Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Dopo anni di lontananza dalla partecipazione alle trasmissioni televisive, ieri sera ho fatto un intervento a “Quarta Repubblica”, programma di dibattito politico su Rete 4, condotto da Nicola Porro.
Dopo essere stato per circa quarant’anni un giornalista professionista, accreditandomi ai vertici dei due maggiori quotidiani “La Repubblica” e il “Corriere della Sera”, partecipando come ospite fisso dei programmi televisivi della Rai e di Mediaset, quale esperto di Medio Oriente, islam e immigrazione, sono anni che non leggo i giornali, non vedo i telegiornali né i dibattiti politici in televisione. È sempre più difficile individuare il contenuto vero, rispetto al verosimile e al falso; distinguere il fatto dall’opinione; ricostruire la corretta rappresentazione della realtà. Ma, soprattutto, prevale l’assenza dell’etica che impegna i giornalisti a perseguire la verità oggettiva salvaguardando la libertà d’espressione.
Ho accettato l’invito a partecipare alla puntata di “Quarta Repubblica”, innanzitutto per il mio apprezzamento della professionalità di Nicola Porro, con cui ho collaborato come editorialista di “Il Giornale”, di cui Alessandro Sallusti, presente anch’egli alla trasmissione di ieri, è Direttore responsabile, mentre Porro è vice-Direttore.
Inoltre, ho avuto l’assicurazione che avrei potuto manifestare pacatamente il mio pensiero, senza essere interrotto dalle urla contrariate di chi la pensa diversamente. Questa assicurazione è stata rispettata.
C’è stata, purtroppo, la reazione scomposta di un partecipante, che anziché formulare una critica pacata e circostanziata ai contenuti del mio intervento, si è limitato a formulare delle condanne generiche e assolute, accusandomi di farneticare, di essere un complottista che crede nella lobby pluto-giudaica-massonica, che dovrei tornare a studiare, che le etnie non esistono, che anche gli italiani sarebbero dei meticci, che l’umanità è già tutta meticciata, sostenendo che queste tesi verrebbero insegnate dall’antropologia, di cui lui saprebbe tutto e io non saprei nulla.
È stata l’ennesima dimostrazione che l’essere intelligenti o colti, non significa essere saggi ed educati, avere l’onestà e la finezza intellettuale di confrontarsi con chi la pensa diversamente senza mai far venir meno il rispetto.
Porro non è subito intervenuto per invitarlo ad astenersi dall’offendere, ma mi ha successivamente dato la parola per spiegare cosa intendessi con “grande finanza virtuale speculativa”, da me indicata come il potere forte che governa il Mondo.
Sono uscito dalla trasmissione perplesso. Ma mi sono ricreduto leggendo del riscontro positivo, pressoché unanime, dei telespettatori che hanno condiviso le idee da me espresse. È un’esperienza che potrei ripetere se mi verranno garantite delle condizioni di libera manifestazione del mio pensiero, senza essere interrotto o aggredito con reazioni di cui dovrebbe vergognarsi chi le fa.
Concepisco la mia partecipazione a questi spazi, all’interno del sistema di comunicazione assoggettato al pensiero unico egemone, come un’opportunità per portare avanti la missione di far rinascere la nostra civiltà decaduta. Avendo sempre presente che la dimensione virtuale non va confusa con quella reale.
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”
Martedì 3 ottobre 2023
Ti ho ascoltato. A me hai fatto un’ottima impressione. Sei stato impeccabile. Secondo me la stessa impressione l’hanno avuta quelli che ti hanno attaccato, altrimenti non l’avrebbero fatto.
Carissimo Magdi,
dopo aver superato lo stupore per la notizia della tua partecipazione alla trasmissione, ho assistito alla trasmissione sino al termine del tuo intervento.
In primo luogo devo dire che ho compreso una volta di più il motivo per il quale da molti anni rifiutavi gli inviti a partecipare a queste trasmissioni: sono degli show televisivi, non dei programmi di informazione, dove si urla e ci si insulta.
Ti confesso che dopo il primo “round” tra Sallusti e la giornalista de L’Espresso la tentazione di spegnere la TV è stata fortissima: ho tirato dritto solo per amore della Casa della Civiltà e del suo Fondatore.
Sapevo e mi aspettavo che le tue parole, che condivido totalmente, sarebbero state deflagranti e non mi sbagliavo.
Sono andata letteralmente in visibilio quando ho visto la tua calma serafica di fronte alle parole di quel professore che ha usato toni offensivi e non ha avuto nemmeno la professionalità di replicare con dati e fatti alle tue parole. Ti dico già subito che io non sono ancora pronta per avere una calma del genere: sto imparando ma ne ho ancora di strada da fare!!
