, per due volte saccheggiarono la Basilica di San Pietro trasformandola in una stalla per i loro cavalli. Le Mura del Vaticano, denominate «Mura Leonine», furono edificate dal Papa Leone IV nell’848 proprio per prevenire nuove invasioni islamiche, difendere la Chiesa e salvaguardare la cristianità.
Tutti i musulmani sono convinti che, prima o dopo, con la guerra o con la volontaria sottomissione, Roma sarà sottomessa all’islam perché è una profezia di Maometto che si traduce per tutti i musulmani in un dovere sacro da adempiere.
Noi dobbiamo la salvaguardia della nostra civiltà cristiana ai 75 mila combattenti cristiani che liberarono Vienna dall’assedio islamico dei turco-ottomani. La nostra gratitudine va principalmente ai 5 mila ussari alati, il corpo speciale dell’esercito polacco, che l’11 settembre 1683 riuscì a irrompere alle spalle annientando le retrovie, seminando il panico e determinando la fuga precipitosa e disordinata del nemico. L’apporto dei 30 mila soldati polacchi fu determinante per la vittoria degli eserciti cristiani, che affidarono il comando generale proprio al re polacco Giovanni III Sobieski, che era anche lui un ussaro alato.
La vittoria dei cristiani a Vienna pose fine alle mire espansioniste islamiche in Europa e segnò il declino e la successiva dissoluzione dell’ultimo Califfato islamico turco-ottomano.

Cari amici, per noi l’11 settembre che conta è la vittoria militare cristiana a Vienna che ci ha regalato la nostra civiltà cristiana fondata sull’amore, la vita e la libertà, non il successo dei terroristi islamici a New York che ha galvanizzato l’islam fondato sull’odio, la morte e la sottomissione. Non facciamoci imporre la versione della Storia imposta da un pensiero dominante che, evidentemente, è ostile alla civiltà cristiana, che significa odiare se stessi perché, piaccia o meno, siamo tutti figli della civiltà cristiana anche se ci professiamo laici, agnostici o atei.
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.

Magdi Cristiano Allam
Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Domenica 11 settembre 2022

1 commento su “Per noi l’11 settembre che conta è la vittoria cristiana a Vienna del 1683 che ci ha assicurato la civiltà cristiana, non il successo dei terroristi islamici suicidi a New York del 2001 che ha consolidato la tirannia islamica

  1. Concordo Magdi.
    I mussulmani non scelsero casualmente la data dell’attentato: evidentemente conoscono la storia meglio di noi e quella sconfitta per loro è ancora una ferita sanguinante.
    Grazie alla nostra amica, la Dottoressa Silvana De Mari, ho potuto conoscere l’esistenza del corpo degli Ussari Alati, corpo speciale dell’esercito polacco, che è stato il principale artefice della vittoria che ci ha salvato.
    Nei libri di storia non viene mai evidenziata l’importanza di questa data e non credo che questo fatto sia casuale. Rientra perfettamente nel disegno di cancellazione della memoria delle nostre origini e della nostra cultura.
    Quindi oggi dobbiamo ricordare questa data anche per mandare un messaggio a coloro che vogliono distruggere la nostra identità e la nostra cultura: non avete ancora vinto e faremo di tutto perché ciò non accada.

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