GAETANO STRANO: “L’Unione Europea e la Nato limitano la nostra sovranità nazionale e la nostra autonomia decisionale”

La Sicilia, 31 dicembre 2022 – Lo scandalo della corruzione ai vertici del Parlamento Europeo accresce la mia preoccupazione sui rischi per la sovranità nazionale derivante dall’appartenenza dell’Italia a diversi Organismi sovranazionali che ne hanno ridotto fortemente la sovranità come Stato sovrano ed indipendente.
Mi riferisco innanzitutto all’Unione Europea organismo governato da una Commissione svincolata dal suffragio elettorale e popolare che quindi è subordinata a logiche globaliste e lobbistiche.
Anche la Nato limita fortemente la nostra autonomia, basta pensare alla nostra partecipazione alla guerra in Ucraina con l’invio di armi offensive in violazione dell’art. 11 della Costituzione; scelta tanto più ingiustificata quanto autolesionista con le sanzioni alla Russia.
L’Unione Europea limita la sovranità nazionale da un punto di vista non solo monetario ma anche legislativo, economico e giudiziario; inoltre con i vincoli ai finanziamenti tenta di imporci riferimenti culturali come il multiculturalismo, l’immigrazionismo, la teoria gender e perfino l’utero in affitto, rinunciando così definitamente alle sue radici giudaico-cristiane.
In riferimento al rapporto Italia-Europa ritengo interessante citare quanto scritto da Giacomo Leopardi nello Zibaldone: «La patria moderna dev’essere abbastanza grande, ma non tanto che la comunione d’interessi non vi si possa trovare, come chi ci volesse dare per patria l’Europa. La propria nazione, coi suoi confini segnati dalla natura, è la società che ci conviene. E conchiudo che senza amor nazionale non si dà virtù grande» (30 marzo 1831).
Partendo da questa concezione della coscienza nazionale la Casa della Civiltà fondata da Magdi Cristiano Allam ha assunto la missione di riscattare la sovranità nazionale mettendo al centro i valori della vita, della famiglia naturale e l’economia locale e reale a differenza di quella finanziaria e speculativa per avviare un nuovo modello di Stato, di sviluppo e di civiltà.