In Italia ci sono oltre 100 bombe nucleari americane custodite nelle basi di Aviano e Ghedi. Ecco perché l’Italia potrebbe essere oggetto di un attacco nucleare russo

Il Sole24Ore, 22 settembre 2022 – L’Italia non è immune alla minaccia nucleare russa sbandierata ieri dal suo Presidente, Vladimir Putin. È bene saperlo: il nostro Paese non produce né possiede o è dotato di armi di questo genere. Ma come è noto fa parte dell’Alleanza Atlantica e Nato. Nulla di strano, dunque, se ospita in almeno due modalità un’offensiva bellica di questo genere. D’intesa e d’accordo con gli Stati Uniti, storico alleato e oggi partner strategico della politica militare a sostegno dell’Ucraina e in contrasto con le volontà di Putin.

La situazione in Italia
Ci sono due basi militari italiani dove sono collocati ordigni nucleari americani: Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone). Nella prima si realizza il «Nato nuclear sharing group – spiega Andrea Margelletti, presidente del Cesi (Centro studi internazionali) – dove il Paese ospitante mette a disposizione il vettore, nel nostro caso può essere adesso un Tornado, mentre gli americani forniscono l’ordigno». In pratica alcuni velivoli della nostra Aeronautica, oggi i Tornado e a breve gli F35, sono dotati di bombe di questo genere. Una prima stima parla di 60 ordigni. A Il Sole 24 Ore risultano circa un centinaio.

La base di Aviano
Ad Aviano, ricorda il direttore di Rid (Rivista italiana DIfesa) Piero Batacchi, «ci sono Le B-61, vale a dire «bombe nucleari di fabbricazione americana per l’impiego tattico e strategico da caccia e bombardieri». In Europa sono schierate le varianti tattiche Mod.3 e Mod.4, con un potenziale regolabile fino ai 45-60 Kt. Aviano è sede militare dove gli americani si muovono in autonomia mentre a Ghedi ci sono regole militari condivise tra i Paesi Alleati. Le B-61, spiega sempre Batacchi, sono «bombe nucleari di fabbricazione americana per l’impiego tattico e strategico da caccia e bombardieri». In Europa sono schierate le varianti tattiche Mod.3 e Mod.4, con un potenziale regolabile fino ai 45-60 Kt.

Lo scenario in atto
Riepilogando: a Ghedi ci sono dispositivi nucleari americani pronti a essere aviotrasportati dalla nostra Aeronautica Militare. Ad Aviano ci sono invece aerei Usa attrezzati per il trasporto e il lancio di ordigni di questo genere. Con le minacce dichiarate da Putin è evidente come entrambe le basi siamo ora nello stato di massima allerta. «Dobbiamo fare tutti gli sforzi per sostenere l’Ucraina, non farlo significa portare alla resa dell’Ucraina. Dall’altro lato bisogna incoraggiare i possibili spazi per un confronto positivo per arrivare ai negoziato di pace». Parola del ministro della Difesa Lorenzo Guerini. La sfida Kiev-Mosca durerà ancora a lungo.

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2 commenti su “In Italia ci sono oltre 100 bombe nucleari americane custodite nelle basi di Aviano e Ghedi. Ecco perché l’Italia potrebbe essere oggetto di un attacco nucleare russo

  1. Questa realtà è ovvia. Dovendo ancora onorare quello che io definisco: “L’eterno debito della II guerra mondiale” contratto, ahinoi, con gli Stati uniti d’America, in pratica siamo militarmente e anche politicamente schiavi delle loro decisioni e delle loro politiche estere. Mi associo per quanto può valere, con l’amico Euro, grandissimo ed autorevole esperto in materia di Aeronautica, nel non concordare assolutamente con le parole del Ministro della Difesa. Mi duole solo pensare a quanto sia importante la difesa dell’Ucraina per lil governo italiano e quanto di contro, poco sia importante la difesa dell’Italia stessa!!!

  2. Non concordo con il Ministro della Difesa le cui parole di sostegno all’Ucraina appaiono più come una secchiata di benzina sul fuoco piuttosto che la manifestazione di positive manovre per favorire la pace.

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