È FINITO IL MONDO DEL DOPOGUERRA
Cari amici, prendiamo atto che è finita un’epoca della nostra Storia contemporanea.
È finito il Mondo del Dopoguerra retto dal bipolarismo fondato sulla contrapposizione ideologica e sull’equilibrio nucleare tra il Blocco comunista coalizzato militarmente nel Patto di Varsavia capeggiato dall’Unione Sovietica; e il Blocco capitalista coalizzato militarmente nell’Alleanza Atlantica (Nato) capeggiata dagli Stati Uniti.
Siamo apparentemente in un Mondo multipolare dove, come si manifesta anche nella guerra in corso in Ucraina, sopravvive la preminenza militare degli Stati Uniti e della Russia.
Di fatto primeggia sempre di più la Cina capital-comunista, che è il più grande produttore ed esportatore mondiale nell’industria, nella tecnologia e nell’agricoltura, che ha colonizzato l’Africa, il Continente più ricco della Terra, si espande sempre di più finanziariamente ed economicamente in Europa e nel resto del Mondo.
IL MONDO NEGLI ULTIMI 3 ANNI È PROFONDAMENTE CAMBIATO
La gestione centralistica della cosiddetta “pandemia di Covid-19”, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, diretta da un comunista etiope filo-cinese, manipolata dalla grande finanza virtuale speculativa globalizzata a partire da Bill Gates, e dell’Ema, Agenzia Europea per i Medicinali, che è finanziata all’84% dalle multinazionali della farmaceutica, ha infierito principalmente sull’Europa e sull’Occidente, dove si registra il 75% dei circa 7 milioni di morti attribuiti al Covid e alle sue varianti, provocando danni strutturali alla nostra popolazione, alla nostra salute, alla nostra società e al nostro sistema di sviluppo.
La sconfitta degli Stati Uniti e della Nato in Afghanistan con la fuga da Kabul il 15 agosto 2021; la guerra della Nato in Ucraina contro la Russia, che ha sfiorato l’Apocalisse nucleare, dopo la decisione di Putin di sostenere militarmente le popolazioni russe e russofone del Donbass il 24 febbraio 2022; la guerra del terrorismo islamico di Hamas, sostenuto principalmente dall’Iran, contro Israele con il pogrom del 7 ottobre 2023, e che a tre mesi di distanza vede Israele fortemente in affanno; tutto ciò ha profondamente destabilizzato la sicurezza dell’Europa e ha rafforzato la strategia della conquista islamica dell’Europa.
La fine del mito della democrazia la si tocca con mano innanzitutto in seno alla superpotenza mondiale, gli Stati Uniti d’America, che si concepiscono come l’incarnazione e i paladini della democrazia nel Mondo, al punto da giustificare le loro guerre, compresa quella contro la Russia di Putin, nel nome della democrazia. Eppure, l’attuale Presidente Biden, nella sua campagna elettorale per essere rieletto il prossimo 5 novembre, è arrivato ad accusare l’ex Presidente Donald Trump, il suo più probabile avversario, di voler distruggere la democrazia, addirittura di voler instaurare un regime dittatoriale alla stregua del nazismo di Hitler. Ebbene, se la democrazia è in bilico e gravemente minacciata nella “Patria della democrazia”, perde la sua credibilità altrove nel Mondo.
LA PROSPETTIVA DEL “NUOVO ORDINE MONDIALE”
La prospettiva che ci attende, a cui sembriamo irresistibilmente condannati, è la macro-dimensione del cosiddetto «Nuovo Ordine Mondiale» assoggettato alla grande finanza virtuale speculativa globalizzata che ha il suo epicentro negli Stati Uniti e si ispira sul piano organizzativo alla Cina capital-comunista; in un contesto dove viene sempre meno la dimensione degli Stati nazionali con il sostanziale annullamento delle frontiere, il trasferimento illimitato e incondizionato di «migranti» che in prospettiva, per quanto concerne specificatamente l’Europa che registra il tracollo demografico più grave al Mondo, si tradurrà nella sostituzione etnica e nell’islamizzazione delle popolazioni europee.
