MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Chi non ha nulla apprezza tutto, chi ha tutto non apprezza nulla”

Cari amici, i nostri figli hanno tutto e di più: la bicicletta, il motorino o l’automobile; l’ultimo modello dello smartphone, del computer e del tablet, un dispositivo portatile che somma alcune funzioni dello smartphone e del computer; i capi di abbigliamento firmati dalle scarpe ai giacconi; la propria stanza arredata come a loro piace con il televisore gigante collegato ai dispositivi dei videogiochi e l’abbonamento per vedere i film preferiti o quant’altro, in aggiunta ai libri, dizionari, foto appese; quando aprono il frigorifero o la credenza trovano una riserva di tutti gli alimenti cotti e da cucinare, freschi e surgelati, affinché non sia mai che manchi qualcosa qualora avessero appetito; ovviamente quando si siedono a tavolo trovano il piatto pronto e il genitore amorevole che li invita a mangiare e si preoccupa che il pasto sia di loro gradimento; quando escono di casa hanno in tasca tutti i soldi di cui potrebbero avere bisogno, anche per una improvvisa sosta al bar qualora dovesse insorgere l’appetito.

Eppure i nostri figli sono perennemente insoddisfatti. Hanno tutto, anzi hanno troppo, ma vivono con l’insoddisfazione di chi non ha nulla. È come se tutto ciò che hanno, non l’avessero. Avendo sempre avuto tutto, anzi troppo, lo danno per scontato. La soglia dei loro desideri non parte dall’avere nulla, ma dall’avere tutto, anzi troppo. E cosa c’è oltre il “tutto”, anzi il “troppo”? Rimodellare il proprio corpo con i tatuaggi e il piercing; eccitarsi con il caffè, il tabacco, i vaporizzatori e l’hashish; farsi esplodere la testa con ritmi frastornanti e assimilare messaggi trasgressivi e violenti urlati da giovani moralmente degradati, sessualmente pervertiti e normalmente drogati; divertirsi con il proprio sesso prestandosi a ruoli inculcati loro da un’ideologia omosessualista intrisa di pedofilia e zooerastia.

Cari amici, lo dico con la profonda sofferenza di un padre e di un nonno: questi nostri figli sono persi. L’unico modo per recuperarli è azzerare tutto. Serve un terremoto culturale, civile e politico che faccia piazza pulita di questa nostra civiltà decaduta. Dobbiamo ripartire dall’A, B, C della nostra umanità, recuperando una concezione etica e sobria della vita, che valorizzi la dimensione dell’essere, non dell’avere e, meno che mai, dell’apparire, forgiata da una missione trascendente che dia un senso compiuto alla contingenza della nostra esistenza terrena.
Mi è capitato di dire ai miei figli: «La mia fortuna è che nel corso della mia vita ho conosciuto la fame. La vostra sfortuna è che avete sempre avuto tutto. Perché chi non ha nulla apprezza tutto, chi ha tutto non apprezza nulla».

Magdi Cristiano Allam

Giovedì 16 marzo 2023

1 commento su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Chi non ha nulla apprezza tutto, chi ha tutto non apprezza nulla”

  1. Riflessione amara e dura ma profondamente vera che condivido. L’aforisma che Magdi cita è l’esatta sintesi di quanto accade oggi. Con questi possiamo fare il paio con quello che dice : Chi ha denti non ha pane e chi ha pane non ha denti. Per significare sia economicamente e sia in base all’età della nostra vita, la difficoltà di avere assieme mezzi e denari e la capacità, possibilità, voglia di usarli e metterli a frutto.
    Questo però oggi è stato stravolto, in primis da noi genitori, che memori della fame, volevamo dare una oroteziobe, una base di partenza facile, migliore per i nostri figli e nipoti, togliendo loro così la gradualità del sacrificio, dell’impegno, del lavoro e della fatica del vivere, del piacere di guadagnarsi e conquistarsi un giusto premio alle fatiche, imparando il valore delle cose, di ciò che si ha, attraverso ciò che si vorrebbe conquistarsi con volontà e lavoro.
    Giusto, hanno già tutto, troppo, e pensano che avere tutto ed apparire sia la normalità e non sanno che altro fare, cosa conquistare, persi senza che gli abbiamo dato NOI dei valori forti, degli esempi da seguire. Alcuni, giovani sono già immeritatamente ricchi, altri li seguono e i disvalori che suggeriscono sono valori distorti e spesso manipolati da un sistema che li vuole deboli e schiavi e quindi obbedienti e redditizi.
    Magdi ha ragione. Dobbiamo azzerare tutto e ripartire dai valori veri, partendo da noi stessi, e trasmettendo valori e cultura ed esempio a loro, per loro. Per avere un vero futuro che torni alle regole di una Vita sana, pulita e che porti speranza.

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