L’altra cosa che mi sento di osservare è la pessima competenza giuridica sia del professore (che ha voluto puntualizzare di essersi laureato in filosofia del diritto sotto la guida di Norberto Bobbio e pertanto di avere qualche punto in più di altri in fatto di preparazione giuridica) sia da parte della giornalista de L’Esresso. Entrambi hanno invocato la Costituzione (la giornalista addirittura leggendo l’art. 13!!!) per giustificare la regolarità dei provvedimenti del giudice di Catania che ha disapplicato una LEGGE dello Stato, ritenendola incostituzionale benché tale legge, nello specifico, non fosse stata giudicata contraria alla Costituzione dall’Organo a ciò deputato ai sensi dell’art. 134 della Costituzione medesima.
Tutti e tre hanno dimenticato che non compete al giudice ordinario pronunciare l’incostituzionalità di una norma. Qualora egli la ravvisi deve sospendere il giudizio, sollevare e porre la questione di legittimità costituzionale e rimettere gli atti alla Corte.
Come sovente accaduto in questi ultimi anni (soprattutto negli ultimi 3 anni) la Costituzione è stata usata ed abusata a seconda della bisogna del momento.
Riguardo alla giornalista che invocava l’art. 13 sulla libertà di circolazione avrei voluto gridarle dove era tutto il suo spirito di rispetto al dettato costituzionale quando alle persone come me e come a parecchi altri amici, che non hanno accettato di piegarsi ai diktat del nuovo ordine mondiale, veniva impedito di circolare o di accedere ai luoghi pubblici e persino al lavoro. Quanta ipocrisia. Quanta falsità.
Infine devo dire che mi sarei proprio aspettata che ti concedessero più tempo Magdi, ma Marialuisa ci ha spiegato l’antefatto. Spero che questo sia l’inizio di prossime nuove partecipazioni.
Sei stato un maestro anche ieri sera Magdi. Grazie!
P.S.: dopo che ti hanno congedato ho ovviamente spento la TV.
L’INDISPONENTE SUPPONENZA DEI SACCENTI.
Magdi carissimo, devi assolutamente ripetere questa esperienza televisiva, se e quando continueranno ad esserti garantiti gli unici punti fondamentali per qualsivoglia confronto civile: non essere interrotti e il rispetto per l’opinione espressa, anche se all’opposto di quella dei presenti. Si chiama educazione anche se sembra che molti ignorino il significato.
Nel caso di ieri sera, i numeri parlano le visualizzazioni sono innegabili. Un numero elevato di persone ha approvato il tuo intervento con parole semplici ma incisive. Gli uomini davvero inferiori sono proprio quelli che si credono di essere superiori agli altri. Ignoranza e presunzione viaggiano parallele, come saggezza e umiltà ma su due binari diversi.
Non curiamoci di loro.
“Andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà.
Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani,
riscattare l’Italia”.
Me lo hai insegnato tu.
Grazie Magdi, sei la nostra voce … sei tutti noi
Sono felice di essere una piccola parte di questo nostro grande progetto e miracolo per l’Italia 👏🏻👏🏻👏🏻
L’intervento televisivo di Magdi ci era sembrato stranamente breve, ma Marialuisa ha spiegato il perché. Nonostante il poco tempo a disposizione ,Magdi ha dimostrato , una volta in più, le sue doti di signorilità e chiarezza nell’esporre argomentazioni validissime . Non avendo la capacità di confutare quanto esposto da Magdi , il vanaglorioso e “sinistro” prof. D’Orsi è ricorso all’offesa….ma come dicevano i nostri buoni vecchi :”E’ solo al mercato del bestiame che chi urla più forte si aggiudica la vacca!”Siamo certi che il prof.Bobbio non sarebbe per nulla orgoglioso di un siffatto tronfio discepolo! Vincenzo e Adele.
Magdi carissimo, il tuo intervento ha risollevato il livello del dibattito e fornito un’analisi lucida e completa della situazione e dei meccanismi a monte. Sono d’accordo con chi ha commentato che abbiamo visto confermato quanto ci avevi detto circa i dibattiti televisivi. La tua partecipazione a Quarta Repubblica è sotto i migliori auspici perché proprio a un anno esatto dalla festa d’inaugurazione della prima sede della nostra Casa della Civiltà a Fabrica di Roma.
Mi ha fatto piacere vedere Magdi sul grande schermo, ma quanto ci ha detto Magdi sui format televisivi è stato confermato. Ivano
Gandissimo Magdi! Siamo tutti con te!
Con immensa gioia , c’è solo questo da dire ” Forza Magdi Cristiano Allam, sei tutti noi ! ” Vincenzo e Adele.