MAGDI CRISTIANO ALLAM: “La religione è di Dio, la Patria è di tutti”

Cari amici buongiorno e buon fine settimana. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.

Dopo la sconfitta e la dissoluzione del Califfato islamico turco-ottomano nella Prima guerra mondiale (1914 – 1918), il vuoto creato in Medio Oriente, affidato dalla “Società delle Nazioni” (1919 – 1946) agli Stati vincitori, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia, fu successivamente colmato da movimenti politici laici autoctoni che hanno rivendicato l’indipendenza, la sovranità e la libertà del proprio popolo e della propria Patria.

In Egitto fu Saad Zaghlul (1858-1927), avvocato, magistrato, politico e Capo del Governo, fondatore del Partito “Al Wafd” (La Delegazione), a promuovere una rivoluzione laica innalzando la parola d’ordine “La religione è di Dio, la Patria è di tutti”. In un Paese a maggioranza islamica ma con una consistente minoranza cristiana, era vitale fondare le basi del sentimento patriottico su delle basi laiche, facendo prevalere la dimensione patriottica su quella religiosa. Il vessillo del Partito “Al Wafd” era composto da una mezzaluna e da una croce, appaiate, bianche, in campo verde. La delegazione, da cui il nome del Partito, che nel 1919 partecipò alla “Conferenza di Pace di Parigi” per perorare la causa dell’indipendenza dell’Egitto dal Regno Unito, era composta da musulmani e cristiani copti. Alle manifestazioni in prima linea c’erano un religioso musulmano ed uno cristiano, che si tenevano mano nella mano. In parallelo, il movimento patriottico laico e liberale promosse la causa della pari dignità e libertà della donna, con la partecipazione attiva di Safiya Zaghlul, moglie di Saad Zaghlul, mentre a fondare e a presiedere il Comitato Centrale del Wafd nel 1923 fu la femminista egiziana Hoda Sha’rawi.

In Italia, e più in generale in Europa, oggi siamo chiamati a promuovere la nostra indipendenza, sovranità e libertà dalla dittatura della grande finanza virtuale speculativa globalizzata che ha il suo fulcro negli Stati Uniti, dalla colonizzazione finanziaria ed economica operata a livello mondiale dalla Cina capital-comunista, dalla sottomissione all’islam intrapresa da Maometto 1400 anni con l’irriducibile volontà di imporre all’insieme dell’umanità la tirannia di Allah.

Noi prendiamo atto che l’Europa è ormai scristianizzata. Già nel 1989, dopo il crollo del Muro di Berlino, di cui Giovanni Paolo II fu uno dei principali artefici, il Papa indicò nella “ricristianizzazione dell’Europa” la priorità del proprio pontificato.
Il suo successore, Benedetto XVI, il 28 giugno 2010 istituì il “Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione”, con lo scopo di «promuovere una rinnovata evangelizzazione nei Paesi dove è già risuonato il primo annuncio della fede e sono presenti Chiese di antica fondazione, ma che stanno vivendo una progressiva secolarizzazione della società e una sorta di “eclissi del senso di Dio”, che costituiscono una sfida a trovare mezzi adeguati per riproporre la perenne verità del Vangelo di Cristo».
Il 5 giugno 2022 l’attuale Papa Francesco l’ha soppresso e le sue competenze sono state assegnate al “Dicastero per l’evangelizzazione”, da lui stesso presieduto, che più genericamente si occupa della evangelizzazione nel Mondo.

L’Europa è la terra che più di altre ha registrato le più violente e sanguinose guerre di religione, pagani contro cristiani, cristiani cattolici contro cristiani protestanti, cristiani contro “eretici”, cristiani contro ebrei, culminando nella Shoah, l’Olocausto di 6 milioni di ebrei perpetrato da Adolf Hitler, nato cristiano cattolico e diventato ateo, acerrimo nemico del cristianesimo e dell’ebraismo.

Hitler tuttavia fu un alleato dell’islam, instaurando un solido rapporto personale con il Gran Mufti di Gerusalemme, Amin al-Ḥusayni, uniti dalla volontà di sterminare il popolo ebraico. L’islam è il nemico storico dell’Europa. Sin dall’epoca di Maometto (570 – 632), l’islam ha perseguito con guerre, saccheggi e stragi la strategia di sottomissione dell’Europa. In particolare l’obiettivo primario dell’islam è la conquista di Roma, annunciata da Maometto come evento certo che seguirà la conquista di Costantinopoli, la “Seconda Roma”, espugnata in un bagno di sangue dai turchi ottomani nel 1453, ponendo fine all’Impero Romano d’Oriente.

