Written by Cari amici buongiorno. Oggi alle ore 17, alla Diretta “Mezz’ora culturale”, ci confronteremo sul significato del minuto di silenzio chiesto e fatto osservare dal Presidente russo Vladimir Putin in ossequio a Silvio Berlusconi, da lui elogiato come «una figura di livello mondiale».
In un video con i sottotitoli in italiano e una nota dell’Ambasciata della Federazione Russa, diffusi sabato 17 giugno, si afferma che «Il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha chiesto di osservare un minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi durante il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo».
Nel video si vede Putin che, secondo i sottotitoli in italiano, dice: «Sapete cosa sto pensando adesso? Chiedo scusa al pubblico. Non molto tempo fa, l’ex primo ministro italiano, signor Berlusconi, è morto, ci ha lasciato. Ha fatto molto per costruire normali relazioni a lungo termine tra la Russia e la Nato. Era una persona brillante, energica, che ha agito molto. Senza alcuna esagerazione, penso che fosse una figura di livello mondiale. Chiedo scusa al pubblico, chiederei di onorare la sua memoria con un minuto di silenzio».
Putin e tutti i partecipanti al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo si alzano in piedi per commemorare Silvio Berlusconi.
Lo stesso Berlusconi, ricordando la storica stretta di mano tra Putin e il Presidente statunitense George Bush J a Pratica di Mare disse: «Questa foto mi emoziona particolarmente. Era il 2002, a Pratica di Mare. Ricordo come oggi il lungo ed appassionato lavoro di preparazione. Arrivai a convincere il presidente americano e quello russo a firmare l’accordo che associando la Russia alla Nato poneva di fatto fine alla guerra fredda».
Era il 28 maggio 2002 quando l’allora Presidente del Consiglio Berlusconi fu l’artefice di una storica stretta di mano tra Putin e Bush nella base dell’Aeronautica militare a Pratica di Mare, che sancì formalmente la fine della Guerra fredda. Per la prima volta a un vertice della Nato fu invitato il Presidente della Russia, il nemico storico, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica e del Patto di Varsavia.
Berlusconi ha creduto anche nell’ingresso della Russia nell’Unione Europea e nell’Europa che si estende dall’Atlantico agli Urali, così come aveva detto anche il Presidente francese Charles De Gaulle.
Proprio alla luce di quell’iniziativa, di cui Berlusconi fu l’artefice, sgomenta vedere oggi come gli Stati Uniti del Presidente democratico Joe Biden, sostenuto dalla grande finanza speculativa globalizzata, ha scatenato la guerra contro la Russia con l’obiettivo deliberato di scalzare dal potere Putin, strumentalizzando gli eventi intercorsi in Ucraina dal 2014, occupando il territorio e depredando le risorse agricole e minerarie dell’Ucraina, ma soprattutto trascinando l’umanità a un passo dall’Apocalisse nucleare.
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Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”
Lunedì 19 giugno 2023