MAGDI CRISTIANO ALLAM a FUORI DAL CORO – Rete4 – Mercoledì 8 novembre 2023

1 commento su “MAGDI CRISTIANO ALLAM a FUORI DAL CORO – Rete4 – Mercoledì 8 novembre 2023

  1. Ancora oggi quando si parla dei mali derivanti dall’invasione mussulmana, la parola più frequente è Islamofobia. Prima di arrivare alla cecità con cui a casa nostra affrontiamo il problema tragico dell’espansionismo islamico in Italia, allargo il discorso con altri temi.
    La Chiesa cristiana è in crisi perché dialogare con altre civiltà si può purché il dialogo sia condotto senza rinunciare alla propria identità religiosa, culturale e morale.
    Emerge un relativismo religioso che pone le religioni monoteiste sullo stesso piano.
    Quando si parla di Islam , dobbiamo prendere atto ed essere consapevoli che la penetrazione spesso violenta di questa pseudo religione molto rapidamente sta travolgendo la nostra quotidianità, ci costringe a rinunciare alla nostra identità, Credo e cultura .
    Da noi l’invasione islamica non avviene con fatti di sangue come è avvenuto ed avviene in Francia,. Ricordo i morti al giornale Charlies Hebdo o in Svezia o negli attentati di Londra .
    Ricordo che nel luglio 2020 Magdi in una lezione del nostro corso così scriveva:
    la decisione del Presidente turco Erdogan di riconvertire la Cattedrale di Santa Sofia a moschea è la parabola della fine del cristianesimo e della vittoria dell’Islam.
    Erdogan è considerato un “musulmano moderato”, che sta reislamizzando la Turchia, promuovendo la riesumazione del Califfato ottomano, finanziando la proliferazione delle moschee e la diffusione dell’Islam in Europa e nel mondo.
    Nel più assoluto rispetto dei musulmani come persone, dobbiamo avere l’onestà intellettuale e il coraggio umano di mettere fuori legge l’Islam come religione dentro casa nostra. Anche gli italiani e gli europei che legittimamente la pensano diversamente da me, sappiano che siamo tutti sulla stessa barca: o ci liberiamo tutti dall’Islam o saremo tutti sottomessi all’Islam.
    Da noi succede, ma non lo si capisce, che ogni giorno, sempre di più, il processo di islamizzazione avanza con l’arma peggiore e subdola di cui parla Magdi e cioè con la natalità.
    Un piccolo richiamo che potremmo definire storico ci viene da Oriana Fallaci quando nel libro “La forza della ragione” cita una frase profetica, temo, pronunciata da Boumedienne nel 1974. Boumedienne è stato colui che dopo tre anni dell’ Indipendenza algerina ha spodestato Ben Bella e davanti alle Nazioni Unite pronunciò il famoso discorso: <>
    Da più di 1400 anni siamo in guerra con l’ Islam. Da quando Maometto in una delle sue numerose visioni notturne, Allah gli ha “assicurato” che l’ Islam arriverà a Roma.
    Cioè il simbolo della cristianità nel mondo sarà spazzato via dall’ Islam.
    Succede ora, sia nei territori dove i musulmani sono diventati la maggioranza della popolazione, sia in una Europa scristianizzata dove gli stessi cristiani vendono le chiese ai musulmani per trasformarle in moschee.
    Succederà sempre più in futuro ovunque nell’Occidente formalmente civilizzato ma sostanzialmente sottomesso, vittima del relativismo che ha legittimato l’Islam a prescindere dalla sua incompatibilità con le leggi, le regole e i valori di uno Stato di diritto e democratico, precipitato nel baratro dell’odio di se stesso concependosi come l’incarnazione di tutti i mali del mondo :razzismo, schiavismo, colonialismo e totalitarismo, da espiare mettendosi in ginocchio e cancellando la propria Storia.
    Come dice Magdi, stiamo toccando con mano la decadenza della nostra civiltà.
    La causa è la nostra fragilità. Come già accadde con l’Impero Romano d’Occidente, l’Europa laica e liberale sta collassando non per la forza degli islamici o dei cinesi, ma per la propria intrinseca debolezza. Siamo ad un passo dalla morte, non per omicidio ma per suicidio. È arrivato il momento di riscattarci per salvaguardare il nostro inalienabile diritto alla vita, alla dignità e alla libertà. Nel più assoluto rispetto dei musulmani come persone, dobbiamo avere l’onestà intellettuale e il coraggio umano di mettere fuori legge l’Islam come religione dentro casa nostra, all’interno del nostro Stato nazionale, esercitando la nostra legittima sovranità, per preservare noi stessi e la nostra civiltà laica e liberale.
    Non vogliamo fare la guerra ai musulmani o all’ Islam nel mondo. Chi vuole praticare l’Islam a casa sua è libero di farlo, ma abbiamo il diritto e il dovere di difendere la nostra civiltà sia dai terroristi e estremisti islamici, sia dai “musulmani moderati” alla Erdogan.
    Anche gli italiani e gli europei che legittimamente la pensano diversamente da me, sappiano che siamo tutti sulla stessa barca: o ci liberiamo tutti dall’Islam o saremo tutti sottomessi all’Islam. E dobbiamo agire subito. Il tempo non è dalla nostra parte.
    Nel relativismo religioso, nel multiculturalismo, nell’ islamofilia e nella globalizzazione monca sono i frutti avvelenati dell‘ Islam radicale.
    Non so se definire Islam radicale sia giusto in quanto Erdogan ha lui stesso decretato che Islam moderato non esiste. Esiste solo Islam.
    Ma l’abbiamo capito che stiamo subendo una guerra scatenata nel nome dell’Islam in cui tutti i musulmani condividono l’obiettivo di islamizzarci, divergendo solo sui mezzi per perseguire lo stesso fine? Siamo consapevoli che in questa guerra o combattiamo per salvaguardare la nostra civiltà laica e liberale dalle radici cristiane o saremo sottomessi all’Islam?
    Francesco Violini

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