Tutto ciò che ha un inizio, ha anche una fine. E questo vale anche per il dollaro USA come moneta di riferimento per l’economia mondiale.
Quello a cui stiamo assistendo negli ultimi anni è una progressiva de-dollarizzazione dell’economia a vantaggio di altre valute come quella cinese, l’euro e lo yen.
Sono anni che si parla di una imminente crisi del biglietto verde; già negli anni ’60 si iniziavano a prevedere scenari in cui il dollaro USA non avrebbe avuto più il dominio assoluto nel sistema valutario, ma ancora oggi, sebbene il PIL USA rappresenti solo il 25% del PIl mondiale , più del 40% delle transazioni a livello globale sono effettuate in dollari.
La novità, il fattore che questa volta potrebbe davvero portare alla nascita di un sistema valutario globale multipolare è rappresentato dalla guerra alla Russia ed alle sanzioni economiche di cui è stata fatta oggetto, in special modo riguardo il commercio delle materie prime.
Alla luce delle sanzioni della UE, la Russia infatti ha semplicemente iniziato ad esportare verso altri mercati che hanno evidenziato una forte domanda di materie prime e combustibili, come la Cina e l’India, realizzando surplus eccezionali del proprio saldo commerciale.
Ad esempio, nei confronti dell’India, l’export russo di petrolio ha raggiunto nell’Aprile del 2023 la cifra di quasi 4 miliardi di dollari, il 400% in più del 2022.
La Cina e l’Arabia Saudita inoltre, si dichiarano apertamente favorevoli alla nascita di un mondo multipolare che addirittura, secondo il ministro degli investimenti saudita Kalid Al-Falih, sarebbe già nato coinvolgendo oltre alla Cina, l’Asia e l’Africa.
Insomma, a quanto pare il goffo e demenziale tentativo dell’UE e degli USA di mettere fuori gioco la Russia, ha innescato una serie di conseguenze a catena che hanno permesso a paesi che prima quasi non dialogavano tra loro, di avvicinarsi e cooperare assai più da vicino, individuando nel benessere e sviluppo dei loro popoli, la principale motivazione di aggregazione, come confermato dal Gulf Cooperation Council (GCC).
Persino in Africa, il presidente del Kenya Williams Ruto, si dichiara a favore di un progressivo abbandono del dollaro USA come mezzo di regolamento delle transazioni commerciali ed esorta, tra gli applausi convinti dell’assemblea, le altre nazioni africane a seguire questo esempio.
Per concludere, questa volta come mai prima d’ora nella storia siamo in prossimità del crollo di un impero che per oltre mezzo secolo ha dominato il pianeta, facendo della sua moneta una potente arma di controllo e predazione globale.
Le nuove potenze economiche e militari stanno rapidamente relegando gli USA e l’UE a comprimari, chiusi nel loro mondo di carta, fatto di debiti, speculazione e sfruttamento.
Speriamo che il prossimo sistema multipolare possa portare benessere e sviluppo, ma anche e soprattutto liberare il mondo dall’inganno della moneta merce, dal debito inestinguibile e dall’usura globale facendo finalmente in modo che il denaro possa essere creato dagli stati nazionali, senza fare debito e senza l’intermediazione del sistema bancario.
Ti ringrazio Stefano per questa tua chiara spiegazione.
Biden (o meglio chi lo manovra) sta veramente portando il mondo verso l’Apocalisse con un criminale atteggiamento, quello di chi vendicativamente pensa che se egli andrà a fondo si porterà dietro quante più persone possibili.
In un’ottica di fede sto veramente vedendo avverarsi quanto preannunciato nella Bibbia, libro dell’Apocalisse.
Come ha detto Davide dobbiamo farci trovare pronti.
Ciao Andreina, dobbiamo essere pronti ed abbiamo la fortuna di avere un idea di società credibile, realizzabile e che mette al centro la persona e la famiglia. Un abbraccio, Stefano
Ti ringrazio anch’io Stefano, per queste tue chiare, competenti e rassicuranti previsioni.
Ciao Stefania, ti ringrazio di cuore. Credo davvero che stiamo attraversando un periodo storico importante, decisivo per le sorti dei popoli. Da una parte una plutocrazia, quella USA, dominata da multimiliardari senza scrupoli che utilizzano la moneta come strumento i dominio e predazione, dall’altro miliardi di individui indifesi, divisi su tutto e cui ancora sfugge il pericolo di una deriva che ci condurrà alla sottomissione più cupa.
Stando alla corretta previsione di Francesco, non possiamo mancare quest’opportunità. Dobbiamo farci trovare pronti. Dobbiamo essere noi a proporre l’alternativa migliore per instaurare un sistema economico che rimetta al centro l’uomo in quanto cittadino e che persegua il nostro benessere umano e uno stile di vita migliore. Anzi, un sistema economico che garantisca lo stile di vita migliore, in assoluto. Non possiamo e non dobbiamo fallire!
Ciao Davide, hai colto il punto centrale della questione. Se davvero siamo difronte al collasso di un impero (del male), dobbiamo essere pronti a sfruttare questa occasione con un progetto credibile, aperto, condiviso che metta al centro la persona, la famiglia ed il benessere collettivo, relegando la moneta e la finanza a meri strumenti.
La fine del dollaro come valuta veicolare internazionale provocherà il collasso degli Stati Uniti come unica superpotenza mondiale. Il Presidente Biden, del Partito Democratico, sostenuto dalla grande finanza speculativa globalizzata, sta scatenando guerre biologiche e convenzionali, trascinando pericolosamente l’umanità al limite dell’Apocalisse nucleare, per imporre il perpetuamento del primato del dollaro. Il punto è che gli Stati Uniti sono il Paese più indebitato al Mondo e il dollaro vale carta straccia. Ecco perché siamo prossimi a una deflagrazione mondiale. Grazie Stefano per questa puntuale e precisa rappresentazione dell’evento in assoluto più significativo della nostra Storia attuale.