ENRICA FERRARI: “Non chiamiamoli vaccini: i farmaci genici sperimentali inoculati a miliardi di persone non danno immunità, non bloccano l’infezione, causano morti e malattie invalidanti”

Le parole sono importanti. La parola viene definita «come quel complesso di suoni di una lingua con cui l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto di una frase» (1). È nelle parole che noi ci definiamo e definiamo gli altri, descriviamo il mondo, i nostri valori, i nostri sentimenti, organizziamo i nostri ricordi, pianifichiamo le nostre vite. La parola è un modo veloce e fruibile per rappresentare un concetto e rappresenta quindi quella chiave che ci fornisce un efficace sistema di riferimento.

In questi ultimi tre anni la popolazione mondiale è venuta a stretto contatto con parole e concetti a molti completamente nuovi: abbiamo iniziato a fare i conti con parole come pandemia, Agenzie regolatorie, EMA, CDC, AIFA, tamponi, vaccini, virus, restrizioni, distanziamento sociale, ecc.
Alcune parole hanno iniziato ad essere usate impropriamente con cambiamenti più o meno marcati del significato primario, ad altre sono stati “appicciati” concetti diversi per veicolare messaggi che altrimenti non sarebbero mai stati accettati dalla popolazione.

Se si pronuncia la parola vaccini, nella maggioranza dei casi il sentimento che la parola genera è positivo, confortante. Secondo quanto espresso dall’Unione Europea «La vaccinazione è lo strumento principale per la prevenzione primaria delle malattie e una delle misure di sanità pubblica più convenienti disponibili. L’immunizzazione attraverso la vaccinazione è la migliore difesa che abbiamo contro malattie contagiose gravi, prevenibili e talvolta mortali. Grazie alla diffusa vaccinazione, il vaiolo è stato debellato, l’Europa è libera dalla poliomielite e molte altre malattie sono state quasi eliminate». (2)

Pertanto quando in piena pandemia in tutto il mondo si è cominciato a parlare di vaccinazione anti covid come unica soluzione per poter «ricominciare a vivere» e per poter evitare «il contagio e la morte» (3), le parole “vaccino anti-covid” hanno assunto di riflesso tutte le connotazioni generali che la parola vaccino portava con sé.

Ma che cosa significa in realtà vaccino?
Se facciamo una rapida ricerca sul web vediamo che il vaccino viene definito come «preparazione biologica che fornisce un’immunità attiva acquisita a una particolare malattia infettiva o maligna».
Lo stesso concetto viene espresso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco):
«Il vaccino è un farmaco che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi, deputati a combattere i microrganismi causa di malattia». (4)
«I vaccini inducono una risposta del sistema immunitario della persona vaccinata (immunizzazione) simile a quella causata dall’infezione naturale o più in generale dal contatto con il virus o il batterio presente in natura, senza innescare i meccanismi che portano a segni e sintomi della malattia naturale.»
(5)
Lo stesso concetto era evidenziato anche dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) statunitense, che sul suo sito fino ad agosto 2021 riportava che il vaccino è: «Un prodotto che stimola il sistema immunitario di una persona a produrre immunità a una malattia specifica, proteggendo la persona da quella malattia».

Continuando nella nostra disamina sul concetto di vaccino non possiamo fare a meno di parlare della sua sicurezza e sempre citando l’ISS si evidenzia come «La qualità dei vaccini ad uso umano è oggetto di grande attenzione anche perché sono farmaci che vengono utilizzati in una popolazione sana a scopo profilattico e per i quali il rapporto rischio/beneficio si basa anche su complesse valutazioni di natura epidemiologica. Pertanto la qualità di tali prodotti è stata sempre sottoposta da parte delle autorità regolatorie nazionali ed internazionali a valutazioni chimico-fisiche-biologiche e i criteri adottati per accertarne l’idoneità all’utilizzo si sono evoluti nel tempo grazie allo sviluppo delle conoscenze scientifiche e tecnologiche nel settore».

