LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Il sogno del poeta”

Ho sognato di te
come si sogna della rosa e del vento.
(Alda Merini)

Dove sono le nuvole bianche di quella giornata
Calda d’estate
Il sole vagabondo fino al tramonto
Infuocato
Nell’abbraccio di mare e cielo
Gli sguardi fugaci
Ad inseguirsi correndo sul molo
Le intese ardite del desiderio
Il sapore acerbo di quei baci
Quante sono le stelle che trapuntavano le notti limpide
Di quella storia avvincente
Di quelle fughe insolenti
Di quel gioco senza fine
Dov’è il respiro dolce della tua anima
Quell’effluvio unico
Irripetibile
Che inondava i nostri corpi
Il ritmo lento della risacca sulla battigia
L’eco sottile della tua voce
Il profumo intenso delle tue labbra
Il dono celeste di quei sorrisi
Contenuti
Pensosi
La gioia sfrenata dell’incontro
Le lacrime amare del commiato
Nel giardino fiorito della passione adolescente
Dove sono quelle lunghe passeggiate
Fin dentro il bosco di pioppi
Alti
Slanciati
Allineati nel disegno della campagna lucente
Quelle soste interminabili
Sulla riva del fiume
Il rumore intimo di quei silenzi
Il canto mesto dei renaioli
Pareva tutto così eterno
Così vero
Così immortale
Perché l’inganno crudele del sogno
Mi assale d’improvviso
Invade la mia mente
Dipinge senza pietà
I colori tenui della memoria
E si spegne
Inesorabile
Ingrato
Al sorgere dell’alba
*
Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni.
(Jeremy Irons)

Foto di copertina: “Il sogno del poeta” dal web

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