Cari amici buongiorno. Se oggi dovessimo riproporre un cosiddetto “Asse del male” o “Stati canaglia”, perché giustificano o sostengono il terrorismo islamico di Hamas, dovremmo includervi innanzitutto l’Iran, il grande burattinaio di Hamas e della Jihad Islamica palestinese, dell’Hezbollah libanese, degli Huthi yemeniti; poi la Turchia di Erdogan che, pur facendo parte della Nato e essendo uno Stato in attesa di entrare a far parte dell’Unione Europea, è il vero “capo politico” a livello internazionale dei Fratelli Musulmani, di cui fa parte Hamas; in parallelo c’è il Qatar, principale finanziatore e megafono tramite la televisione “Al Jazeera” dei Fratelli Musulmani e di Hamas, nonché rifugio dorato per i loro capi.
A questa lista si dovrebbero aggiungere, anche se non è “politicamente corretto”, le Nazioni Unite, da sempre schierate contro Israele, e questo Papa Francesco, il più islamofilo della Storia della Chiesa.
Ali Khamenei, la “Guida suprema” della Repubblica Islamica dell’Iran, ha detto: «Alcuni Paesi definiscono il movimento islamico di Hamas terrorista, ma il movimento cerca semplicemente di difendere la sua madrepatria». Gli Stati Uniti sono «i complici certi» di Israele nelle «atrocità commesse dal regime sionista a Gaza». «Le visite dei capi di Stato di alcuni Paesi maligni e tirannici nei territori occupati da Israele, indicano la loro preoccupazioni riguardo al collasso del regime sionista».
Israele ha accusato l’Iran di essere il principale sostenitore del terrorismo islamico.
Il portavoce militare Daniel Hagari ha detto: «L’Iran ha aiutato direttamente Hamas prima della guerra con esercitazioni, forniture di mezzi da combattimento, finanziamenti, con informazioni e tecnologie. Anche in questo momento l’aiuto dell’Iran si esprime mediante l’intelligence e l’incitamento nelle reti sociali contro Israele». Hagari ha affermato che l’Iran ha attivato «i suoi fiancheggiatori in Iraq, Yemen e Libano. Gli ordini partono da unico punto: l’Iran. Chi destabilizza il Medio Oriente a beneficio dei criminali di Hamas-Isis, che non si nasconda».
Sotto il patrocinio dell’Iran si è tenuto a Beirut un vertice tra i capi di Hezbollah, Hamas e Jihad islamica. La tv Al Manar ha mostrato le immagini dell’incontro tra il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, il vice capo di Hamas Saleh Aruri, e il capo della Jihad islamica Ziad Nakhale, con alle spalle la foto dell’imam Khomeini, il fondatore della Repubblica Islamica dell’Iran.
Il Presidente turco Erdogan ha detto: «I miliziani Hamas sono liberatori che combattono per la loro terra e non dei terroristi». «Circa la metà di coloro che sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza sono bambini, persino questo dato dimostra che l’obiettivo è un’atrocità, per commettere crimini contro l’umanità premeditati». «Non abbiamo problemi con lo Stato di Israele ma non abbiamo mai approvato le atrocità commesse da Israele e il suo modo di agire, simile a un’organizzazione più che uno Stato».
Queste posizioni trovano eco nelle dichiarazioni del Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: «È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione. Le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas, ma anche che questi stessi attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese».
Proprio questa mattina Papa Francesco ha avuto un colloquio telefonico con Erdogan. Il Presidente turco ha espresso grande preoccupazione chiedendo alla Santa Sede di intervenire per porre fine alle «violazioni dei diritti umani» che hanno caratterizzato le ultime settimane e intercedere per un cessate il fuoco.
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”
Giovedì 26 ottobre 2023