La sicurezza dei vaccini viene anche monitorata successivamente alla fase di registrazione grazie alla rete di farmacovigilanza, che valuta tutte le possibili associazioni tra trattamento con un farmaco (in questo caso i vaccini) e potenziali effetti collaterali e consente di acquisire informazioni più ampie su tutta la popolazione trattata e sulla presenza di reazioni (previste/prevedibili o meno) a seguito della somministrazione del prodotto.
Le segnalazioni di eventi avversi emersi negli studi clinici e adeguatamente considerati nella fase autorizzativa (poi riportati nel foglietto illustrativo), sono integrate dalle eventuali segnalazioni di farmacovigilanza che provengono dall’uso sul campo dei vaccini stessi in una popolazione estremamente più ampia e caratterizzata da possibili variabili individuali, come avviene per qualsiasi altro tipo di farmaco.
In questa fase vengono anche evidenziate associazioni tra somministrazione del vaccino e comparsa dell’evento avverso che sono solo temporalmente associati, pur non essendo presente e dimostrato un reale rapporto di causa-effetto sostanziato da meccanismi chiari. Deve essere chiaro che anche i vaccini, come tutti i farmaci esistenti, hanno un profilo rischio-beneficio e che il cosiddetto “rischio zero” per un farmaco non esiste.

Da quanto espresso fino ad ora emergono alcuni concetti fondamentali:
Il vaccino è un farmaco
Il vaccino stimola/induce il sistema immunitario a produrre una risposta che protegge dalla malattia.
Il vaccino al contrario dei farmaci convenzionali viene utilizzato in popolazioni sane
lI vaccino come tutti gli altri farmaci viene valutato secondo un criterio di beneficio/rischio, dove il beneficio deve essere di gran lunga superiore ai rischi associati.
La sicurezza del vaccino deve essere attentamente valutata sia durante la fase dello sviluppo che dopo l’immissione in commercio e TUTTE le reazioni avverse devono essere tempestivamente segnalate.
Lo sviluppo di un vaccino richiede un tempo congruo che valuti la sua sicurezza non solo a breve ma anche a lungo termine: il tempo medio di sviluppo è di circa 10 anni.

Riassumendo: La parola vaccino include il concetto di efficacia nel prevenire la malattia e di massima sicurezza poiché utilizzato in individui sani.

A seguito della pandemia degli ultimi anni, molte aziende hanno iniziato a ricercare potenziali vaccini, e alcune di esse hanno deciso di sviluppare prodotti non secondo la metodologia classica (6) ma con una nuova metodologia che induceva l’organismo a produrre la proteina spike del SARS-COV-2 iniettando l’istruzione riportata su mRNA.
La domanda che dobbiamo porci in questo momento è: questi prodotti anti-covid hanno rispettato tutte le caratteristiche di efficacia e sicurezza che virologi, medici, governi e stampa hanno declamato per 3 anni?
La risposta è un secco no.

Partiamo con la capacità di bloccare l’infezione e raggiungere la famigerata “immunità di gregge” che è stata la “base scientifica” per l’introduzione del Green pass e di tutte le misure vaccinali obbligatorie. (7)
I vaccini anti covid non hanno bloccato l’infezione, le persone vaccinate sono comunque risultate contagiose. Si ricorda che il SARS-COV-2 muta e pertanto risulta alquanto difficile bloccare la diffusione del virus stesso.

Interessante in proposito la nuova definizione di vaccino che possiamo trovare sul sito del CDC. Il vaccino viene definito come: «Una preparazione che viene usata per stimolare la risposta immunitaria del corpo contro le malattie».
Il cambio di definizione potrebbe apparire irrisoria, ma non lo è affatto: dal “produrre immunità” siamo passati ad una “stimolazione” della risposta, eliminando così il criterio della produzione di immunità.
Questo è un punto fondamentale, che mina alla base il concetto stesso di vaccinazione. Ricordiamo che ad individui SANI vengono iniettate sostanze attive (8) che dovrebbero indurre un meccanismo di protezione da una determinata malattia. Se decade il concetto di protezione decade il concetto stesso di vaccinazione.
La protezione dovrebbe durare nel tempo.
Ma come le stesse aziende produttrici dichiarano «La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla». (9) Sorvoliamo sulle “tristi previsioni” di virostars ed esperti televisivi sul numero di iniezioni necessarie per essere protetti. I fatti parlano da soli: la protezione dura per un limitatissimo periodo di tempo come si era già visto ai tempi della diffusione della variante Delta. (10)

