Cari amici Buongiorno, Buon Giovedì Santo e “Chag Pesach Sameach”, Buona Festa di Pesach, la Pasqua ebraica. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Oggi si rievoca “L’ultima cena”, evento cardine del cristianesimo, in cui Gesù per le Chiese cattolica e ortodossa ha istituito il sacramento dell’Eucarestia e del ministero ordinato, e per tutte le Chiese cristiane ha fatto primeggiare il comandamento dell’amore.
All’ultima cena con Gesù c’erano i suoi dodici apostoli. Solo le persone che lui aveva scelto per diffondere il suo messaggio all’umanità. Solo gli amici di cui si fidava. Ciononostante Giuda lo tradì e lo vendette per 30 denari. Pietro, a cui Gesù ha affidato l’edificazione della Chiesa universale, lo rinnegò per tre volte nelle ventiquattr’ore successive.
Gesù, secondo il Vangelo di Giovanni (13,1-15), lavò i piedi ai dodici apostoli, per testimoniare l’amore e l’umiltà con cui disporsi interiormente per il successo della missione cristiana nell’esistenza terrena e conquistare il Paradiso nella vita eterna.
Gesù ha tramandato la sua fede a tavola, condividendo un pasto sobrio solo con gli amici più cari. È il contesto dove ci si sente uniti nella comunanza del bisogno primordiale del cibo e ci sente famiglia nell’unità degli affetti, della fiducia, della lealtà e della solidarietà.
Gesù ha invitato alla sua mensa e ha lavato i piedi solo ai suoi dodici apostoli, non ad altri. Non ha confuso tra l’amico e il nemico, tra chi crede e chi non crede, tra chi ama e chi odia. Non ha testimoniato una spiritualità relativista, una fede-calderone che accoglie tutto e il contrario di tutto, non ha lavato i piedi agli indifferenti o ai nemici, non ha mai detto «Chi sono io per giudicare?».
Gesù è nato ebreo, è cresciuto da ebreo, è morto da ebreo. Anche “L’ultima cena” è la cena di Pesach, della Pasqua ebraica. Il cristianesimo è parte integrante dell’ebraismo. Non c’è cristianesimo senza ebraismo.
Cari amici, la nostra missione è di creare il fronte, il più ampio possibile, delle persone di buona volontà che convergano sui valori assoluti e universali che sostanziano la spiritualità ebraico-cristiana, a partire dalla sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale, la pari dignità tra uomo e donna, la libertà di scelta individuale; sulle idee che rappresentano correttamente la realtà, distinguendo tra il vero e il falso, tra il bene e il male, tra il buono e il cattivo, tra il giusto e l’ingiusto, tra il bello e il brutto; sulla prospettiva che si traduca nella rinascita della nostra civiltà decaduta, nella salvezza degli italiani dall’estinzione demografica, nel riscatto dell’Italia come Nazione indipendente e sovrana, nella realizzazione del bene primario degli italiani e dell’interesse supremo dell’Italia.
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»
Giovedì 6 aprile 2023
Quando stamane ho letto il titolo della riflessione ho pensato subito a Giuda, che certamente non si è comportato da amico fraterno di Gesù.
Anche la chiesa cattolica, a cominciare dai suoi vertici, anzi da quello che viene, stoltamente e falsamente ritenuto il pontefice, ha tradito Cristo, arrivando addirittura ad intronizzare un idolo pagano in Vaticano.
Io sono infinitamente grata a Dio di aver messo te, Magdi, e la Casa della Civiltà sulla mia strada.
Mi sembrava di essere un pesce fuor d’acqua poiché non riconoscevo i valori in cui credo nelle persone intorno a me. Con voi ogni giorno mi fortifico e per questo intendo continuare sul cammino intrapreso insieme: i miracoli accadono se si ha fede.
Buona Pasqua a tutti!