
Risuonano
Antiche cantilene di fanfare
Inganni solenni di bandiere
Del colore del sangue e della menzogna
Chimere tradite
Spiegate al vento come aquiloni
Folle impazzite
Frammenti di diritti negati
Lontani sospiri di libertà
Cieli limpidi
Ripuliti da ingiuste vergogne
Voci innocenti
Infiammate dall’ira e dalla miseria
Restano
Piazze vuote d’ebbrezza
Nel silenzio sovrano del tempo
Eroi delusi dalla rivoluzione
Amari cortei di protesta
Regimi impietosi
Dittature di popoli traditi
Echi di vecchi canti
Meste ballate dense di rimpianti
Aneliti che si spezzano in gola
Nel disperato lamento
Della povertà
Di un’utopia senz’anima
Foto di copertina: “Bandiere rosse” dal web
Viviamo purtroppo in un’epoca che definirei “dell’inganno” dove cresce la quantità di informazioni a disposizione del singolo e aumenta la difficoltà di gestirle in modo produttivo insieme alla quantità di sollecitazioni ingannevoli che le accompagnano. L’intelligenza artificiale e la trasformazione digitale in genere aumenteranno in modo esponenziale il divario digitale (digital divide) insieme all’allargamento eccessivo della forbice fra coloro che possiedono e gestiscono i vari sistemi e coloro che li utilizzano, o che sono costretti ad utilizzarli .
Il fine ultimo di questa situazione è l’omologazione cieca e numerica di alcuni a fronte dell’arricchimento fuori controllo di altri. Anche i vari simboli e i valori eventualmente rappresentati a vario titolo nel contesto sociale (vedi bandiere rosse) perdono vigore e mostrano ancora di più tutto il contenuto ingannevole che li ha animati e esaltati nel passato. A fronte di un futuro complesso fatto di schiavismo consumistico e di omologazione cieca delle masse.
Perfetta descrizione della situazione odierna, carissimo Giorgio.