LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Mondo nuovo”

Di questo nuovo mondo
Vedo solo l’alba nebbiosa
Incerta
Lo so
Ci saranno infuocati tramonti
Ripetuti come la cantilena delle stagioni
Forse lunghi giorni
Di aria limpida
Cristallina
Bagliori di meriggi solatii
Crepuscoli dorati
Notti invase dalle costellazioni
Vedranno poche ultime tracce
Svanire sul sentiero del bosco
Con il disgelo di primavera
Leggeranno versi
Lasciati nell’armonia di parole allineate
Sull’orizzonte dell’anima
Emozioni scolpite sulla carta dei
sentimenti
Voli bizzarri di gabbiani curiosi
Nell’ansa della baia
Sagome immense di ciclopi
Sulle rovine di città sumeriche
Isole sconosciute
Alberi tristi
Scomode leggende
Misteriose verità dietro oscuri
manoscritti
Grandi segreti
Ombre del passato
Passioni gigantesche
Dei primordiali figli di Dio
Uguali a quelle dei sogni
Echi di voci cavernose
Tonanti
Misteriose energie
Suoni indistinti
Attraverso i confini del tempo
Immagini di antichi titani
Disegnate nel cielo eterno della genesi
Prima del diluvio
Ciotole come giare
Dietro fantasmi di nuvole bianche
Frammenti di infinito
Forse sorrisi
Come i nostri
Lacrime
Come le nostre
Gioia come la nostra
Dolore come il nostro
Racconteranno ai bambini nelle serate
gelide
Davanti al tepore del camino
le favole di uomini come noi
Storie semplici
Mute testimonianze
Icone pietrificate
Di tempi lontani

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