ADNKRONOS: “A Bologna un “collettivo” di donne pro-aborto, occupazione case e rave-party ha sfilato e appeso un manichino di Giorgia Meloni impiccato a testa in giù”

2 commenti su “ADNKRONOS: “A Bologna un “collettivo” di donne pro-aborto, occupazione case e rave-party ha sfilato e appeso un manichino di Giorgia Meloni impiccato a testa in giù”

  1. Trovo curioso che queste piccole donnette, e uso intenzionalmente queste parole, siano state silenti quando i governi precedenti hanno attaccato lavoratori che difendevano la libertà di lavorare senza essere ricattati. Dove erano?
    Dove erano quando ci veniva impedito di uscire di casa?
    Dove erano quando si poteva portare il cane a fare la passeggiata ma non i bambini al parco?
    Leggo che vogliono il diritto all’aborto: molto bene, ma per esercitarlo dovranno ascoltare il battito del cuore del loro bambino; dovrà essere registrato ogni millisecondo dell’omicidio e dovranno guardare il filmato e dovranno vedere i resti del loro bambino..
    È da vigliacchi uccidere qualcuno (che peraltro non si può difendere) colpendolo alle spalle, quindi dovranno guardare tutto.
    E dovranno pagare tutto al centesimo. Io, come contribuente, rivendico il mio diritto a che i denari delle mie tasse non vengano usati per finanziare omicidi.
    Vogliono fare i rave?? Molto bene: lo faranno previa presentazione di tutto quello che serve, ad iniziare dell’autorizzazione scritta del proprietario, continuando con una adeguata polizza assicurativa e con tutto quanto serve per pagare le tasse.
    Per quanto riguarda il manichino di Giorgia Meloni appeso a testa in giù mi auguro che qualche magistrato con la schiena dritta ci sia ancora ed agisca di conseguenza.
    Mi aspetto inoltre (ma senza troppa convinzione sulla sua realizzazione) che la sinistra decida per una volta di condannare queste violente manifestazioni.

  2. Che bel risultato hanno ottenuto certe “donne” dal ‘68 in poi. La sinistra non riuscirà mai a progredire fino a quando non capirà che deve staccarsi dal passato. Il loro modo di intendere la politica è quella di criminalizzare l’avversario. Non una proposta, non un concetto che non sia una frase preconfezionata a prescindere. Mai disposti a voltarsi indietro e fare un mea culpa. Dove la sinistra ha governato ha ottenuto di creare miseria, morte, terrore.
    Trovo tristissima la messa in scena del manichino appeso a testa in giù e il fatto che questo rappresenti una donna è ancora più miserabile visto che sono altre donne ad esporlo. La vera tragedia italiana è rappresentata da questi nostalgici mai evoluti. Siamo perennemente un paese diviso in due dai comunisti, se non sei con loro sei di destra, ergo etichettato come omofobo piuttosto che razzista, sessista piuttosto che xenofobo etc. Non credo di essere molto lontana dall’ovvio se affermo che questi penosi conservatori post sessantottini volenti o nolenti, sono letteralmente i fascisti di oggi.

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