SAREMO ASSOGGETTATI ALLA “CARTA SOCIALE”
Si va verso un’unica valuta virtuale mondiale dopo aver sottomesso l’economia alla finanza e aver costretto gli Stati a indebitarsi per un ammontare pari a tre volte il Pil (Prodotto interno lordo) mondiale; la valuta virtuale e le transazioni finanziarie digitalizzate porranno fine alla valenza economica della moneta e acquisirà una esclusiva valenza sociale e politica, sostanziata da una cosiddetta «Carta sociale» digitalizzata che ci riconoscerà o meno l’esercizio dei diritti fondamentali a secondo se ci sottometteremo o meno alle regole imposte dall’effettivo «Governo mondiale»; ridotti a un codice digitale della Rete, strumenti di produzione e di consumo della materialità al più basso costo possibile, semplici tubi digerenti privi di un’anima.
CI VOGLIONO TRASFORMARE IN “TRANSUMANI”
Il futuro che ci riservano è una umanità omogeneizzata e omologata, trasformandoci antropologicamente in «transumani», esseri viventi governati dalla biotecnologia miniaturizzata impiantata nel nostro corpo, avvalendosi della manipolazione genetica e della clonazione artificiale; trasformando la realtà in virtualità tramite la digitalizzazione, la cosiddetta “intelligenza artificiale”, la robotizzazione.
Sul piano ideologico il «Nuovo Ordine Mondiale» si sposa con il relativismo, il nichilismo, il materialismo, il globalismo, il multiculturalismo, l’immigrazionismo, l’omotransessualismo.
LA MACRO-DIMENSIONE DEL GLOBALISMO È DISUMANA
Le istituzioni che rappresentano la macro-dimensione e sostanziano a livelli diversi la globalizzazione, dalle Nazioni Unite all’Unione Europea, sono corrotte, immorali, screditate, inefficaci, assolutamente disumane.
Prendiamo atto che nella macro-dimensione a noi più prossima che corrisponde all’Italia, la civiltà è decaduta, la popolazione si sta estinguendo, lo Stato nazionale è collassato, la Giustizia è morta, la democrazia è marcia, la sicurezza è precaria, l’economia è devastata, la società è destabilizzata.
LA CASA DELLA CIVILTA È LA MICRO-DIMENSIONE UMANA
Casa della Civiltà nasce come un’istituzione basata sulla scelta della micro-dimensione insita nella Comunità formata da persone che condividono:
1- i valori che corrispondono all’essenza della nostra comune umanità e che vengono recepiti e codificati dalla spiritualità giudaico-cristiana;
2- le idee che corrispondono alla corretta rappresentazione della realtà e che si traducono nella verità oggettiva, assoluta e universale;
3- la proposta che sostanzia la prospettiva della migliore qualità di vita rifondando dalle fondamenta un nuovo modello di etica personale, di civiltà, di società, di Stato e di sviluppo che metta al centro la persona, la famiglia naturale, la cultura della vita e della crescita della natalità, la comunità locale, lo Stato nazionale, l’economia reale, lo sviluppo sostenibile, l’educazione al dovere, alle regole, alla responsabilità e al sacrificio, l’istruzione che sfoci nella pratica di un’attività produttiva in tutti gli ambiti, la sicurezza dei cittadini, la difesa dello Stato nazionale da tutte le minacce e aggressioni reali o virtuali.
LA CASA DELLA CIVILTA SI ISPIRA AI MONASTERI BENEDETTINI
La Casa della Civiltà si ispira sul piano ideale e valoriale alla realtà dei monasteri benedettini che a partire dal sesto secolo, dopo il crollo nel 476 dell’Impero Romano d’Occidente, che rappresentava il mondo globalizzato della sua epoca, si costituirono in microcosmi al cui interno si diede vita a una nuova spiritualità cristiana codificata dalla «Regola» di San Benedetto da Norcia (480-547) e sintetizzata nel motto «Ora et Labora», coniugando la preghiera con il lavoro pratico finalizzato a rendere le comunità dei monaci del tutto autonome ed autosufficienti nelle necessità alimentari e materiali;
a un nuovo modello di sviluppo considerato come l’antesignano della moderna organizzazione aziendale;
a un nuovo modello politico a cui si ispirò anche la Repubblica di Venezia (697-1797) paragonabile a una monarchia costituzionale;
a un nuovo modello di difesa testimoniato dalla costruzione dei monasteri alla stregua di roccaforti con alte mura e posizionati sui punti alti del territorio.
