SIMONETTA ERCOLI: “Bentornata primavera”

Come tutti i pianeti del sistema solare, la Terra compie un moto di rivoluzione intorno al Sole, percorrendo un’orbita ellittica in 365,256 giorni. L’ellisse è una figura geometrica costituita dal luogo dei punti del piano in cui la somma delle distanze da due punti fissi, detti fuochi, rimane costante (F1A + F2A = F1B + F2B = costante). Maggiore è la distanza tra i due fuochi e maggiore è l’eccentricità dell’ellisse; quando i due fuochi coincidono, si ha una circonferenza, cioè un’ellisse a eccentricità nulla.

Pertanto il Sole non occupa il centro del piano dell’orbita terrestre, eclittica, ma un fuoco; di conseguenza la Terra, nel corso di un anno, si viene a trovare a una distanza minima dal Sole, perielio (147 milioni di km), e a una distanza massima da esso, afelio (152 milioni di km). L’asse di rotazione terrestre, inoltre, è perpendicolare al piano dell’equatore celeste, ma inclinato di 23°27’ rispetto al piano dell’orbita. Tutte queste relazioni geometriche portano all’alternanza delle stagioni astronomiche, quattro per convenzione, le cui date di inizio e fine sono scandite dalla posizione del Sole sul piano dell’eclittica. Questo può essere considerato sia come riferimento eliocentrico che geocentrico, in quest’ultimo caso il Sole mostra un moto apparente nei confronti della Terra. Dato che il piano dell’eclittica e quello dell’equatore celeste sono inclinati tra loro, essi si intersecano in due punti, detti nodi: nodo ascendente (o punto gamma) e nodo discendente (punto omega). Quando il Sole si trova sul primo nodo, inizia a percorrere il piano dell’eclittica che si trova al di sopra di quello equatoriale; quando si trova nel secondo inizia a percorrere il tratto di eclittica al di sotto. Entrambi i due momenti coincidono con la perpendicolarità dei raggi solari all’equatore celeste, condizione che determina un’uguale distribuzione delle ore di luce e di buio, equinozio dal latino aequinoctium.

Didascalie

Fig. 1, disegno che illustra come la somma delle distanze da due punti fissi, detti fuochi, rimane costante.

Fig. 2, illustrazione sintetica delle principali caratteristiche dell’equinozio di marzo.

2 commenti su “SIMONETTA ERCOLI: “Bentornata primavera”

  1. Cara Simonetta,
    mi hai fatto ricordare quanto avrei pagato per avere un insegnante in grado i spiegarmi in maniera comprensibile il fenomeno della precessione degli equinozi…alla fine dell’anno me li sono studiati con l’aiuto di un amante dell’astronomia e mi sono accorto che la signora di scienze non era molto ferrata in astronomia o forse non aveva molte doti didattico-comunicative. Tu, in poche battute ci hai spiegato bene con questo breve approfondimento , ad esempio, perché le stagioni abbiano scadenze diverse ….di poco ma diverse.
    Grazie tante !

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