Buongiorno amici. Mai fidarsi dei politici! Un conto è la messinscena del teatrino della politica allestito per carpire il consenso dei cittadini ridotti a elettori sudditi, un altro conto è la realtà sul campo.
Secondo l’ultimo dossier annuale sulle attività del Ministero dell’Interno, pubblicato il 15 agosto scorso, dal 1° gennaio all’11 agosto 2022, sono sbarcati in Italia 45.664 “migranti”, il 40 per cento in più rispetto ai circa 32 mila arrivati nello stesso periodo dell’anno precedente.
Di questi, 7.270, il 16 per cento, sono stati soccorsi dalle navi delle cosiddette Ong, Organizzazioni non governative.
24.317 “migranti”, il 53 per cento, sono sbarcati sulle coste italiane senza il soccorso né delle Ong né dalle autorità italiane. Questo dato è in calo rispetto allo stesso periodo del 2021, quando i “migranti” approdati in Italia senza alcun soccorso erano stati 23.931, più del 70 per cento del totale.
I restanti 14.077, pari a quasi il 31 per cento, sono arrivati sulle imbarcazioni della Guardia costiera.
La realtà che si evince dai dati più recenti del Ministero dell’Interno, è che solo il 16 per cento dei clandestini, che ci costringono a chiamarli “migranti”, sbarca in Italia dalle navi delle cosiddette Ong, Organizzazioni non governative, che sono strumenti tutt’altro che neutrali e umanitari della grande finanza speculativa globalizzata che mira a sottomettere l’umanità al Nuovo Ordine Mondiale;
mentre dal 50 al 70 per cento dei clandestini approdano sulle nostre coste con piccole imbarcazioni indisturbati e senza il clamore delle televisioni e delle polemiche politiche;
infine, quasi il 31 per cento dei clandestini arrivano a bordo delle imbarcazioni della nostra Guardia Costiera.
La messinscena del teatrino della politica punta i riflettori sul 16 per cento dei clandestini raccolti dalle navi delle cosiddette Ong, mentre fanno finta di niente sul 50 o 70 per cento dei clandestini che sbarcano illegalmente, facendosi beffe sia dell’inviolabilità delle nostre acque territoriali sia dell’integrità del territorio nazionale, evidenziando una falla mostruosa sul piano della sicurezza se non una ancora più grave e deplorevole connivenza con la tratta dei nuovi schiavi gestita dalla criminalità organizzata italiana e straniera.
Ugualmente il fatto che si taccia sulla percentuale di clandestini, fino a un terzo del totale e comunque il doppio della percentuale di chi arriva a bordo delle navi delle cosiddette Ong, raccolti a bordo delle navi della Guardia Costiera, sanando il reato di clandestinità nell’attimo in cui da un’imbarcazione fatiscente si trasferiscono in uno spazio che legalmente è «territorio nazionale», è un atto di plateale ipocrisia che ugualmente ci fa toccare con mano la sostanziale incapacità di questo Stato di far rispettare le nostre leggi, di tutelare l’interesse supremo dell’Italia e il bene primario degli italiani.
Questi sono i fatti che sostanziano la realtà oggettiva e assoluta. Tutto il resto è fumo negli occhi, è un’arma di distrazione di massa per deviare l’attenzione degli italiani dal collasso di questo Stato, dal marciume della politica, dalla carenza della Sicurezza, dall’assenza della Giustizia.
I mezzi di comunicazione di massa sono mobilitati per carpire l’attenzione degli italiani sulle polemiche del rispetto o la violazione della «Legge del Mare»; sulla difesa o la condanna dei «decreti disumani e illegittimi»; sul reiterare la necessità di «salvare le vite» o di «stroncare il traffico di esseri umani»; sullo scontro se siano «bisognosi in fuga dalle guerre o dalla povertà» oppure «sospetti che pagano migliaia di euro agli scafisti»; sulla diatriba se la responsabilità dell’accoglienza sia «dello Stato più vicino» o «dello Stato di bandiera della nave»; sul riproporsi della divisione in seno all’Unione Europea sull’applicazione del “Trattato di Dublino” e sulla ridistribuzione dei “migranti”; sull’entrata in scena dei tribunali italiani che si dividono sulla costituzionalità o meno dello sbarco limitato ai «migranti fragili» o l’obbligo di farli sbarcare tutti «a prescindere dalla loro condizione di salute».
Cari amici, anche questa messinscena del teatrino della politica ci conferma l’ineluttabilità di ricostruire il nostro Stato dalle fondamenta, riscattando la nostra sovranità e indipendenza, affermando il primato delle leggi nazionali, assicurando l’interesse supremo dell’Italia, perseguendo il bene primario degli italiani.
Cari amici, andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Buongiorno, amici!