Grazie a questi microcosmi promotori di un nuovo modello di spiritualità cristiana, di sviluppo economico, di modello politico e di sistema di difesa, e dopo la loro diffusione ovunque in Europa, si affermò la civiltà cristiana che concretamente si tradusse in nuove realtà statuali, politiche, economiche e sociali cristiane.
Così come i monaci benedettini divennero testimoni di preghiera e di lavoro, corretta trasposizione del binomio di fede e ragione che a sua volta s’ispira alla fede in Gesù vero Dio e vero uomo, coniugando la dimensione trascendente della fede con la dimensione umana della ragione, i Protagonisti della Comunità Casa della Civiltà saranno testimoni dei valori che corrispondono alla spiritualità giudaico-cristiana declinati laicamente come valori inviolabili e diritti inalienabili; delle idee che riscattano la certezza della verità dai contenuti oggettivi, assoluti e universali; della proposta che si traduca nella migliore qualità di vita valorizzando ciò che il Buon Dio ci ha donato e ciò che l’umanità ha prodotto in termini di opere buone nel corso di millenni.
SIAMO UNA COMUNITA DI VALORI, IDEE, PROPOSTA
La Casa della Civiltà è una Comunità di cittadini italiani uniti da valori, idee e proposta, dedita a:
a. Il consolidamento della personalità individuale attraverso la formazione culturale.
b. La promozione di una legittima e pacifica mobilitazione e disobbedienza civile per salvaguardare i propri inalienabili diritti alla vita, dignità e libertà.
c. L’attuazione di una proposta di politica costruttiva, intesa come azione che concerne la sfera pubblica che aggreghi il maggior numero di «Protagonisti» consapevoli, fortificati e determinati per fare dell’Italia il Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita.
LE BASI DELLA CASA DELLA CIVILTA
- La rinascita di un nuovo modello di civiltà che riscatti la certezza e l’orgoglio di chi siamo sul piano delle nostre radici, fede, valori, identità, regole e leggi, che si ispirano alla spiritualità giudaico-cristiana, alla filosofia greca, al diritto romano, all’umanesimo del Rinascimento, al patriottismo pre-risorgimentale, prendendo atto che l’islam come religione è stato storicamente il principale nemico della nostra civiltà e che, dopo aver sottomesso le popolazioni cristiane a Sud e a Est del Mediterraneo, non ha mai cessato di voler sottomettere anche l’Europa.
- L’acquisizione di una nuova etica personale ispirata a una fede che dia un senso compiuto alla nostra esistenza terrena, che comporta la disciplina mentale, lo spirito propositivo e il comportamento costruttivo, recuperando la dimensione della responsabilità, del dovere, delle regole, della sobrietà e del sacrificio, che realizzi il sano e legittimo amor proprio e l’amore dei nostri figli e nipoti.
- La riesumazione di una società che promuova la cultura della vita, della famiglia naturale, della maternità e della procreazione, concependo la crescita della natalità degli italiani come la principale emergenza nazionale per contrastare il tracollo demografico che ci condanna all’estinzione come popolazione.
- L’affermazione di un nuovo modello politico incentrato sull’autonomia delle Comunità locali che garantiscano la democrazia sostanziale, e sull’autorevolezza dell’Italia come Patria che assicuri la coesione popolare e la governabilità.
- La promozione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile che metta al centro l’economia reale che produce beni e servizi, privilegiando le micro, piccole e medie imprese radicate sul territorio locale, con una moneta sovrana che parametra il valore della ricchezza reale, emessa dallo Stato a credito.
- Il recupero di una concezione olistica della salute, intesa come salute fisica, mentale e spirituale, che metta al centro la persona nella sua integralità per salvaguardare la sua integrità naturale, anteponendo la prevenzione alla cura, concependo il ricorso al farmaco come intervento straordinario e non prassi quotidiana, contrastando l’aberrazione del transumanesimo che prospetta la creazione di un nuovo essere vivente in cui gli strumenti biotecnologici condizioneranno e modificheranno in modo sostanziale la natura della nostra umanità.
- La rifondazione di un Potere giudiziario indipendente e imparziale, che non interferisca e non si sostituisca ai Poteri legislativo e esecutivo, per assicurare una Giustizia certa e celere, riducendo al minimo le leggi che effettivamente servono, eliminando l’arbitrio interpretativo della stessa legge, ponendo fine allo strapotere della Magistratura che concepisce se stessa al di sopra della legge.
