Ponza, dal Manifesto di Ventotene all’Europa di oggi

All’ombra del Nuovo ordine mondiale

Un convegno internazionale sull’Europa. Il primo ottobre, nell’isola di Ponza, l’Uncem nazionale (Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani) analizza l’eredità del “Manifesto di Ventotene”, ma osserva anche il quadro del Nuovo ordine mondiale. I relatori dell’incontro sono lo storico e giornalista Fabio Marco Fabbri e il generale Nato Giuseppe Morabito. Il primo tratta del nutrimento ideologico che ha influenzato lo spirito dei padri del “Manifesto di Ventotene”, dal punto di vista ideologico e geostrategico, affondando poi le sue analisi sulla proiezione che il Manifesto ha avuto alla luce del Nuovo ordine mondiale.

Il secondo si occupa della difesa europea e la guerra in Ucraina, tra l’autonomia strategica e possibili vincoli, analizzando la possibilità della creazione di una difesa comune europea. Fabbri e Morabito spesso e insieme, sia in conferenze che in trasmissioni televisive, hanno analizzato la questione ucraina, esprimendo sovente anche ipotesi di risoluzione della guerra in atto. Fabbri in una intervista ipotizzò, già a giugno, che la “messa da parte” di Vladimir Putin da parte degli stessi russi, poteva essere la soluzione più rapida del conflitto. Il riferimento era ad una eliminazione del Presidente, realizzata in uno dei vari modi possibili, ben noti negli “ambienti” russi, alienazione o annichilimento.

Eseguita questa operazione, l’attore che subentrerà a Putin dovrà rinnegare l’operato fin qui fatto. Lo strascico di vittime e sofferenze rimarrà negli animi dei russi e degli ucraini per sempre, ma un ritrovato equilibrio quantomeno eviterà un’escalation di morti. Morabito ha in molte occasioni dettagliato sulle strategie militari applicate sia dai russi che dagli ucraini, evidenziando sia da un lato che dall’altro, le varie criticità strategiche. In più occasioni ha anche evidenziato quanto oggi sta emergendo dalle sorti del conflitto, in particolare l’obsolescenza strategica messa in atto dai generali russi.

L’Uncem, che ha voluto fortemente questo convegno, ha toccato, proponendo il tema, un aspetto della contemporaneità estremamente legato alla realtà e allacciato al futuro. La presenza al meeting di rappresentanti nazionali dell’Uncem, di parlamentari europei, e del sindaco di Ponza, sottolinea l’importanza di trattare certe tematiche strategiche per una conoscenza utile a comprendere anche la cronaca, soprattutto nella prospettiva che vede l’Unione europea doversi riparametrare nel nuovo assetto mondiale che sta scaturendo nel nuovo palcoscenico geopolitico dove si stanno delineando gli albori del Nuovo ordine mondiale.

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