Oggi solo un miracolo potrà salvarci come popolo italiano dal tracollo demografico, far rinascere la nostra civiltà decaduta, riscattare l’Italia come Patria indipendente, sovrana e libera dopo il collasso dello Stato. Affinché questo miracolo che solo Dio può realizzare, dobbiamo dare il nostro contributo costituendo il fronte più ampio possibile di cristiani cattolici, protestanti, evangelici e ortodossi; ebrei sefarditi, ashkenaziti, israeliani, ortodossi, non praticanti; laici agnostici o atei.
Questo fronte comune deve basarsi su una Proposta laica fondata sulla sincera condivisione di tre valori che sostanziano la nostra comune umanità e sono parte integrante della spiritualità ebraica e cristiana: 1) La sacralità della vita di tutti, in un contesto di reciprocità. 2) La pari dignità tra le persone, in partire dalla pari dignità dell’uomo e della donna. 3) La libertà di scelta individuale, compresa la libertà religiosa.
Ebbene, mentre questi valori sono parte integrante dell’ebraismo e del cristianesimo, sono invece completamente incompatibili con l’islam, che predica la discriminazione, l’odio e la violenza contro i non musulmani, a cominciare dagli ebrei e dai cristiani; concepisce i musulmani come una razza superiore e concepisce la donna come un essere antropologicamente inferiore all’uomo; considera le persone schiave di Allah che devono ottemperare letteralmente e integralmente a ciò che prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto, così come legittima la condanna a morte dell’apostata, il musulmano che sceglie di abbandonare l’islam.

Chiariamo che non siamo noi a voler promuovere una guerra religiosa contro l’islam in Europa. Noi stiamo subendo da 1400 anni una guerra scatenata dall’islam e oggi l’Europa è prossima a farsi sottomettere dall’islam. Noi dobbiamo combattere sui fronti culturale, civile, politico e militare per liberarci da chi ci nega il diritto e il dovere di essere pienamente noi stessi dentro casa nostra, e questi nemici manifesti sono l’islam, la dittatura della grande finanza virtuale speculativa globalizzata, il colonialismo finanziario ed economico della Cina capital-comunista. In questa guerra noi teniamo presente il detto “La religione è di Dio, la Patria è di tutti”.

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Domenica 13 gennaio 2024

Chi fosse interessato ad aderire alla Casa della Civiltà, Associazione per l’Italia Patria delle Comunità locali, a condividere il successo della missione per essere pienamente noi stessi dentro casa nostra, elevare l’amata Italia nel Paese numero 1 al mondo per la qualità della vita, può farlo sottoscrivendo la nostra Proposta e compilando il Modulo di adesione presenti nel nostro sito www.casadellacivilta.com

6 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “La religione è di Dio, la Patria è di tutti”

  1. Sono pienamente d’accordo, specialmentcon quanto detto da Ivano sulla testimonianza della nostra Fede e da Luca sui sinistri. Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle in particolare nel periodo della segregazione pseudo pandemica che i cosiddetti antifascisti sono in realtà addirittura nazisti e di conseguenza la loro alleanza con l’islam è più che naturale

  2. Bella questa esortazione al risveglio e all’unità. Al nostro interno dobbiamo ritrovare quella cristianità che professiamo in chiesa, ma che oggi si arresta fra quelle mura. Il primo passo penso che possa essere quello di dire con orgoglio oggi sono andato in chiesa a professare la mia Fede e da questa proseguire in quello che propone la Casa della Civiltà per il nostro ideale di Patria. Ivano

  3. Concordo Magdi. Il tempo delle divisioni è finito.
    Così come tutti i musulmani, indipendentemente dalla loro visione diversa della religione, sciita o sunnita, sono uniti nel comune intento di sottomettere “Roma”, così anche noi dobbiamo essere coesi nel difendere “Roma”. Lo dobbiamo a noi stessi ed a chi verrà dopo di noi. Come ci ricordi costantemente, Magdi, insieme ce la faremo!

    1. Vero. Il presupposto irrinunciabile è che chiunque ‘abiti una Patria’ deve aderire ai principi ‘sottoscritti’ dai fondatori di quest’ultima. I progressisti che tanto parlano di (presunto) fascismo tuttora pericoloso, dove fa comodo negano che taluni debbano aderire a certi principi. Per i mussulmani o certi immigrati vi è sempre un’attenuante che giustifichi il non rispetto di regole ‘base’ ben più importanti della loro ossessione antifascista.

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto