La poesia abita misteriosamente nelle parole,
come l’anima dentro il corpo.
(Raul Aceves)
Se viene il poeta
Regalagli un frammento dell’anima
Lascia per un momento la corsa della tua giornata
L’affannosa ricerca che ti affligge
Segui l’esile danza delle parole
Intorno all’eterna
Ingannevole illusione del sogno
Intreccia il pensiero ai contorni
Di una ghirlanda profumata di glicine
Sulla chioma dorata di una fanciulla
Sentirai arrivare nell’aria la primavera
Godrai del colore vivo dei fiori di campo
Ascolta l’armonia del suo canto
Gli occhi rivolti al cielo
Cammina con lui nel bosco dei sentimenti
Ammira i colori del tramonto
L’arcano disegno delle stelle
Senti l’umida brezza delle cascate
Cornice regale dell’arcobaleno
Oltre il profilo della baia
Apri le tue ali
Alla pace degli oceani
Al fuoco infinito dei tramonti
Al perenne bagliore delle nevi
All’austero profilo delle vette
Accogli l’invito alla pietà
Sorridi come sanno fare i bambini
Rivivi il giovane ardore dell’amicizia
Visita gli angoli bui della sofferenza
Della sete e della fame
L’aspro dolore della miseria
Non lasciarti prendere dall’euforia della festa
O mortificare dall’onta della sconfitta
Dall’arrogante seduzione della menzogna
Riconosci dietro l’indifferenza della gente
La luce nascosta dell’amore
Il raggio salvifico della bellezza
E forse troverai
Il senso vero di questa esistenza
L’eccelso sostegno della speranza
Nel tempio solitario della preghiera
Socchiudi
I tuoi occhi stanchi
Togli la maschera del giorno
E congiungi le tue mani
In solenne
Umile preghiera
[30/10, 01:00] Gianni: Mi porti nuove,stasera,o nunzio del sogno
[30/10, 01:33] Gianni: amico delle nuvole e pronubo dei sogni. Virgulto di parola che si fa esistenza e tremola sulle acque del creato eterno come amicizie ,nella nenia di una fanciulla che attende la mano che la trattenga nella primavera del suo amore. Intreccia febbrile fiori di campo a corona dell’oro dei capelli / che il tempo cangia in neve. /Signora delle cime e dei tramonti alpini/delle scintillanti cascate che diventano rombo che s’immerge nella terra e scava la roccia a nascondere/ la forza della natura e l’inizio di un Oceano/ di silenzio e colpa che non restituisce il dolore non lenisce il pianto, di bambini impauriti,affamati , di padri senza pieta’ che inseguono idee insane ,iniziano guerre e violenze indicibili senza senso,di autodistruzione che tocchera’ ai figli,ai nipoti e piango, vicino al camino,stasera, che il freddo giunge all’anima, e non abbiamo piu’ sorrisi . Ogni festa e’ rimasta quella di ogni sconfitta/ non voglio il dolore/ non voglio la morte/non voglio perdere la via diritta verso la Casa di chi ci aspetta da sempre,da infiniti momenti ,noi piccoli inquilini , amici di una Casa di Civilta’, persa nel silenzio di nebbie uscite dalla terra / avvolta menzogna nel manto dell’ invisibilita’, impudica sfinge di carta su cui regnano parole di fuoco, parole d’odio di salmastro ed ambra affidate ai secoli della ragione senza oblio di odi , di vendette di divinita’ ferine che richiedono sangue ed obbedienza,paura e bestialita’./ L’indifferenza distruggera’ amore e bellezza / speranza di ritrovare ancora la via del nostro esistere. Stasera sono troppo stanco per dormire ancora/i giorni uguali che portano tristezze indicibili/ gli occhi stanchi o Poeta, che cercano l’anima con cui condividere la notte ,profonda ,una dormienda ma prima diro’ la mia preghiera ,per chi c’era ,per chi c’e’ e chi ci sara’,se Dio vorra’/ per riprendere il cammino,con un nuovo Uomo,una nuova Terra,cieli sempre azzurri e il dolore diverra’ solo un mito,un racconto per spaventare i bambini la sera, attorno al fuoco e poterli rassicurare con una tenera,dolce carezza, prima di andare a dormire. Buona notte ,bambini.Lascite che riposino sereni ,padri dell’odio.