
Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate bene in salute fisica, mentale e spirituale.
Senza un comandante un aereo precipiterebbe, una nave affonderebbe e un’azienda fallirebbe.
Senza un comandante la famiglia è implosa e collassata.
Nessuno mette in discussione l’assoluta necessità che l’aereo, la nave o l’azienda debbano essere sottoposte alla decisione di un comandante, che ha acquisito questo ruolo per meriti, per diritto o per convenzione.
Ma da decenni le società occidentali hanno eliminato la figura del capofamiglia, in precedenza detenuta dall’uomo nelle sue vesti di marito e di padre. Lo status di capofamiglia è stato legalmente abrogato, con la soppressione della “potestà maritale”, che conferiva un potere giuridico del marito sulla moglie, sostituendola con la parità dei diritti e dei doveri tra il marito e la moglie; e con la soppressione della “patria potestà”, il diritto e il dovere di mantenere e di istruire i figli, in precedenza attribuita solo al padre, sostituendola con la “potestà genitoriale”, attribuita a entrambi i genitori.
Ebbene, chi affiderebbe il comando di un aereo, di una nave o di un’azienda a un uomo e a una donna uniti in matrimonio che, a prescindere dall’amore, potrebbero manifestare dissidi e tensioni nella soluzione dei problemi che devono, giorno dopo giorno, affrontare e risolvere?
Noi prendiamo atto che la famiglia, l’istituzione più importante in seno alla società, il fulcro della costruzione sociale e della rigenerazione della vita, indispensabile per la sopravvivenza della società e la salvaguardia della propria civiltà, senza il capofamiglia è implosa e collassata. Di fatto, senza il capofamiglia è finita la famiglia, determinando la fine della società e della nostra civiltà.
Cari amici, se vogliamo che si realizzi il miracolo della salvezza degli italiani come popolo condannato all’estinzione a causa del tracollo demografico e della rinascita della nostra civiltà decaduta, dobbiamo ricostruire la società rimettendo al centro la famiglia naturale che, naturalmente e storicamente ha fatto riferimento al capofamiglia. Si tratta del riconoscimento e del rispetto di ruoli, determinati dalla natura e dalla necessità, che non devono ledere e che possono coesistere con la parità tra uomo e donna sul piano dei diritti inalienabili alla vita, dignità e libertà.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”
Giovedì 7 settembre 2023