MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Riconoscere la parità sociale e la diversità biologica dell’uomo e della donna per porre un argine al tracollo demografico e scongiurare l’orrore del transumanesimo”

Cari amici buongiorno e buon fine settimana. Shabbat Shalom agli amici della comunità ebraica.
Per millenni l’uomo e la donna hanno svolto ruoli sociali diversi, conformemente alla loro diversità biologica, funzionali ad assicurare la procreazione e la costituzione di un nuovo nucleo familiare, all’adempimento di attività indispensabili per la sopravvivenza, per l’accudimento e la crescita sana dei figli.

Il movimento femminista ha contestato la diversità dei ruoli sociali, fino a pervenire in questa nostra epoca post-moderna allo stravolgimento della diversità biologica.
La donna ha acquisito la capacità e ha dimostrato di essere in grado di svolgere delle mansioni che erano esclusivamente maschili, di poter competere e primeggiare sugli uomini nella carriera professionale.
Ed ora gli sviluppi della biotecnologia della riproduzione sono in grado di creare delle cellule vive e di procreare esseri umani all’interno di uteri artificiali, persone create in laboratorio con le caratteristiche necessarie ad affermare una transumanità omogeneizzata e omologata, asservita al Nuovo Ordine Mondiale assoggetto alla grande finanza speculativa globalizzata.

Tutto ciò avviene nel contesto del più cospicuo tracollo demografico dell’Europa, un tempo culla della civiltà, della democrazia e dello sviluppo, oggi terra di conquista con le popolazioni autoctone votate al suicidio.

Noi della Casa della Civiltà crediamo fermamente nei valori inalienabili e nei diritti inviolabili della parità tra uomo e donna rispetto alla vita, alla dignità e alla libertà. Questa parità sul piano sociale, può armoniosamente sposarsi con il riconoscimento, l’accettazione e la valorizzazione della diversità sul piano biologico, che ha una valenza oggettiva, assoluta e universale, offrendo alla donna la scelta di essere pienamente madre, dedicandosi a tempo pieno o parziale ai propri figli, alla propria famiglia e alla propria casa.
Le popolazioni europee, e quella italiana più di altre, perché ha il più basso tasso di natalità e ha il triste primato di essere la più anziana al mondo dopo il Giappone, non hanno alternativa a investire tutte le loro risorse per la crescita della natalità autoctona, pena la definitiva condanna a morte della propria società e civiltà. La crescita della natalità in seno alle popolazioni autoctone dovrebbe essere la “Madre delle emergenze” e la massima priorità.
Se così non è e se così non diventerà il prima possibile, vuol dire che hanno vinto gli apologeti del Nuovo Ordine Mondiale, i creatori del transumanesimo, i fautori della sostituzione etnica e confessionale delle popolazioni europee sempre più anziane e sempre più scristianizzate.
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, a salvare gli italiani, a riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Casa della Civiltà

Sabato 21 gennaio 2023

1 commento su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Riconoscere la parità sociale e la diversità biologica dell’uomo e della donna per porre un argine al tracollo demografico e scongiurare l’orrore del transumanesimo”

  1. Buongiorno. In parte il transumanesimo si sta già realizzando quando vedo che molta gente che ha del tutto abdicato ad utilizzare il proprio cervello, a esercitare la propria capacità di giudizio e il buon senso. La martellante propaganda mediatica televisiva ha esercitato un tale potere sulle persone che sento spesso dire ‘faccio così perché l’ha detto la tv’. Un atteggiamento infantile, che delega ad una scatola la responsabilità delle proprie scelte e azioni. Per contrastare il transumanesimo penso che oltre al riconoscimento della parità sociale e diversità biologica tra uomo e donna, occorrano anche libertà, pluralità e onestà nell’informazione, che deve fornire una chiara rappresentazione della realtà, come tu sempre affermi, rivolgendosi a un popolo maturo e preparato sul piano culturale, capace di fare scelte ponderate e in autonomia.

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