LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Tempesta sul mare”

Si spegne sulla riva la mia collera
Ululano cupi boati di tormento
Contro il baluardo schiumoso degli scogli
Logore membra disseminate nella baia inerte
Due gabbiani volteggiano solitari
A punteggiare l’orizzonte scuro
Pensieri ed emozioni
Desideri nascosti di vincere
La sferza impietosa del tempo
Cancella le orme del passato
La tempesta dell’anima non conosce profumi
Ma solo schiumosi
Riflessi di rivolta dei sensi
Euforie rimaste raggianti nel ricordo
Di interminabili giochi bambini
Profondi rimpianti
Irripetibili aneliti di azzurro
Sento l’amaro di acide salsedini
Nel candido ricamo della risacca
Mentre la furia del maestrale strappa brandelli lacerati di esistenza
Resta la tenue
Immortale speranza
Dell’alba
Un timido raggio di luce
Dopo il buio fragore
E la gelida
Solitaria angoscia della notte

 

Foto di copertina: “Tempesta sul mare” dal web

2 commenti su “LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Tempesta sul mare”

    1. Cara Andreina,
      é sempre il miracolo della creazione che si evidenzia in ogni angolo e in ogni circostanza della nostra vita ed è molto bello poter posare i nostri occhi sulle sue manifestazioni: è infatti una riflessione che spesso ci viene ostacolata dalla frenesia quotidiana. In fondo è solo un momento di tregua che ci dona meraviglia e ci riempie di speranza. Grazie della tua attenzione e della tua gradita condivisione.

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