LUCIA LICCIARDI: “Reddito di cittadinanza, a Napoli più di 4 mila truffe in 18 mesi. Quasi 15 milioni di euro percepiti da camorristi, rapinatori, extracomunitari”

AGI, 15 agosto 2022 – Circa 15 milioni di euro (14.648.248 euro per la precisione) rintracciati in un anno e mezzo di indagini, 4.307 individuate come indebiti percettori e 1.556 i denunciati dal 6 giugno 2021 a oggi. E da aprile a ottobre 2022, una cospicua parte di quesi soldi sono finiti nelle tasche di 662 persone che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza nel periodo che va da aprile a ottobre 2022. Per 287 di loro si ipotizza anche la truffa. Il bilancio è dei carabinieri del Comando provinciale di Napoli.

Nei primi giorni di ottobre, con la collaborazione del nucleo ispettorato del lavoro e dell’Inps, i militari dell’Arma hanno continuato ad approfondire i controlli sul beneficio. Da giugno 2021 al 6 ottobre 2022, in 553 giorni, 26.488,69 euro ogni 24 ore sono stati “regalati” a chi non ne aveva diritto, 1.103,69 euro l’ora.

Nella terza tornata di controlli, la somma da recuperare è di 2.962.551,06 euro a Napoli con la sua intera provincia, isole comprese. E ancora una volta si è proceduto analizzando il territorio in tre macro-aree: Napoli (con Pozzuoli, Monteruscello, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, Ischia, Procida, ndr), comuni della provincia a Nord (area giuglianese compreso litorale, Castello di Cisterna e area a nord del Vesuvio, area maranese, Casoria e comuni limitrofi e area nolana) e sud (Vesuviano lungo la costa, area di Torre Annunziata, Torre del Greco, Volla, Ercolano, Cercola, Penisola sorrentina, Castellammare di Stabia e Capri).

A Napoli, i carabinieri hanno rilevato il picco di irregolarità tra le municipalità 3, 4 e 6 (quartieri Stella, San Carlo Arena, San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli). I conti parlano di 731.973,68 euro intascati senza titolo: il 24.71% del dato provinciale riassunto in 9 quartieri. E oltre la metà (66,7%) dei numeri napoletani che parla di complessivi 1.097.391,52 euro sottratti alle casse statali.

Cifre e storie
Uno dei percettori è un 57enne del centro di Napoli, recentemente arrestato a Ischia per truffa ai danni di un’anziana. Sussidio statale nelle tasche anche di 3 parcheggiatori abusivi denunciati tra le strade del quartiere Vomero. Anche un 34enne, raggiunto da un provvedimento dell’Autorità giudiziaria per una rapina commessa in un market in Via Cilea, ne è risultato beneficiario.

A beneficiarne indebitamente anche due persone arrestate lo scorso 22 settembre durante operazione dei carabinieri di Scampia. I due sono gravemente indiziati di aver costretto un 27enne e la madre anziana a lasciare l’abitazione popolare dove vivevano legittimamente.

A nord di Napoli, 1.461.878,27 euro è il conto sulla scrivania dei militari. Una cifra che spacchettata fa retrocedere l’area maranese (Marano, Villaricca, Melito, Mugnano e Calvizzano) di 2 posizioni: il conto finale è di 253.166,9 euro concentrati nei portafogli dei percettori illeciti individuati in questi 5 comuni. A guadagnare il posto più alto del podio, Acerra, con 707.787,49 euro di benefici illeciti, e poi c’è Pomigliano con un buco di 316.336,30 euro.

Seguono a ruota i dati di Giugliano in Campania (96.828,19 euro) e Arzano, con 55mila euro. Quest’ultima somma è stata convogliata nelle tasche di sole 11 persone, recentemente coinvolte in un indagine che ha inferto un duro colpo al clan della 167 di Arzano. Tra questi anche il padre di un esponente di spicco della consorteria criminale che in occasione della compilazione dell’autocertificazione ha omesso di indicare nel nucleo familiare uno dei componenti sottoposto a misura cautelare.

Una delle persone arrestate lo scorso 23 settembre nell’ambito di un operazione dei carabinieri di Giugliano avrebbe ricevuto indebitamente circa 23mila euro dallo Stato. L’uomo è gravemente indiziato di estorsione e turbata libertà degli incanti, per aver interferito nell’aggiudicazione all’asta di un immobile sito a Casaluce.

Nel comune di Calvizzano, invece, i militari hanno denunciato 20 extracomunitari perchè avrebbero richiesto il reddito di cittadinanza nonostante non avessero maturato i 10 anni di permanenza nel territorio italiano. Il danno causato al bilancio ammonta a circa 70mila euro. Il terzo tassello arriva dall’area a Sud di Napoli. A conti fatti la somma che è finita in mani sbagliate è di 403.281,27 euro. A dirigere questa black list i furbetti di Torre del Greco che hanno incassato 81.533 euro e quelli di San Giuseppe Vesuviano, con 71.502 euro.

Tra le persone che hanno beneficiato di denaro senza imperlarsi la fronte di sudore una donna del ’64, di Cercola, recentemente raggiunta da un ordine di carcerazione. La donna è stata tradotta al carcere di Santa Maria Capua Vetere e sconterà 3 anni, 7 mesi e 16 giorni di reclusione per usura, rapina ed estorsione, reati aggravati dal metodo mafioso.

Estorsione il reato ipotizzato anche per 2 persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare per corruzione elettorale in concorso. Nella prima parte dell’inchiesta, tra giugno e novembre 2021, 5.127.765,71 euro erano nelle mani di 2.441 persone alle quali è stato revocato il beneficio su tutto il territorio della provincia partenopea, 716 denunciate per truffa ai danni dello Stato.

Nella seconda, tra novembre 2021 e aprile 2022, 6.557.931,86 di euro andati a 1.204 percettori illeciti e 651 posizioni irregolari, 553 le persone denunciate per truffa ai danni dello Stato.

https://www.agi.it/cronaca/news/2022-10-15/reddito-di-cittadinanza-napoli-truffe-18453546/

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  1. Poiché è indubbio che oltre 4000 truffatori del reddito di cittadinanza abbiano votato il M5S per garantirsi una rendita, possiamo affermare che questi individui abbiano dato un apporto in voti tra i 15 e i 20.000 voti. Oltre il danno sociale ed economico a questi campioni di furbizia dovremmo contestargli anche il danno politico, ossia l’elezione di alcuni personaggi politici che altrimenti sarebbero stati respinti.
    Se da un punto di vista umano il reddito di cittadinanza è una misura legislativa che viene ad aiutare le persone con difficoltà economiche, nella pratica è diventato un serbatoio di clientelismo a fini elettorali.
    Il RdC non deve essere riformato ma abolito. Mi spiego meglio. La Costituzione non contempla un vitalizio per i poveri in attesa di un ipotetico lavoro. La Costituzione contempla il diritto al Lavoro. E allora a chi non ha i mezzi economici per crearsi un lavoro autonomo deve essere dato non un reddito alla nullafacenza, ma un lavoro, un lavoro semplice, umile ma comunque un lavoro onesto.
    Conosco persone giovani e vigorose che percepiscono il reddito di cittadinanza e poi fanno uno se non due lavori in nero. Questa gente, con la complicità di un apparato statale di stampo mafioso, ruba la sussistenza a persone che non stanno in buona salute e per dei cavilli burocratici non possono accedere al reddito di cittadinanza, ossia ad una forma cospicua di sopravvivenza.

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