Il punto però che ritengo fondamentale è quello riguardante la sicurezza di questi prodotti. Sempre più stanno emergendo preoccupanti segnali. L’aumento dei casi di miocardite e pericardite nei giovani è l’evento più eclatante tanto che sono stati richiesti alle aziende ulteriori studi in tal senso.
Ma sempre più emergono problemi legati all’insorgenza di tumori, problemi neurologici, trombosi, malattie autoimmuni (11), ictus, aborti spontanei e di fertilità. Per non parlare dello spaventoso aumento della mortalità che si sta evidenziando in moltissimi paesi del mondo. E laddove più si è vaccinato maggiore è l’evidenza.
E stiamo parlando soltanto degli effetti a breve termine. Cosa possiamo dire degli effetti a lungo termine? In questo momento NULLA. Semplicemente gli studi a lungo termine non esistono. Solo il tempo ci darà le risposte a questo interrogativo.

Da più parti del mondo molti medici e ricercatori stanno chiedendo la sospensione di queste vaccinazioni, in alcune nazioni sono state sospese per determinate categorie, non solo per i preoccupanti eventi avversi sopra citati, ma anche in considerazione al fatto che recenti studi sembrano evidenziare che i vaccini anti-covid tradizionali e quelli genici abbiano uguale efficacia (12), che la maggior parte della popolazione ha acquisito una immunità naturale (migliore di quella prodotta dalla vaccinazione), che le varianti del virus sono meno letali e che esistono terapie efficaci per il trattamento del covid-19 (sempre esistite).

Malgrado ciò chiunque chieda maggior trasparenza sui dati e/o una revisione del bilanciamento rischio/beneficio di questi prodotti (13) viene osteggiato se non bandito dalla comunità scientifica. (14)
Perché?
Da Galileo Galilei in poi il metodo scientifico è la modalità con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà affidabile e verificabile. La scienza non è un dogma, una verità di fede.
La medicina dovrebbe essere esercitata in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; i nostri governi dovrebbero perseguire la difesa della vita dei cittadini, la tutela della loro salute fisica e psichica; i medici, come riportato nel Giuramento di Ippocrate, non dovrebbero intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici clinicamente inappropriati ed eticamente non proporzionati, senza mai abbandonare la cura del malato. (15)
Vorrei che ognuno di noi rileggesse le ultime due righe, “non dovrebbero intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici clinicamente inappropriati ed eticamente non proporzionati, senza mai abbandonare la cura del malato” e ripensasse agli ultimi tre anni.

Ad oggi, febbraio 2023, non sappiamo nulla sui contratti (coperti da segreto) e malgrado le evidenze, la gogna mediatica continua, la verità viene negata, si continua con una campagna vaccinale su categorie di persone che non sono a rischio (e non lo sono mai state) sottoponendole però al rischio di effetti avversi che potrebbero essere fortemente invalidanti e portare anche alla morte. In una sperimentazione senza fine. Avreste firmato un consenso informato assumendovi tutti i rischi se avessero sostituito la parola “vaccino” con “farmaco genico sperimentale”?
Le parole sono importanti.

Enrica Ferrari

Biologa, specializzata in Biochimica e Chimica Clinica, Master in Management della Sanità. Ha acquisito diverse competenze lavorative nella elaborazione dei dati epidemiologici (ha lavorato in modo esteso sulla diossina – Seveso) e questa competenza è stata ulteriormente approfondita in Regione Lombardia con l’elaborazione dei dati sanitari; nell’industria farmaceutica si è occupata della stesura dei Dossier di prezzo e rimborso dei farmaci e ha competenze dei meccanismi europei e italiani di rimborso e degli studi clinici.


