È la furia della tempesta a inondare
Le pendici aspre del monte
Con l’impeto di una mareggiata
Io ascolto inerte il sibilo del vento
L’eco di voci lontane
E una danza di luci sinistre
Accompagna il mio tormento
A quel grigio gorgogliare di nuvole scure
Attendo ormai da tempo
Una tregua di questo fuoco di desideri
L’ardore accorato del ricordo
Prima che l’inquietudine di sempre mi lasci
E si accenda
Nel cielo
Il silenzio cupo della notte