Mentre Mario Giordano mostra a Fuori dal coro la follia della discriminazione dei medici non inoculati, vale la pena di leggere un testo imponente in tema di obbligo vaccinale Covid-19 e diritti costituzionali, Vaccinazioni COVID-19 e Costituzione: Evidenza scientifica e analisi etico giuridica, curato da Fulvio Di Blasi – già autore di due testi sul tema, La morte del Phronimos: Fede e verità sui vaccini anti Covid (2021) e Vaccino come atto di amore? Epistemologia della scelta etica in tempi di pandemia (2022) – e contiene contributi di ben quindici studiosi che durante la pandemia si sono dedicati in modo specialistico all’analisi delle questioni circondanti i cosiddetti “vaccini” messi in commercio per contrastare il Covid-19. Tutte le leggi sono state calpestate. È arrivato un bizzarro virus fabbricato in laboratorio perché qualcuno non sapeva come passare il tempo e scappato da un laboratorio perché qualcuno si è distratto, e grazie a questa serie di sfortunati eventi arriva una pandemia che, benché curabile con aspirina, azitromicina, idrossiclorochina e poco altro, viene dichiarata incurabile, inguaribile, invincibile, ingestibile. Il terrore è stato creato mediante una spettacolare manipolazione di massa basata sull’ effetto Bergamo, sui primi piani di pazienti intubati, conta die morti sbagliata e ripetuta ossessivamente ogni ora su virologi televisivi e influencer le cui voci stridule hanno sommerso le parole dei veri esperti, dei vari grandi medici. Dato quanto sopra, si è parlato di emergenza, e con questa parola sono scavalcate le regole create per proteggere il popolo e sono buttati sul mercato, anzi imposti, sieri messi sotti segreto militare come i loro contratti di acquisto. Tutta la società è stata militarizzata. Le leggi sono create per proteggere i deboli. Il libro parla di medicina e di legge, scritto da medici, avvocati, costituzionalisti e magistrati e avvocati perché è necessario un approccio interdisciplinare all’oggetto di studio, esperti di tante discipline come la medicina, il diritto, la biologia, la statistica, l’epidemiologia e l’etica e presenta un materiale maturato nel corso di diversi convegni tenutisi quest’anno grazie all’impulso di organizzazioni culturali, tra cui, specialmente, il Coordinamento 15 Ottobre e l’Associazione Trilly APS, e fonde , le scienze mediche in senso lato e la scienza etica e giuridica (essenziale, ad esempio, per le leggi, i procedimenti autorizzativi, i diritti fondamentali, il consenso informato, l’etica della sperimentazione e i conflitti di interesse, per fornire una risposta definitiva al quesito dell’obbligo vaccinale che sarà il 30 novembre discussa in Corte costituzionale, per esaminare vari profili di legittimità dell’obbligo vaccinale sollevati da tante ordinanze di rinvio di giudici civili e amministrativi. Il testo discute sulla legittimità della parola vaccino usata per questi farmaci genici, la cui bontà ed efficacia è diventata un dogma religioso mentre i bambini non possono più correre per le miocarditi, e si moltiplicano malori improvvisi e patologie invalidanti. Il motivo, come emerge bene dal libro, è anche e soprattutto giuridico perché ci sono norme nazionali e internazionali, inderogabili perfino in emergenza, che vietano l’obbligo nel caso di farmaci sperimentali e richiedono sempre il consenso libero e informato. Un’inchiesta sarebbe necessaria anche solo su questo aspetto della follia pandemica cui abbiamo assistito. Questo libro è stato scelto come vessillo dell’Onda consapevole, un’iniziativa di quelle stesse organizzazioni che avevano promosso i convegni da cui è nato e che si propone in questo mese di novembre (simbolico per la prossima decisione della Corte costituzionale) di riportare la scienza alle istituzioni. Tutti gli autori del testo stanno attualmente presentando i risultati delle loro ricerche in decine di convegni che si susseguono giornalmente in sedi istituzionali e accademiche di tante città italiane. In più, i promotori dell’iniziativa stanno simbolicamente donando copie del libro alle autorità, soprattutto giudiziarie ma anche politiche e religiose, dei maggiori distretti d’Italia. Questa iniziativa è una manifestazione di una società che si è alzata in piedi e sta imparando a battersi. Il