MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Noi stiamo con i micro e piccoli imprenditori balneari e denunciamo gli eurocrati e i traditori che hanno condannato a morte l’Italia e gli italiani”

Buongiorno amici. Sono 17 anni, da quando nel 2006 venne diramata la cosiddetta “Direttiva Bolkestein” dell’Unione Europea, che prescrive la liberalizzazione dei servizi all’interno degli Stati membri, che la classe politica italiana si comporta come chi, dopo essersi reso corresponsabile della condanna a morte dei nostri imprenditori balneari, ostenta una presunta buona volontà rinviandone l’esecuzione.

Questa vergognosa e criminale vicenda vede la classe politica italiana assoggettarsi all’arbitrio dell’Unione Europea, a sua volta assoggettata alla grande finanza speculativa globalizzata, per infierire contro micro e piccoli imprenditori italiani che, accollandosi debiti e mettendoci l’anima, hanno costruito 6.592 stabilimenti balneari, occupano 60 mila addetti e fatturano circa 2 miliardi.
Ebbene l’insieme di questa guerra scatenata dagli eurocrati e da traditori si regge su un equivoco di fondo, ovvero il concepire lo stabilimento balneare come mero “servizio”, mentre in realtà è innanzitutto un’impresa che si sostanzia di un bene prodotto con il sudore della propria fronte.
Al pari di altre imprese, quali i ristoranti e gli alberghi, anche gli stabilimenti balneari vanno distinti nella loro “identità” di imprese, dalla loro “funzione” di servizio.
Il fatto che le imprese balneari sorgono su terreni demaniali, ovvero dello Stato, non inficia la loro identità. Questo fatto viene regolato dalle “concessioni” accordate e dai canoni corrisposti. Se si lamenta che i canoni sono o sono stati bassi, è sufficiente adeguarli, valutando l’insieme dei dati economici e sociali al fine di salvaguardare la sostenibilità dell’attività imprenditoriale e l’interesse della collettività.

Provo sdegno e orrore per il comportamento di quegli italiani che additano nei micro e piccoli imprenditori italiani dei sanguisuga, che avrebbero approfittato di canoni eccessivamente bassi per lucrare e, di conseguenza, immaginano che privarli delle concessioni sarebbe una giusta vendetta che affermerebbe finalmente la giustizia.
All’opposto, tutti noi come cittadini italiani, dovremmo essere contenti del fatto che alcuni di noi, rimboccandosi le maniche, hanno edificato un’impresa prevalentemente a gestione familiare, assicurando il pane a se stessi e ai propri figli, creando posti di lavoro per altri italiani, accrescendo la ricchezza complessiva di tutti noi italiani. Teniamo presente che gli stabilimenti balneari sono il fulcro del complesso dell’attività turistica balneare, che comprende alberghi, ristoranti, bar, gelaterie, negozi commerciali, discoteche, centri sportivi, attività culturali, edilizia, acquisto e affitto di case, trasporti. Senza gli stabilimenti balneari, il complesso dell’attività economica che sta alle loro spalle, verrebbe meno.
Purtroppo nell’animo di taluni italiani prevalgono l’invidia e la malvagità, criminalizzando coloro che grazie al loro lavoro riescono a realizzare una condizione economica e sociale migliore, al punto da auspicarne la rovina economica e la morte sociale.

In questo contesto, considero grave e riprovevole il comportamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che per l’ennesima volta, ha espresso delle riserve sulla Legge n. 14 del 24 febbraio 2023, che sostanzialmente fa slittare al dicembre 2024 e in taluni casi al 2025 la messa all’asta delle imprese balneari, sostenendo che
ci sono «profili di incompatibilità con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive», riaffermando il principio che il diritto europeo prevale sulle leggi italiane e che si debba ottemperare a una sentenza della magistratura anche se si traduce nella condanna a morte di 6.952 imprese balneari gestite da micro e piccoli imprenditori italiani.

Cari amici, noi stiamo con i nostri micro e piccoli imprenditori balneari, combatteremo al loro fianco per sostenere il loro legittimo diritto a salvaguardare i loro beni, denunceremo gli eurocrati e i traditori che ci hanno spogliato dell’indipendenza e della sovranità nazionale e hanno condannato a morte gli italiani che amano l’Italia.

Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà sulla retta via. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Giovedì 2 marzo 2023

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