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“Clandestini e immigrati. Il suicidio dell’Italia con la sostituzione etnica” (27 marzo 2023)

Cari amici, vi propongo il Documentario prodotto da Alessandro Di Gregorio “Clandestini e immigrati. Il suicidio dell’Italia con la sostituzione etnica”, abbinato alla videoconferenza tenuta da Magdi Cristiano Allam lunedì 27 marzo alle ore 20,30.
Vi auguro una buona visione.

Marialuisa Bonomo
Assistente personale del Presidente Magdi Cristiano Allam

3 commenti su ““Clandestini e immigrati. Il suicidio dell’Italia con la sostituzione etnica” (27 marzo 2023)

  1. Non è facile scardinare un costrutto finalizzato alla distruzione di questo Paese. Un progetto che inizia diversi decenni fa e che lentamente ci hanno servito e inculcato senza che noi ce ne rendessimo conto. Le conseguenze che ne sarebbero derivate per la nostra vita, da un punto di vista culturale, sociale, sanitario, economico, militare, sociale, lavorativo e financo a travolgere la nostra esistenza in vita e permanenza territoriale. Il tutto ammantato dalla falsa veste della solidarietà umana, tema molto caro alla cultura degli italiani e sulla cui sensibilità fanno perno, ma contemporaneamente vengono tacciati di razzismo se osano criticare un sistema di questo genere che autorizza e favorisce la deportazione di persone da uno Stato all’altro. Il principio di solidarietà non si estrinseca ed esprime con politiche di sciacallaggio nei confronti di tutti ma in politiche nazionali, europee ed internazionali atte a garantire e consentire a tutti i popoli di godere delle proprie ricchezze e crescere economicamente, socialmente e culturalmente

  2. La verità fa male ma non si può nascondere la testa sotto la sabbia e far finta di niente! I numeri sono davvero spaventosi e preoccupanti. Noi siamo italiani e amiamo la nostra Patria. Quanti giovani si sentono italiani ? Venendo a mancare l’insegnamento scolastico dell’amor patrio sono venuti a mancare le nostre tradizioni autoctone e a prevalere l’ideale di una Europa unita, con progetti Erasmo dove i giovani vengono indottrinati alla cultura globale europeista, dove non ci sono confini e dove i figli sono figli della madre Europa. Come sarà possibile fermare questa modalità che sta uccidendo la nostra nazionalità ? Bisogna partire dalla scuola, bisogna invertire rotta, far nascere nelle giovani generazioni la curiosità di conoscere e sperimentare i luoghi da cui provengono. Ritornare alle nostre origini “contadine” a partire dalle nostre città , dai nostri paesi e quartieri , ritornare alle cose semplici e genuine che sono alla base della vita sana e gioiosa .
    Bellissimo il video di Chaplin , senza parole ha detto tutto!

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