libro è purtroppo indispensabile. La prolaganda Conte Speranza ha riempito le coscienze e le menti. La classe medica è stata sia vittima, non icnolpevole, che complice e ora rifiuta di vedere la verità, con una cecità cognitiva totale. C’è la fine dell’emergenza, nel senso che da quando è entrata in scena l’Omicron è uscita di scena qualsiasi parvenza di emergenza sanitaria poiché è interamente cambiato il quadro epidemiologico (Bizzarri, Donzelli, Di Palmo). C’è l’efficacia divenuta addirittura negativa dei “vaccini”, che conduce al paradosso che spesso il rimedio usato è stato peggiore della malattia da contrastare (Bizzarri, Donzelli, Di Palmo, Teodori, Gandini). C’è l’esagerazione della letalità – e degli aspetti epidemiologici, in genere – della malattia (Gandini). C’è l’errore imperdonabile e gravissimo di avere osteggiato le cure domiciliari precoci e i medici che cercavano realmente di visitare e curare i pazienti (Bizzarri). C’è il dramma crescente – ancora tristemente e colpevolmente ignorato dalle istituzioni e dall’informazione mainstream – degli effetti avversi (Bizzarri, Donzelli, Di Palmo, Teodori, Gandini): un dramma che dipende anche dalle analisi carenti e/o assenti fatte prima dell’immissione in commercio (Formica). C’è l’errore di aver trascurato gli aspetti sindemici e complessi della pandemia (Gandini, Formica), alla radice non solo di tanti effetti avversi ma anche di danni enormi al sistema sanitario che non avrebbe dovuto combattere soltanto il Covid ma anche – e spesso di più – altre malattie e inefficienze. C’è la mancanza di attenzione per la medicina personalizzata (Formica, Teodori, Gandini). C’è l’assurda sottovalutazione dell’immunità naturale (Bizzarri, Donzelli). C’è l’irrazionalità delle vaccinazioni pediatriche con questi farmaci sperimentali, non solo inutili per bambini ma gravemente dannosi e pericolosi (Teodori, Gandini). Sotto questo aspetto, così importante, i contributi di Teodori e Gandini sono assolutamente da leggere da parte di qualsiasi genitore che abbia sul serio a cuore la salute dei figli, soprattutto se molto impegnati nello sport. C’è poi il fenomeno crescente e così drammatico delle morti improvvise e dell’aumento esponenziale della mortalità generale consequenziale all’avvento sul mercato di questi farmaci (Teodori, Donzelli, Di Palmo). Con riguardo al carattere sperimentale, sono degne di nota le analisi degli errori del Consiglio di stato sul procedimento accelerato di valutazione di questi “vaccini” detto fast track o partial overlap, degli aspetti realmente conosciuti e sconosciuti di essi al momento dell’immissione in commercio, dei presupposti delle approvazioni emergenziali o condizionate, degli esatti parametri di efficacia valutati dalle agenzie regolatrici (Di Blasi) e degli usi off-label delle quarte dosi e delle somministrazioni eterologhe (Cenci). Rispetto all’impatto delle campagne vaccinali sui diritti della persona, il libro analizza i comportamenti dei giudici durante la pandemia, inizialmente molto restii a prendere in considerazione le violazioni dei princìpi costituzionali e successivamente più inclini a sollevare le questioni di costituzionalità che adesso porteranno alla decisione del 30 novembre. I giuristi del libro si concentrano particolarmente: sui rischi reali del prossimo pronunciamento della Corte costituzionale che, ad esempio, indipendentemente dall’obbligo vaccinale per il Covid, potrebbe sovvertire il rapporto tradizionale tra diritti della persona e salute pubblica (Iannello); sui criteri di bilanciamento tra i diversi valori costituzionali della persona che non possono tutti essere subordinati, come fosse un diritto tiranno, alla salute (Trabucco, Locatelli, Chiavegatti); sui criteri di costituzionalità dell’obbligo vaccinale, come la necessità, la proporzionalità, il bilanciamento, la giustizialità, la temporaneità, la priorità del diritto individuale alla salute, la solidarietà (Iannello, Capolupo, Chiavegatti); e sulle tante e indebite violazioni del diritto al lavoro e del principio di eguaglianza e non discriminazione (Trabucco, Locatelli, Chiavegatti). Consiglio a tutti i medici discriminati di regalare una copia del libro ai loro direttori sanitari. E, ovviamente, ai Presidenti degli ordini dei medici.
