Messaggi istantanei
Vergati con il fulmine
Giungono e partono improvvisi
Come colpi di cannone
Si intrecciano con la velocità dell’indifferenza
Annunci impazienti
Di una civiltà del provvisorio
Di una pratica del superfluo
La vecchia lettera
Scritta ancora a penna
Da cuori lontani
Pieni di angoscia e di speranza
Giace ormai nella memoria
Quasi un cimelio
Erano capitoli di un romanzo d’amore
Nella cassetta dei desideri
Quelli che oggi bruciano le emozioni
Nel tempo di un sospiro
Ancora più veloci
Sulla tastiera di un cellulare
O se ne vanno in corsa
Distratti e puntuali araldi di momenti di vita
Nei meandri infiniti della rete
Qualche volta
Ho nostalgia della carta
Mi pare di vedere al cancello
Ancora il postino di una volta
Nel suo giro di sempre
Con quel sorriso augurale
Lo sguardo allegro
Anche quando faceva brutto
E il temporale sferzava le viti della collina
O il gelo della galaverna imbiancava gli alberi del viale
Anche questo faceva parte del rito
Dell’attesa di giorni
Della gioia di leggere parole scritte di pugno
Pensate
Sofferte
Cancellate
Ripetute
Si sentiva il dolce profumo di romantiche riflessioni
Sul sorgere del sole
Sul gioco delle stagioni
Sulla brezza del mare
Sul volo degli aironi
Sul mistero della luna
Sull’antico sublime miracolo della vita
Le lettere si conservavano
Gelosamente
Si buttavano un giorno con disprezzo
O si rendevano
Alla fine ingloriosa di una storia
Concretamente
Plichi tenuti insieme dal ricordo
Ora queste voci di gioia
Queste invocazioni
Questi lamenti
Queste promesse
Questi afflati di desiderio
Vengono smaltiti
In un battito di ciglia
Entro capaci archivi
Custoditi da qualche parte del mondo
Prodigi della tecnologia
In cui tutto si dimentica presto
E talvolta
Quando si cercano
O si gettano
Oppure spesso
Per qualche ragione non si ritrovano più
Foto di copertina: Giorgio Bongiorno, “La lettera”
Cara Andreina,
la “civiltà” attuale distrugge il passato per abbracciare il presente. Capisco la utilità delle mail negli affari ma in privato vorrei tanto conservare il profumo delle lettere di un tempo. Apprezzo il tuo commento e in tutte le mie espressioni e riflessioni parlo volentieri di tregua. Una tregua in questa irripetibile e straordinaria corsa per la vita.
Bellissima Giorgio!!
Era bellissimo ricevere una lettera, fosse anche solo un biglietto di auguri.
I più cari li conservo e li riguardo ogni tanto.
A me piace ancora scrivere lettere, il guaio è che il servizio postale le recapita alle calende greche…