- Fare dell’Italia il “Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita”, valorizzando i nostri ineguagliabili, inestimabili, non clonabili e non delocalizzabili patrimoni ambientale, culturale e umano che si sintetizzano in tre “T”, Terra, Talenti, Tipicità”; concepire come volani dello sviluppo la filiera agroalimentare d’eccellenza, la creatività nell’ambito artistico, umanistico e scientifico, la tutela dell’autenticità ed esclusività dei beni immobili, delle opere dell’ingegno, dei prodotti italiani sul territorio nazionale e in tutto il Mondo.
- Costituire Forze di Sicurezza adeguate a salvaguardare la vita e tutelare i beni degli italiani dai nemici interni, e Forze di Difesa adeguate a proteggere l’Italia, pronte a fare la guerra contro i nemici esterni.
- “Sovranità attiva” nelle relazioni internazionali, per salvaguardare il bene primario degli italiani e l’interesse supremo dell’Italia nel Mondo, instaurando primariamente rapporti costruttivi con i popoli dell’Europa dalle radici giudaico-cristiane dall’Atlantico agli Urali, compresa la Russia cristiana; e con i popoli del Mediterraneo che rivalutano e rispettano le millenarie radici giudaico-cristiane pre-islamiche, a cominciare da Israele quale Stato del popolo ebraico.
LA CASA DELLA CIVILTA’ È UNA COMUNITA‘
La Casa della Civiltà si costituisce in Comunità.
Non è un Partito, inteso come fazione politica che compete per la gestione o la condivisione del potere nell’ambito del sistema della democrazia che è degradata in partitocrazia consociativa.
Non è un Movimento politico, inteso come organizzazione che aggrega le masse per manifestare negli spazi pubblici affinché le sue istanze vengano recepite e attuate dalle istituzioni preposte al Governo dello Stato o di ambiti locali.
Non è una Comunità “isolazionista”, che si auto-emargina dalla società per creare in un territorio remoto una entità alternativa alle istituzioni dello Stato, facendo il gioco del sistema di potere che si libera di potenziali avversari.
Non è un circolo culturale dedito a far conoscere la più vasta gamma di autori e idee, accogliendo tutti a prescindere dalle loro idee, dando visibilità a tutto e al contrario di tutto, continuando ad alimentare l’insana ideologia del relativismo.
La scelta di costituirsi in Comunità si fonda sul convincimento che non sia realisticamente possibile riformare le istituzioni dello Stato dal loro interno, prendendo atto che il nostro Stato è collassato non corrispondendo né al bene primario degli italiani né all’interesse supremo dell’Italia; che la nostra democrazia è intrinsecamente marcia ridotta a una partitocrazia consociativa interessata essenzialmente a spartirsi il fiume ininterrotto di denaro pubblico; che la popolazione italiana è destinata a estinguersi per un tracollo demografico scientificamente irreversibile; che la Giustizia è morta con una Magistrocrazia che si sostituisce al Potere legislativo ed esecutivo, che concepisce se stessa al di sopra della Legge; che l’economia reale è stata devastata dallo strapotere della grande finanza virtuale speculativa globalizzata che ha alimentato un debito incontenibile e inestinguibile, condannando a morte le micro, piccole e medie imprese che da sempre fanno grande l’Italia e ricchi gli italiani; che in definitiva s’impone un’alternativa qualitativamente diversa e migliore rispetto alla nostra civiltà decaduta, sopraffatta dalle ideologie del globalismo, relativismo, nichilismo, materialismo, multiculturalismo, immigrazionismo, omosessualismo.
LE TRE TAPPE DEL PERCORSO DELLA CASA DELLA CIVILTA
Il percorso della Casa della Civiltà si articola in tre tappe:
La Formazione culturale che consta di 10 lezioni
1 – Presentazione della Casa della Civiltà
2 – Perché oggi dobbiamo schierarci
3 – La nostra etica personale
4 – La nuova civiltà
5 – Il nuovo modello politico
6 – La nuova società
7 – Il nuovo modello di sviluppo
8 – La nostra comunicazione
9 – Il miracolo in cui crediamo
10 – Le fasi successive: Mobilitazione civile e Azione politica costruttiva
La seconda tappa, dopo la Formazione culturale sarà la Mobilitazione civile, oggi necessariamente all’insegna della legittima e pacifica disobbedienza civile, ispirandoci a Gandhi e a Luther King, per salvaguardare i valori assoluti e i diritti inalienabili della vita, dignità e libertà.