Note

(1)https://www.treccani.it/vocabolario/
(2) https://health.ec.europa.eu/vaccination/overview_en
(3) «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire». Mario Draghi
(4) https://www.iss.it/focus/-/asset_publisher/92GBB5m5b1hB/content/vaccini
(5) https://www.aifa.gov.it/en/vaccini
(6) Le “sostanze attive” dei vaccini sono costituite da:
– microrganismi (batteri o virus) opportunamente inattivati o uccisi in maniera tale da stimolare il sistema immunitario senza causare la malattia
– parti specifiche (antigeni) dei microrganismi che sono coinvolte direttamente nella risposta del sistema immunitario a quel patogeno
– sostanze prodotte dal microrganismo stesso (tossine) e coinvolte nel meccanismo con cui quel patogeno determina la malattia, rese sicure ed efficaci attraverso il processo di produzione del vaccino.
(7) «Il Green Pass è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività, a divertirsi e andare al ristorante, a partecipare a spettacolo all’aperto o al chiuso con la garanzia, però, di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. In questo senso è una misura che, nonostante abbia chiaramente delle difficoltà di applicazione, è una misura che dà serenità, non che toglie serenità». Mario Draghi
(8) Vedi nota 6.
(9) https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_005389_049269_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3. Comirnaty RCP
(10) Chemaitelly, H.; Tang, P.; Hasan, M.R.; AlMukdad, S.; Yassine, H.M.; Benslimane, F.M.; Al Khatib, H.A.; Coyle, P.; Ayoub, H.H.; Al Kanaani, Z.; et al. Waning of BNT162b2 Vaccine Protection against SARS-CoV-2 Infection in Qatar. N. Engl. J. Med. 2021, 385, e83.
Tseng, H.F.; Ackerson, B.K.; Luo, Y.; Sy, L.S.; Talarico, C.A.; Tian, Y.; Bruxvoort, K.J.; Tubert, J.E.; Florea, A.; Ku, J.H.; et al.
Effectiveness of mRNA-1273 against SARS-CoV-2 Omicron and Delta variants. Nat. Med. 2022, 28, 1063–1071.
Tartof, S.Y.; Slezak, J.M.; Puzniak, L.; Hong, V.; Xie, F.; Ackerson, B.K.; Valluri, S.R.; Jodar, L.; McLaughlin, J.M. Durability of BNT162b2 vaccine against hospital and emergency department admissions due to the omicron and delta variants in a large health system in the USA: A test-negative case-control study. Lancet Respir. Med. 2022, 10, 689–699. [CrossRef]
Meggiolaro, A.; Sane Schepisi, M.; Farina, S.; Castagna, C.; Mammone, A.; Siddu, A.; Stefanelli, P.; Boccia, S.; Rezza, G.
Effectiveness of vaccination against SARS-CoV-2 Omicron variant infection, symptomatic disease, and hospitalization: A systematic review and meta-analysis. Expert Rev. Vaccines 2022, 21, 1831–1841.
(11)Law, B.; Pim, C. SO2-D2.1.3 Priority List of COVID-19 Adverse Events of Special Interest [Internet]. 2021. Available online:https://brightoncollaboration.us/wp-content/uploads/2021/11/SO2_D2.1.3_COVID-19_AESI update_V1.0_Part-2_09 Nov2021.pdf
Fraiman, J.; Erviti, J.; Jones, M.; Greenland, S.; Whelan, P.; Kaplan, R.M.; Doshi, P. Serious adverse events of special interest following mRNA COVID-19 vaccination in randomized trials in adults. Vaccine 2022, 40, 5798–5805. [PubMed] Pathogens 2023, 12, 233 19 of 26
Malayala, S.V.; Mohan, G.; Vasireddy, D.; Atluri, P. Purpuric Rash and Thrombocytopenia After the mRNA-1273 (Moderna) COVID-19 Vaccine. Cureus 2021, 13, e14099.
Greinacher, A.; Langer, F.; Makris, M.; Pai, M.; Pavord, S.; Tran, H.; Warkentin, T.E. Vaccine-induced immune thrombotic thrombocytopenia (VITT): Update on diagnosis and management considering different resources. J. Thromb. Haemost. 2022, 20, 149–156.
Gardellini, A.; Guidotti, F.; Maino, E.; Steffanoni, S.; Zancanella, M.; Turrini, M. Severe immune thrombocytopenia after COVID-19 vaccination: Report of four cases and review of the literature. Blood Cells Mol. Dis. 2021, 92, 102615. [CrossRef] 22. Yamamoto, K. Adverse effects of COVID-19 vaccines and measures to prevent them. Virol. J. 2022, 19, 100–103.
(12) Oledo-Romaní, M.E.; García-Carmenate, M.; Valenzuela-Silva, C.; Baldoquín-Rodríguez, W.; Martínez-Pérez, M.; RodríguezGonzález, M.; Paredes-Moreno, B.; Mendoza-Hernández, I.; González-Mujica Romero, R.; Samón-Tabio, O.; et al. Safety and efficacy of the two doses conjugated protein-based SOBERANA-02 COVID-19 vaccine and of a heterologous three-dose combinationwith SOBERANA-Plus: A double-blind, randomised, placebo-controlled phase 3 clinical trial. Lancet Reg. Health–Am. 2023, 18, 100423
(13) Frasca, L.; Ocone, G.; Palazzo, R. Safety of COVID-19 Vaccines in Patients with Autoimmune Diseases, in Patients with Cardiac Issues, and in the Healthy Population. Pathogens 2023, 12, 233. https://doi.org/10.3390/ pathogens12020233
(14) https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=110824. Vaccini Covid. L’Iss prende le distanze da una review sugli effetti avversi fatta da tre suoi ricercatori: “Analisi lacunosa e parziale”
(15) https://omceopi.org/ordine/deontologia-e-normativa/giuramento-di-ippocrate#:~:text=Regoler%C3%B2%20il%20tenore%20di%20vita,io%20dar%C3%B2%20un%20medicinale%20abortivo.