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Casa della Civiltà
Martedì 8 novembre 2022
Carissimo Magdi Cristiano, concordo sulla tua analisi, ma desidero ribadire quando vado scrivendo da alcuni anni sulla questione migratoria, sintetizzando la mia posizione. Fermo restando che i flussi migratori sono tutti caratterizzati dalla clandestinità e che nulla vieta ai profughi o agli scampati da guerre e persecuzioni di giungere in Italia attraverso canali e procedure regolari, la questione per tutti gli altri (irregolari) si pone sotto un elementare status giuridico: a) se vengono soccorsi e tratti a bordo di navi ong, nello stesso momento della loro presenza a bordo (territorio della bandiera nazionale di navigazione) la competenza è esclusiva dello Stato di appartenenza della nave e i soggetti interessati non sono più “naufraghi” bensì “clandestini”, salvo accertata condizione di profughi, identità e provenienza. Nel caso in cui le navi ong dovessero violare il diniego all’ingresso nelle nostre acque territoriali, scatterebbe il sequestro irrevocabile dell’imbarcazione contestualmente allo sbarco delle persone.
b) Analogamente, qualunque altro soggetto sbarchi autonomamente (o venga sbarcato da nostre unità navali di soccorso) nella condizione di clandestino (privo cioè dei requisiti di richiedente asilo), va tratto in arresto a norma di legge per il reato penale accertato. A mio avviso occorre varare una norma urgente in forza della quale il clandestino dovrebbe restare in carcere (strutture vigilate militarmente) fino a volontaria richiesta di rimpatrio, a spese del governo italiano.
Solo con misure indifferibili e urgenti a tutela della nostra sicurezza nazionale, si potrà affrontare la questione nelle more di un’auspicabile blocco delle partenze in territorio africano (Libia, Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Turchia, Cipro…), soluzione che sappiamo alquanto difficile, se non improbabile, considerando l’assenza di una politica estera nella UE.
E’ davvero un teatrino miserrimo.
Questo Stato va ricostruito, ma non solo: non possiamo perdonare chi lo ha ridotto in questa condizione.
Ogni falso profugo, falso migrante o clandestino, che entra e scorazza in Italia, contribuisce ad alzare la massa di disperati che svendono la loro manodopera, abbassando di fatto i diritti salariali dei lavoratori italiani e dei pensionati. Più la manodopera o le prestazioni artigianali sono abbassate dai falsi profughi, più si alza la povertà delle famiglie italiane.
Un piccolo imprenditore italiano (che paga tasse per servizi scadenti o inesistenti) non può competere con un manovale o artigiano straniero, che non paga tasse e sfugge al sistema criminale fiscale nostrano.
I falsi profughi giovani anche ai grandi gruppi commerciali, che li impiegano in lavori avventizi e con costi minimi di manodopera.
l’Italia è finita. Stiamo assistendo impotenti ad un crogiolo di razze che porta poco o nulla come cultura e tradizioni. Si sta formando un popolo di servi inetti e automi.
Concordo. Tutto questo teatrino politico, serve appunto a due cose :1– nascondere il punto centrale, cioe’ le falle di democrazia,sovranita’ , leggi e del sistema stesso costruttivo dello Stato , ormai incapace di reggere le sfide del presente sempre piu’ distopico ed eterodiretto,che ha perso le sue fondamentali regole e rapporti di comunione e coesione ,richiamandosi a valori spesso fallaci dominati dal marketing dell’essere umano passivo e prono ad interessi altrui. Nascondere un marciume ormai ineliminabile ammantandolo di modernita’ e nuove parole d’ordine in un main stream coercitivo imposto in fini o grossolani modi, e’ ormai la regola.
2–Nascondere l’incapacita’ di fondo di ‘riformare’ radicalmente materie politiche ed umane su cui ormai non si ha piu’ controllo ed influenza e su cui spesso ‘el tacòn xe peso del buso’ (le pezze sono peggio del buco).
Perche’ in effetti non bastano piu’ quando il tessuto e’ marcio,colliquato, e da bravi chirurghi bisogna solo tagliare e ripulire per innestare tessuti sani ed attivi che riportino l’organo al suo fisiologico funzionamento,cioe’ alla salute.
Il problema pero’ e’ che manca un vero bravo chirurgo e la volonta’ di operare o operare per un intervento che porta molta fatica,impegno,spesso poca gloria se non osteggiamenti e danni anche personali.A tutti piacciono gli applausi immediati transitori, a ben pochi ,santi ed Eroi , le bastonate in vita ma con l’applauso di una societa’ e della Storia molto piu’ in la’, accontentandosi nel presente dell’affetto degli umili, dei poveri, delle persone vere e veramente importanti che ti apprezzano e ti seguono , perche’ porti Verita’, Compassione,Umanita’ nel futuro e Luce nel Mondo.
Ed i bravi Chirurghi anche non li trovi Dentro il Sistema,perche’ sarebbero essi stessi sistema marcio.
Ma ci sono,basta vederli.
Nel merito è intervenuto anche il Generale L. Tricarico, già Capo di Stato Maggiore dell’AM ed ora presidente della Fondazione ICSA, il cui pensiero non si discosta da quanto affermato da Magdi. È anni che va avanti questa storia ed è l’ora di porre fine ad una propria è vera tratta degli schiavi mascherata da aiuto umanitario.