Ed era sempre quella radiosa e dolce chioma di
bimba
Ad apparire nella luce del prato di casa
Insieme alla rugiada del mattino
Io sostavo su quelle nuvole grigie
Al limitare della notte
Intento
A ricostruire profili di immagini
A dipingerle di colori sgargianti
Profumati di una brezza irreale
Volti sconosciuti
Angeli mai incontrati
E danzavo con loro
Sfiorandoli come fantasmi
Fino al risveglio
Per accorgermi che la fata che mi aveva
accompagnato nel volo
Non era la mia bimba
Con lei spaziavo nelle praterie del cielo
Il mio sogno è un trepido
Sottile battito d’ali
E mi basta uno suo sguardo
Per continuare
Felice
A volare fra le nuvole
Agli angeli
Credono in pochi
Come alla nostra vita dopo
L’avventura terrena in queste pianure
Lambite dal sole
Eppure qualche volta
Camminando lungo i sentieri dei boschi
O lavorando nel frastuono dei grattacieli
Ho sentito il calore di quella voce flebile
Quasi un sussurro insistente
Lieve e solenne
Come una preghiera
In un coro
Una corda tanto tesa
Da parere spezzata
Non ho mai girato gli occhi
D’improvviso
Non mi sono mosso fra la gente
Per poter prolungare anche di poco
E solo per me
Quella dolce
Tenera
Illusione
LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Il mio sogno”
4 commenti su “LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Il mio sogno””
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Bravo
Io credo agli angeli. So che ci sono. Tu, caro Giorgio, percepisci una voce. Io invece a volte sento un profumo particolare, e vicino a me non c’è nessuno. Allora so che il mio Angelo è li vicino.
Grandi immagini e grandi illusioni che alimentano la vita, i ricordi
i sogni spezzati e quelli rinati
giorno per giorno
in tenere cadenze e morbidi ori
effluvi di capelli dorati
accarezzati dal vento
e dai profumi
della fanciullezza.
I sussurri della vita
sospesi in una esistenza apparente.
Perché la vita non ci appartiene
ma noi apparteniamo alla vita.
Solo quella dopo questa consunta terra
veramente ci appartiene
perché nessuno ci può sostituire
e nessuno ci può rubare.
Rivedrai quelli angeli sconosciuti
quelli che ti avvolgevano
nel sole e nelle nubi dove vagavi
dimentico della tua anima,
ma lei era lì
in quelle voci di bimba
nei sorrisi radiosi
come ora a nasconderti l’ombra della luce
che cala
a non voler lasciarti
solo
nella tenebra.
Io credo agli angeli.
E credo ci accompagneranno
nel regno della vita dell’anima.
Nei sentieri del bosco incantato e ritrovato.
Gianni! Ma anche tu hai il dono della poesia? Siamo davvero fortunati nella nostra Comunità!