La terza tappa sarà l’Azione politica costruttiva, con le modalità consone al contesto in cui ci troveremo, per far rinascere la nostra civiltà, per salvarci come popolazione e società, per riscattare l’Italia come Stato nazionale indipendente e sovrano, nella consapevolezza che si tratta di ricostruire dalle fondamenta e non di riformare dall’interno un sistema di potere che è strutturalmente concepito per auto-perpetuarsi, e che inequivocabilmente si è trasformato in una dittatura finanziaria, politica, sanitaria e mediatica.
NOI CREDIAMO IN “UN MIRACOLO PER L’ITALIA”
L’attuale sistema di potere monopolizzato dalla grande finanza virtuale speculativa globalizzata che prospetta il “Nuovo Ordine Mondiale”, così come è già successo nei momenti bui della Storia, imploderà perché intrinsecamente disumano e produrrà un vuoto.
La Casa della Civiltà si assume la missione di dare un contributo significativo per colmare il vuoto, preparandosi a intervenire al momento giusto, con le persone giuste e la proposta giusta, per favorire il successo di “un miracolo per l’Italia”, ricostruendo dalle fondamenta un’Italia qualitativamente migliore, sulla base del rapporto armonioso tra una “Federazione di Comunità locali” e l’Italia come “nostra amata Patria”.
Siamo consapevoli che per conseguire il traguardo ci vorrà un miracolo. I miracoli li fa il Signore, ma nascono nello spirito di ciascuno di noi.
Ebbene, noi non abbiamo altra scelta che credere che questo miracolo si compirà e che ciascuno di noi darà il proprio contributo per il successo della comune missione che realizzerà il legittimo bene nostro, dei nostri figli e nipoti.
Non potremmo in alcun modo guardarci dentro, guardare negli occhi i nostri figli e nipoti, dicendo: «Mi dispiace, mi sono rassegnato alla sottomissione senza aver reagito, mi considero sconfitto senza aver combattuto».
DOBBIAMO COMBATTERE PER VINCERE
Chi sceglie di aderire alla Casa della Civiltà, garantisce la sincera e piena condivisione dei valori, degli ideali e della Proposta; matura un pensiero positivo, uno spirito propositivo e un’azione costruttiva; fa propria la disciplina mentale, il rigore comportamentale, la determinazione a impegnarsi per il successo della missione che dà un senso compiuto alla vita.
Cari amici, se vogliamo che abbia successo la missione di far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia, dobbiamo crederci totalmente, impegnarci con tutto noi stessi, combattere per vincere sul fronte etico, culturale, civile e politico.
Solo così potremo riscattarci dalla condizione di «gregari» elevandoci allo status di «Protagonisti», passando dalla menzogna alla verità, dalla denuncia alla proposta, dalle parole ai fatti.
Amo concludere con il testamento spirituale di Paolo Borsellino: «È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola».
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità «Casa della Civiltà»
Lunedì 5 febbraio 2024
Hai ragione Simonetta: ormai gli organi di informazione sono diventati solo produttori di denaro, quando ci riescono, e per quello propongono solo l’informazione che fa piacere a chi li foraggia.
Il lunedì dovrei riuscire ad essere sempre presente ma per le altre sere, già dalla prossima settimana sarò nuovamente impegnato con i corsi della scuola di teologia di Chiavari
La domanda che spesso poniamo è: cosa dobbiamo fare per farci conoscere? Io credo che un primo atto lo abbia fatto Magdi a Portogruaro, quando ha continuato la sua relazione senza variazioni anche alla presenza di un gruppo di musulmani, presente sicuramente per un atto provocatorio. Se siamo convinti delle nostre idee, non dobbiamo restare chiusi nel nostro recinto, ma andare oltre ed entrare anche nella “fossa dei leoni”, qualche volta, per testare le nostre convinzioni, con determinazione senza mai scadere in sentimenti di risentimento, paura o odio. Certo non andare nei salotti del main stream, che sappiamo bene come conducono gli incontri: puoi parlare solo di ciò che loro ti permettono di dire e poi ti scaricano appena diventi scomodo. Vedi le ultime esperienze fatte da Magdi nelle diverse reti… Tutte uguali, nessuna esclusa!