Cari amici buongiorno. Ieri il Presidente di Fratelli d’Italia e candidata a essere il prossimo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha visto il Ministro della Transizione ecologica del Governo dimissionario, Roberto Cingolani, con cui ha trattato la situazione dell’aumento vertiginoso del costo dell’energia e, stando a quanto scrive l’Agenzia giornalistica AGI, «con lui ha condiviso il dossier per cercare di capire quali sono i margini di trattativa». Non meglio specificate fonti di Fratelli d’Italia hanno fatto sapere che «sosterremo in Europa ogni azione volta a contrastare i fenomeni speculativi e gli ingiustificati aumenti del costo dell’energia e appoggeremo ogni iniziativa condivisa di concreto aiuto a famiglie e imprese».
L’incontro con la Meloni è avvenuto dopo 48 ore dalle dichiarazioni fatte da Cingolani il 2 ottobre alla trasmissione “Mezz’ora in più” della Rai, in cui per quanto concerne il gas ha detto: «Distinguerei i timori legati ai costi dai timori sulla quantità», in quanto in questo periodo «in Italia stiamo trasportando» gas all’estero, per cui «la situazione, a livello di quantità, non è complessa», lo è però «a livello di costi».
Cingolani ha specificato che in questo momento verso Austria e Germania «stiamo esportando tra i 18 e i 20 milioni di metri cubi e poi ci sono 40 milioni di metri cubi per gli stoccaggi».
A livello di stoccaggi, ha precisato, «abbiamo preso un impegno europeo di arrivare a fine ottobre al 90% e noi ci siamo arrivati a fine settembre, e ora puntiamo ad aumentarli», e grazie a questo livello «ci permetterà di avere più flessibilità per questo inverno». Pertanto in questo momento la situazione attuale, secondo Cingolani, «ci porta a simulazioni in cui noi abbiamo un inverno coperto», al netto di «eventi catastrofici, come ad esempio un clima molto rigido», senza tralasciare il fatto che «attualmente i flussi di gas continuano ad arrivare».
Attualmente – ha sottolineato il Ministro – «stiamo pagando delle bollette impossibili anche perché le quotazioni del gas sono fatte al Ttf di Amsterdam che non è connesso alla domanda e all’offerta di gas», mentre «ci sono mercati a livello globale ben più grandi e stabili di Amsterdam», per cui «l’ipotesi è di indicizzare il prezzo del gas agganciandolo a piattaforme più stabili, come avviene per esempio con il Brent».
A livello europeo, ha detto Cingolani, «l’ipotesi su cui si lavora sarebbe quella di indicizzare il prezzo del gas venduto in Europa agganciandolo a piattaforme più stabili», rispetto al Ttf di Amsterdam, «Nei prossimi 2-3 giorni invieremo a Bruxelles decine di linee concordate con altri Paesi e attenderemo la decisione della Commissione».
Lo scorso 12 marzo 2022, in merito all’impennata del prezzo dei carburanti, Cingolani intervistato da SkyTg24 aveva denunciato «una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini», «stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. Il mercato ha alzato i prezzi in maniera irragionevole e lo stanno pagando le nostre imprese. Se mettiamo un tetto ai prezzi blocchiamo questa spirale speculativa. Siamo in presenza di una colossale truffa che viene dal nervosismo del mercato».
Ricapitolando:
1) L’Italia ha scorte più che sufficienti di gas al punto che attualmente lo esportiamo alla Germania e all’Austria, ma le imprese e le famiglie in Italia sono condannate a morire perché il prezzo del gas che sono costrette a pagare in bolletta è eccessivamente alto.
2) Sul mercato a livello mondiale l’offerta del gas supera la domanda, eppure il prezzo del gas registra degli aumenti esorbitanti.
3) Il problema non è la disponibilità del gas che non è mai venuta meno, ma il fatto che a determinare il prezzo del gas è la quotazione di una Borsa di natura speculativa.
Cari amici, noi prendiamo atto che ormai siamo oltre l’era del capitalismo che fondava il prezzo dei beni e dei servizi sulla base della legge della domanda e dell’offerta. Oggi siamo vittime di una «dittatura della grande finanza virtuale e speculativa globalizzata» che concepisce la nostra vita come un gioco d’azzardo.
Ebbene, se oggi avessi il potere di decidere, risolverei questa «truffa colossale», frutto di «una spirale speculativa», utilizzando la descrizione di Cingolani, esattamente in un minuto, annunciando al popolo italiano che dal minuto successivo in poi in Italia il prezzo dell’energia richiesto in bolletta alle imprese e alle famiglie sarà il prezzo reale, stabilito dai contratti a lungo termine stipulati dall’Eni che, per conto dell’Italia, acquista l’energia dalle società straniere fornitrici di energia, quali la Gazprom della Russia o la Sonatrach dell’Algeria.
Sempre se oggi avessi il potere di decidere, eliminerei definitivamente tutti i prelievi in bolletta che si aggiungono al prezzo della materia energetica e che confluiscono nelle casse dello Stato, una iniqua tassazione indiretta imposta da uno Stato collassato, onerosissimo, ladrone, corrottissimo, inefficientissimo, vessatorio e aguzzino.
La proposta che formulo a nome della Casa della Civiltà è che l’Italia debba diventare autosufficiente sul piano energetico investendo principalmente sui termovalorizzatori, sul nucleare di ultima generazione e sull’idrogeno; e che ci debba essere un’unica tassa sul reddito o la ricchezza posseduti, che sostanzia il contributo di ciascuno per assicurare i servizi basilari di pubblica utilità, e che non si debbano più pagare ulteriori tasse indirette con denaro già tassato.
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»
Mercoledì 5 ottobre 2022