Vaccinazioni e costituzione
Proprio negli ospedali il
Covid miete il maggior numero di pazienti … personalmente in questo momento mio marito in ricovero per altre patologie è stato isolato perché ha contratto il virus ?
Dove dovrebbe esserci la maggior tutela, dove i parenti ancora sono ammessi solo 1 alla volta e per poco tempo, dove si deve portare la mascherina Ffp2… dove si usano le cautele obblighi di legge prolificano virus e batteri !!! Non ho parole, oggi è il giorno di Gesù Bambino ma mi chiedo se chi ha pensato queste assurde leggi ami i suoi simili . Spero finisca presto questa ridicola pagliacciata! Sempre grazie Dottoressa De Mari del suo coraggio ??
La sentenza emessa dalla Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale non lascia dubbi sulla volontà di proseguire con i vaccini: il quarto, il quinto and so on…
Insomma l’emergenza non è terminata o se preferite ne è sorta una nuova.
E’ stata una sentenza di rigetto perché la legge sull’obbligo vaccinale rispetta la Costituzione in quanto i DPCM di Conte e le disposizioni di Speranza sono state ritenute “ragionevoli e ponderate”
Mi sono sempre chiesto come è possibile che personaggi, Ministri della Repubblica privi di titoli e qualifiche, parlo del Ministro della Sanità e degli Interni, fossero inattaccabili malgrado tutte le disgrazie e limitazioni di libertà e persino privazione del lavoro a cui per più di due anni siamo stati sottoposti.
Questo per quanto riguarda la Sanità.
Per quanto riguarda il Ministro degli Interni, viste le decine migliaia di clandestini sbarcati nei nostri porti, come dicevo, non ho ancora capito perché rimanessero saldamenti ancorati come si suole dire alle poltrone.
Qui però non parlerò di clandestini ma dei milioni di italiani violentati ancora una volta da una Giustizia malsana attraverso la sentenza emessa dal più alto organo rappresentativo: la Corte Costituzionale.
Leggo: è aberrante l’idea, che sulla base di un preteso dovere di preservare la salute degli altri, mi riferisco al diritto sancito dall’articolo 32 a decidere la cura a cui sottoporsi, detto articolo venga spazzato via da un dpcm.
Ancora ci si chiede perché in ospedale ogni volta ci venga chiesto di firmare il consenso firmato se poi, alla fine, c’è qualcuno- una toga o un ministro-che decide per noi.
Poi c’è l’abominio delle sanzioni volute da Draghi.
È stato a lungo propagata la “balla” , pure a reti unificate, che chi non si vaccina, oltre a non proteggere sé stesso dal contagio, diventa pure “untore” cioè propagatore del contagio.
Pertanto sarà sanzionato e perderà diritti fondamentali tra cui il lavoro.
I 180 giorni di tempo che avevano coloro che hanno rifiutato il vaccino o che non hanno portato giustificazione sufficiente al mancato adempimento, sono scaduti.
Poiché la politica in questo tempo non ha preso provvedimenti atti ad annullare tale disposizione, due milioni di italiani sono costretti a pagare i cento euro se non vogliono che la multa raddoppi.
Forse I più accorti avevano fiutato la sentenza della Consulta
e cioé che nulla sarebbe cambiato qui da noi, dopo l’incontro dei Grandi a Bali: infatti nel testo finale del G20 si lodava la tessera verde e sieri a mRna dovranno arrivare su ogni angolo della Terra.
Ancora oggi un giornale così scrive: <<I Cinesi d'Italia e qui intende Ricciardi, Burioni, Crisanti sono tra i numerosi che incitavano al modello cinese, cioè lockdown totale.
Ora però che in Cina la gente si sta ribellando alla chiusura totale etc, riconoscono che eliminare il virus è una utopia.
Ora non siamo più, e aggiungo per fortuna, nell'Era Mario Draghi ma nell' Era Giorgia Meloni e non so se sarà ancora possibile, ma quello che gli italiani chiedono rivolti al ministro della Salute, a quello dell'Economia e anche al presidente del Consiglio: fermate questa folle gestione sanitaria perché il clima non si surriscaldi ulteriormente.
Chi non si è vaccinato ha fatto la sua scelta, non ha preso né soldi né sussidi, anzi ha sofferto e patito abbastanza.
E finisco con Amen.