Cari amici buongiorno, Shabbat Shalom, buon fine settimana. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Credo che Volodymyr Zelensky entrerà nella Storia, non per quello che sta facendo, ma per la singolare esperienza di un attore che prima interpreta il ruolo di docente che diventa Capo dello Stato dell’Ucraina in una serie televisiva e, in concomitanza con la conclusione della serie televisiva che aveva riscosso un grande apprezzamento del pubblico, l’attore viene eletto realmente a Capo dello Stato dell’Ucraina con uno strepitoso consenso popolare.
Ebbene, questa sovrapposizione tra la dimensione virtuale dell’elezione di un docente a Capo dello Stato in una serie televisiva, con la dimensione reale dell’elezione dell’attore della serie televisiva a Capo dello Stato, potrebbe portarci a inchinarci di fronte al genio creativo di Zelensky per essere riuscito a trasformare un desiderio virtuale in un successo reale.
Ma, prendendo atto della mediocrità del personaggio, sia come attore sia come Capo dello Stato, sorge il dubbio su chi sia il vero Zelensky, quello virtuale o quello reale? È possibile che Zelensky non abbia mai cessato di recitare anche nella dimensione reale di Capo dello Stato.
La serie televisiva, dal titolo “Servitore del popolo” ha debuttato il 16 ottobre 2015 e si è conclusa a marzo 2019. È andata in onda per tre stagioni e ne è stato realizzato un adattamento cinematografico nel 2016.
Il 31 marzo 2018, un partito politico con lo stesso nome della serie televisiva “Servitore del popolo”, viene registrato presso il Ministero della giustizia. A partire dal 31 dicembre 2018, Zelensky ha condotto una campagna presidenziale quasi interamente virtuale, principalmente su Instagram. A soli quattro mesi, il 21 aprile 2019, un mese dopo la conclusione della serie televisiva, è diventato Presidente dell’Ucraina, presentandosi a capo del partito “Servitore del popolo”. Al ballottaggio stravince con il 73% dei voti contro il Presidente in carica Petro Porosenko. Il 21 luglio 2019, alle elezioni legislative, il partito “Servitore del popolo” stravince con il 44% dei voti, il più ampio consenso nella storia dell’Ucraina democratica, dopo che nel 1991 ottenne l’indipendenza dall’Unione Sovietica.
Ebbene, è lecito domandarsi se la straordinaria vittoria di Zelensky sia ascrivibile al fatto che la maggioranza del popolo ucraino abbia sovrapposto e identificato la dimensione virtuale con quella reale, abbia votato il candidato reale alla Presidenza dopo essersi entusiasmata per l’attore virtuale della serie televisiva, o se possa esserci un’altra spiegazione.
Il fatto che l’elezione di Zelensky sia stata sostenuta dall’oligarca Ihor Kolomojs’kyj, ex governatore dell’oblast di Dnipropetrovs’k, lascia intendere che il suo incredibile successo non sia soltanto la conseguenza dell’infatuazione del pubblico televisivo che ha portato a sovrapporre e unificare la dimensione virtuale e quella reale.
Ma è certo che, a prescindere dalle ulteriori spiegazioni dell’eccezionale successo politico, Zelensky è il protagonista del più clamoroso caso nella Storia contemporanea di successo nella manipolazione di massa.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”
Sabato 20 maggio 2023
Un tragicomico che purtroppo recita in un palcoscenico che non è finto ma è realtà. Un popolo distrutto dalla follia di un uomo montato la testa da altri pazzi demoniaci che governano il mondo e dirigono i fili della storia attuale.
Ho letto che ha rifiutato l’incontro con Papa Francesco perché non vuole trovare un accordo di pace !!!
Una persona leale e sincera non avrebbe mai rifiutato, lui è sporco dentro e non vuole la pace, non c’è altro da dire. Speriamo la Russia ponga lei fine a questo massacro !!!
Quali sono le caratteristiche di un popolo che si fa manipolare in questa maniera…?