Vedo il mio tempo svanire nell’acqua limpida
Momento elusivo
Vivo ed impalpabile
Nascosto fra le rocce del pianeta
Masse giganti
Immobili testimoni dell’alternarsi delle stagioni
Se mai le nuvole del cielo
Nel loro incessante vagabondare
Potessero parlarci
Racconterebbero di tramonti struggenti
Di onde instancabili e schiumose
Di naufragi su isole remote
Di navigli agili e veloci
Di vele spiegate al vento
Di cocenti raggi di sole
Di petali inondati d’incanto e di luce
Di ridenti feste di colori
Di stami dorati
Di tremuli petali
Di limpide gocce di rugiada
Di momenti di solitudine
Di momenti di gioia
Di momenti di paura
Di momenti di angoscia
Di momenti di trepidazione
Di momenti di vergogna e di fame
Di momenti di solidarietà
Di voglia di volare intorno al mondo
Di trovare nuovi sentieri
Di scorgere orizzonti diversi
Di inchinarsi a celebrare aneliti di preghiera
Di serena ricerca di pace
Di amore
Di felicità
Vedo d’improvviso una nuova luce
E resto stupito di scoprire intorno a me
Le austere componenti del nostro tempo
Di immaginare la forza sovrumana e
sconosciuta
E l’onnipotente e impietosa minaccia
Della sacralità del mistero del momento
sfuggente
Se solo le nuvole potessero svelarci
L’arcano mistero del miracolo della vita
Allora forse si potrà riaccendere in noi
In una nuova alba di luce
Sul proscenio dello spettacolo divino
Accesa dall’energia del desiderio e dalla
veemenza della passione
Dietro il fumo bianco profumato di incenso
La fiamma antica e salvifica della speranza