SEGRE: “Grande Fratello Trudeau. E pensare che una volta c’era chi voleva una casetta piccolina in Canadà…”

Il Canada, la terra che accarezza le Cascate del Niagara, che attira centinaia di statunitensi con la sua socialmente democratica assistenza sociale, che venne omaggiata dal regista Michael Moore per la quasi totale mancanza di delinquenza urbana tanto da permettere agli abitanti di dormire con le porte di casa aperte.
Il Canada, la terra progressista confinante ma opposta agli imperialisti Stati Uniti. Il Canada oggi è quello del primo ministro Justin Trudeau che sta portando la Nazione lungo un pericoloso percorso di censura al fine di regolamentare i servizi di streaming e le piattaforme di social media. Ora i podcaster dovranno registrarsi presso la Commissione canadese per la radiotelevisione e le telecomunicazioni.
L’ Online Streaming Act entrerà in vigore il 28 novembre. Il che significa che qualsiasi servizio di streaming online che opera in Canada e genera entrate superiori a 10 milioni di dollari in un dato anno dovrà registrarsi presso CRTC.
Ma perché il governo dovrebbe creare un database di podcaster? La ragione è semplice: il governo liberale deve censurare rapidamente le narrazioni governative non approvate. Avere un registro dei podcaster e del tipo di contenuto che creano, rende molto più semplice il lavoro per gli spioni del dipartimento di censura del governo.

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