3 commenti su “ENRICA FERRARI: “Non chiamiamoli vaccini: i farmaci genici sperimentali inoculati a miliardi di persone non danno immunità, non bloccano l’infezione, causano morti e malattie invalidanti”

  1. Ottimo articolo Enrica, grazie davvero. Tutte queste tue considerazioni sono logiche, ragionevoli e basate sui dati di fatto, ma nonostante questo le istituzioni che dovrebbero garantire i diritti vitali e inviolabili dei cittadini stanno continuando ad ignorarle, vanno avanti incaponiti senza sentire ragioni. La corte costituzionale proprio in questi giorni ha deliberato la legittimità del green pass con tutte le sue implicazioni infami. La cosa però più raccapricciante è che chi porta avanti questa posizione ignora le argomentazioni scientifiche come le tue di chi si pone domande e solleva dubbi, non risponde, le rifiuta. Se insistessero portando argomentazioni logiche e scientifiche altrettanto valide, sarebbe già qualcosa, ma questo loro atteggiamento è isterico, irragionevole, è in definitiva antiscientifico.

  2. Brava e grazie Enrica. Ho letto tutto di un fiato il tuo articolo che spero possa avere la massima divulgazione possibile perché fa capire anche a chi superficialmente si è fidato delle comunicazioni dei nostri governanti e dei media, quale sia la realtà dei fatti e la subdola manipolazione della parola VACCINO, stravolgendone il significato.

  3. Grazie Enrica per questo articolo che spiega scientificamente l’orrore in cui è sprofondata la cosiddetta scienza. Le parole sono importanti, vitali. In questa folle e antiscientica narrazione su covid e farmaci ad mRna spacciati per vaccini, le parole hanno ammazzato.
    Hanno ammazzato i medici, la scienza e coscienza.
    I medici continuano a chiamarli vaccini, la “scienza” è diventata un sinonimo di Pfizer , la coscienza si è trasformata in incoscienza. Solo degli incoscienti somministrerebbero farmaci sperimentali a donne in gravidanza, a bambini e ragazzi.
    Seguirò la tua rubrica con molto interesse, lo farò per il mio bene.

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto