VITTORIO ZEDDA: “I crimini di Hamas e il “convitato di pietra””

Studenti in piazza confondono i palestinesi con Hamas e non sono la stessa cosa. È grave il silenzio di Abu Mazen e dei palestinesi di fronte al crimine di stampo nazista di Hamas che ha fatto orrenda strage di civili israeliani, donne, bambini e neonati compresi. E questo non fa onore ai palestinesi, che, pur estranei a tanto orrore, tacendo sembrano però succubi o surrettiziamente complici di Hamas. Ma c’è un “convitato di pietra” che pesa sugli uni e sugli altri ed è una dottrina religiosa, volutamente taciuta e non di rado ignorata, che agisce al livello di una superstizione profonda, radicata, vissuta come dogma, che impone ai “fedeli” l’eliminazione di tutti gli ebrei prima che venga il Giorno del Giudizio. Leggete i “testi sacri”: ne abbiamo più volte pubblicato stralci. Tanti non sanno e a tanti nemmeno interessa. E poiché gli ebrei “devono” essere tutti cancellati dalla faccia della terra, non ha senso che abbiano un loro Stato: quindi Israele non deve esistere. Certi “precetti” religiosi sono inemendabili, immutabili perché sono parole di una divinità diversa da quella dei “giudei” e dei cristiani. Loro dicono che c’è un solo Dio, sì, ma non è lo stesso per le tre fedi impropriamente definite abramitiche. Quel “convitato di pietra”, proprio per la sua invisibile presenza, non può essere ignorato e chi, conoscendolo, lo trascura, mistifica anche la realtà.

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto