LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Danza di colori”

Colui che danza cammina sull’acqua e dentro una fiamma.
(Garcia Lorca)

Piccola avrei voluto danzare
Come le rondini nel cielo del casale
Intrecciare il mio volo tra fiocchi di nuvole rosa
Sfiorare gli angoli di azzurro
E planare sullo specchio del fiume
Nel magico incanto di delicate melodie
Sogno ancora
Quei fulgidi bagliori
Sfumare con i colori del braciere del tramonto
Quegli slanci di giovinezza accarezzati dal vento del meriggio
Dissolversi in frammenti dorati
Godermi
L’ardito gorgheggio di corpi fra le nuvole del palcoscenico
Disegnare storie fantastiche del sogno
La tenue visione dell’amore
E la volontà del pensiero
Che si libra nel cielo terso
Di questo meraviglioso viaggio
Amo vibrare nell’aria per quell’attimo di fruscio
Celebrare la magia di quegli angelici sorrisi
Accendere fuochi di speranza
Mentre la terra resta muta spettatrice del desiderio
Lasciare i passi consueti dell’anima
Sul sentiero impervio della vetta
Una ritmata cantilena di preghiera
Nasce dietro il sipario della vita
Per un momento si fa più lieve
La superba tempesta dei sensi
Scompare la malinconia delle tenebre
Fiorisce il verde campo della gioia
Mi piace
Odorare gli intensi profumi del bosco
Sentire il brusio delle onde del mare frangersi sugli scogli
E ammirare stupita le danzatrici
Faville di bellezza
Appese a mezz’aria
Come i gabbiani della baia
Nella brezza insistente della sera
*

Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta.
(Friedrich Nietzsche)

Foto di copertina: Nicola Matarrese, “Danza di colori”

1 commento su “LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Danza di colori”

  1. Fantasmagoria di immagini oltre che di colori. Di danze angeliche oltre che ritmi mortali passionali od allegri sull’aia, sulle nubi che rallegrano il cuore.
    L’universo come tutta una vita è una danza, a volte macabra, ma sta a noi farne impeto d’amore.

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