Cari amici buongiorno e Buona Domenica delle Palme. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
In questa domenica speciale per la cristianità, in cui si festeggia il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, evento gioioso che coincide con l’inizio della “Settimana Santa” in cui si commemora la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù, il fatto che sostanzia il fulcro della fede cristiana, perché si è cristiani solo se si crede in Gesù Cristo nato, morto e risorto, il pensiero, almeno qui in quest’Italia e in quest’Europa sempre più scristianizzate, ricorre su come vivificare la fede intiepidita se non spenta, come coniugare i dogmi assoluti sanciti dai testi sacri con i contenuti di una spiritualità sempre più relativista, come far interloquire i rigidi custodi dell’ortodossia con una umanità che ha perso persino la certezza della nostra identità biologica e che sa poco o nulla dell’identità religiosa.
La risposta positiva a questi quesiti comporta un miracolo.
Serve un miracolo per ricristianizzare l’Italia e l’Europa dalla civiltà decaduta, obnubilati dall’ateismo, che odiano se stessi al punto che, da un lato, si infierisce contro tutto ciò che fa riferimento alla cristianità, dall’altro si favorisce la nostra sottomissione all’islam.
Serve un miracolo per rieducare le menti e i cuori persi nel magma del nichilismo alla certezza, alla bellezza e alla bontà della fede, rivoluzionando la nostra vita disintossicandosi da ideologie nefaste per abbracciare la cultura della vita.
Serve un miracolo per convergere su un unico linguaggio della nostra civiltà, per tornare a intendersi abbattendo il muro delle chiusure e delle incomprensioni che oggi si frappone al dialogo tra genitori e figli, tra docenti e studenti, tra sacerdoti e fedeli.
Questi sono i veri problemi su cui riflettere in questa “Settimana Santa”, innanzitutto per assumerne la consapevolezza, calarci nella valutazione congrua, individuare la soluzione che ci faccia riscoprire la dimensione del vero, del bene, del buono, del giusto e del bello.
Noi sappiamo che ci vorrà un miracolo. Ma noi crediamo che questo miracolo può realizzarsi, se abbracceremo la fede permanente nel miracolo della Resurrezione come una certezza eterna, che non si limita e non si esaurisce al passato, ma che è sempre viva ogni giorno e ovunque nel mondo, che trascende il tempo e lo spazio. Il successo del miracolo è una conversione interiore permanente, è una nostra scelta di vita.
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»
Domenica 2 aprile 2023
Mentre il mondo pare in gran parte impegnato nell’obbedienza quasi cieca ai dettami del Grande Reset e alle sue componenti discriminatorie tu, caro Magdi, ci hai insegnato a realizzare un altro stato spirituale , che potrebbe essere definito come quello del “Grande Risveglio. Se é vero infatti che l’uomo e la tecnologia hanno rappresentato una simbiosi problematica ma reale producendo in realtà un simbionte in perpetua trasformazione, é altrettanto vero che noi dobbiamo gestire questa stessa trasformazione in favore dei principi ben conosciuti come inalienabili, non negoziabili e insostituibili di una identità , cercando di risvegliarci dal torpore in cui i media e i poteri forti della finanza speculativa mondiale ci hanno sprofondato alla coscienza stessa della verità e del mantenimento di una sovranità a presidio di questa identità.
Grazie Magdi per questo tuo richiamo alla produttiva resurrezione di noi stessi…
Serve un miracolo e io credo nei miracoli perché credo in Dio e come diceva Giovanni Paolo II il racconto della Passione mette in luce la fedeltà di Cristo in contrasto con l’infedeltà umana, mentre tutti persino Pietro lo abbandonano, Gesù rimane fedele pronto a versare il suo sangue per portare a compimento la missione affidatagli dal Padre! Il mistero Pasquale, sempre attuale, ci pone di fronte a Cristo vivente nella Chiesa. Sta a noi decidere se stare con Lui o fuggire o rimanere semplici spettatori della sua morte”. Buon inizio settimana Santa e buona domenica delle Palme a tutta la nostra grande famiglia di Casa della Civiltà.
La profondità di questa riflessione si fonde perfettamente con il pensiero di Giovanni Paolo II il quale sosteneva che il compito più importante non è quello di trasformare il mondo ma quello di trasformare noi stessi.
Non saremmo Cristiani se non credessimo ai miracoli. E il miracolo più grande mai esistito è la fede umana in essi. Questa riflessione è anche un forte incentivo da cui prendere spunto per fortificarci dentro e avere successo nella nostra missione, cioè puntare a raggiungere gli obiettivi senza fretta, ma senza fermarci.
Grazie Magdi. Buona Domenica della Palme a tutti gli Amici della Casa della Civiltà.