Una incognita che ci spinge a sognare
È il mondo che ci appare
Alla fine di una tappa quale è il tramonto di un periodo importante
Una opportunità per costruire un mondo migliore
Una occasione per riconoscere i nostri errori
Un’idea per andare avanti
Con coraggio e fiducia
Un’illusione per credere al progresso
Una emozione per sentirsi vivi
Una attesa per scoprire i prossimi disegni del destino
Guardano oltre il fiume
Verso un’immagine del nuovo anno ormai alle porte
Dolce profilo del vicino traguardo
Nell’età innocente e fiduciosa
Dei due giovani compagni di gioco
Sarà il loro sguardo a disegnare il domani
Saranno i loro occhi a dipingerlo per noi
Le loro mani a costruirlo
Dietro di loro ormai ci siamo noi
Quelli di Internet
Quelli del petrolio
Quelli dell’atomica
Quelli dei grattacieli
Torri aguzze che spuntano
Arroganti e fragili spade virtuali
Fra le nuvole del cielo
Segno della nostra corsa per la vita
Figlia di profili chiassosi che hanno sfidato i boschi
Miracoli della tecnologia
Che ha fatto parlare le cose
Abbiamo curato il corpo e la realtà concreta
Fino alle frontiere dell’impossibile
A spese della saggezza
A spese della meditazione
A spese del pensiero e della preghiera
Spetta quindi a questi occhi innocenti
Di plasmare i confini del nuovo mondo
Di ritornare alle riflessioni dello spirito
Di fare posto alle questioni dell’anima
Di dare un ruolo a questo nostro pianeta
Nel luminoso universo delle stelle
Ed è proprio la trasparente saggezza di questi bambini
La migliore metafora
E il migliore auspicio
Di un nuovo anno rivolto al mistero della creazione
Di una sana visione di un futuro migliore
Sorretto finalmente da una grande speranza di pace
Di prosperità
Di fecondità e di luce
Fra gli uomini di buona volontà
Foto di copertina: Maryna Arutiunian, “London Eye: Verso il futuro”