LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Luna distratta”

Fissa al culmine
Dell’acero dietro casa
Sosta immobile la luna questa sera
Stella curiosa
Vorrei raccontarti una storia
Lontana e vicina
Figure che sfumano nel tempo
Colori un po’ sbiaditi
Parole che ricordo ancora
Rimane quello sguardo dell’anima
Una corsa adolescente sugli argini del fiume
Era quasi primavera
Ci sentivamo addosso il profumo dell’acqua
Che pare ancora qui
Insieme a noi
Come la rugiada del prato
Volevamo cogliere le prime viole
Qualche grido di gioia
Un sorriso
E un abbraccio
Che allora bastava per farci sognare la notte
Volgo gli occhi al cielo
E lei è là quasi fosse un dipinto
Di quel crepuscolo lontano
Testimone curiosa
Come una carezza del cielo
E una benedizione degli angeli
Dietro il culmine dell’acero
Forse un po’ distratta
Sopra i tetti di casa

Foto di copertina: “”luna distratta” dal web”

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