Secondo i partecipanti alla tavola rotonda del Senato di lunedì sul tema “Le agenzie sanitarie federali e il cartello COVID”, il governo, i media mainstream e le organizzazioni no-profit fanno parte di una “ampia rete di censura” che reprime le prospettive non istituzionali sul COVID-19 e su una vasta gamma di altri argomenti. Durante la tavola rotonda, presieduta dal senatore Ron Johnson, si è anche discusso della sicurezza dei vaccini e della corruzione delle agenzie sanitarie pubbliche. Altri esperti presenti hanno sottolineato come i mezzi di informazione siano diventati strumenti propagandistici e hanno avvertito che la propaganda sostenuta dai media potrebbe portare a una società totalitaria. La “ampia rete di censura” coinvolge sia il governo che le organizzazioni no-profit. La giornalista Lara Logan, ex CBS News, ha dichiarato al gruppo di esperti: “Questi sono i tempi più difficili per i media in questo paese” e ha messo in guardia sul fatto che siamo coinvolti in una “guerra per le nostre menti”. “Viviamo nell’era della guerra dell’informazione, in cui la propaganda non è solo un’arma, ma è l’intero campo di battaglia”, ha affermato. “Questa è una guerra per le nostre menti, aiutata dalla tecnologia avanzata, e non siamo mai stati qui, non in tutta la storia umana”.