MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Ci sarà il Governo di Centrodestra? Le offese esplicite e lo scontro frontale tra Berlusconi e la Meloni accrescono il discredito dei partiti e sollevano pesanti dubbi su questa democrazia”

Cari amici buongiorno e buon fine settimana. Che tristezza lo spettacolo inscenato dai partiti votati per governarci. Che delusione per la maggioranza degli italiani che ancora credono nel sistema di potere denominato “democrazia”, da sempre in realtà “partitocrazia”.
Le offese esplicite e lo scontro frontale tra Silvio Berlusconi, Presidente di Forza Italia, e Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia, indicata come prossimo Presidente del Consiglio, pongono l’interrogativo: «Ci sarà il Governo di Centrodestra?». Sicuramente accrescono il discredito dei partiti e sollevano pesanti dubbi su questa democrazia.

Su un foglio di carta con l’intestazione «Villa San Martino», la residenza ufficiale di Silvio Berlusconi a Arcore, lo stesso Berlusconi nel corso della seduta del Senato del 14 ottobre che ha eletto Ignazio La Russa a proprio Presidente, ha scritto a mano e ha consentito che il testo venisse fotografato:
«Giorgia Meloni. Un comportamento 1.supponente 2.prepotente 3.arrogante 4.offensivo. Nessuna disponibilità al cambiamento. È una con cui non si può andare d’accordo».
Sul foglio compare un quinto epiteto oltraggioso nei confronti della Meloni, «5. ridicola»), scritto e poi cancellato da Berlusconi. Così come Berlusconi ha corretto, in senso peggiorativo, l’ultima frase, da «nessun cambiamento» a «nessuna disponibilità al cambiamento».

Dal canto suo la Meloni, uscendo ieri da Montecitorio, pressata dai giornalisti, visibilmente irritata e con un tono concitato, ha così replicato: «Mi pare che tra quegli appunti mancasse un punto e cioè “non ricattabile”».

Berlusconi ha scatenato questa guerra verbale contro la Meloni, contro La Russa a cui si è rivolto mandandolo a «vaffanculo», contro Fratelli d’Italia, dopo il drastico rifiuto della Meloni di dare un ministero a Licia Ronzulli, la sua più stretta collaboratrice. Nelle carte di Berlusconi traspare che per la Ronzulli lui proponeva uno di questi tre ministeri: Politiche europee, Turismo o Rapporti con il Parlamento. Ma la Meloni avrebbe opposto un secco «No» alla persona della Ronzulli, ciò che ha scatenato l’ira di Berlusconi concependolo come un inaccettabile «veto».

Se ieri mi ponevo, e ponevo a voi, la domanda: «Quanto durerà il Governo di Centrodestra presieduto da Giorgia Meloni dopo l’esordio della legislatura con una maggioranza politica diversa, il “vaffanculo” di Berlusconi a La Russa, la scelta di Giorgietti al Ministero più importante su indicazione di Draghi?», oggi la domanda che pongo a me stesso e a voi se questo Governo vedrà mai la luce.
È vero che la sete di potere dei partiti, che ci verrà propinata come “senso di responsabilità”, probabilmente finirà per prevalere. Non è da escludere che dopo essersi offesi e sfidati, Berlusconi e la Meloni mettano tutto a tacere con un bell’abbraccio sorridenti a beneficio delle telecamere.
Ma è del tutto evidente che, a prescindere dalle parole e dai gesti che verranno ostentati per farci credere che tutto si è risolto nel migliore dei modi, il Governo di Centrodestra presieduto dalla Meloni, che sarà il 67esimo Governo in 75 anni dalla nascita della Repubblica, qualora dovesse essere costituito, nascerà con la stessa intrinseca precarietà strutturale dei Governi precedenti.

Cari amici, dobbiamo prendere atto che c’è un male intrinseco nel sistema di potere presentatoci come «democrazia» ma che è invece «partitocrazia»; che siamo sottomessi a un sistema di potere che ha trasformato lo Stato da istituzione al servizio dei cittadini in una dittatura in cui i cittadini sono asserviti a uno Stato onerosissimo, corrottissimo, inefficientissimo, vessatorio e aguzzino.
Abbiamo il diritto e il dovere di conoscere e diffondere la corretta realtà dei fatti, di promuovere un nuovo modello di civiltà, di società, di sviluppo e di Stato che mettano al centro il primato del bene dei cittadini, della famiglia naturale, della comunità locale, dello Stato nazionale indipendente e sovrano, dell’economia reale, di un sistema educativo che bilanci tra fede e ragione, valori e regole, diritti e doveri.

Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Sabato 15 ottobre 2022

2 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Ci sarà il Governo di Centrodestra? Le offese esplicite e lo scontro frontale tra Berlusconi e la Meloni accrescono il discredito dei partiti e sollevano pesanti dubbi su questa democrazia”

  1. Carissimo Magdi, grazie per la tua analisi azzeccata e apprezzatissima. Uso parole forti nel dire che il governo è stato abortito nella fase embrionale. Avevo pochissime aspettative sulla coalizione e ne ho ancora meno sulla durata. Il problema non è relegato solo all’incompatibilità fra i partiti coalizzati ma al cinismo che domina nella politica, dove la mancanza di volontà di costruire per migliorare ha svilito il ruolo di chi rappresenta la politica stessa. Temo che lo spettacolo degradante a cui stiamo assistendo possa diventare per il capo dello Stato Sergio Mattarella un appiglio per non formare il governo seppure già azzoppato in partenza. Qualcuno potrebbe giustamente gridare al colpo di Stato in quanto quel governo è stato democraticamente votato dal popolo. Eppure sarebbe la seconda volta in pochi anni. Il primo avvenne nel novembre del 2011 con la mandata a casa del governo Berlusconi, anche allora democraticamente eletto a larga maggioranza dagli italiani. Ma la democrazia conta ancora qualcosa? Che cos’è? Noi viviamo dentro una bolla di un sistema marcio alla radice. Noi non siamo più in democrazia già da molto tempo. Si usa e si abusa della parola democrazia. Stiamo vivendo in una democrazia apparente in cui la libertà è solo un’illusione della nostra mente. Alziamoci dunque senza avere paura di alzare la voce, in nome della verità e della giustizia.

    “Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala”.
    Alexis De Tocqueville

  2. Articolo chiarissimo ed analisi perfetta. Il nuovo governo nasce già zoppo, evidenziando continuità con l’esecutivo di Draghi e disposto, io credo, ad accettare voti e supporto da partiti non presenti alla coalizione di cdx (magari dopo la solita mediazione del Presidente della Repubblica). Il giusto no alla Ronzulli stride col probabile ministero dell’ economia affidato a Giorgetti. Gli italiani , ancora una volta, l’ennesima, si ritroveranno con un governo naif nel quale ci sarà tutto ed il contrario di tutto, ma sempre nel solco del controllo da parte di entità sovranazionali. Spero di sbagliare…ma se il buongiorno si vede dal mattino…

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