MAGDI CRISTIANO ALLAM: “L’Italia che condanna le Forze dell’ordine, si condanna al suicidio”

Cari amici buongiorno e buona Domenica del Signore. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe passare alla Storia per aver inferto il colpo di grazia alle nostre Forze dell’ordine.

Sono già impossibilitate ad adempiere al dovere istituzionale di salvaguardare la vita e tutelare i beni dei cittadini dalla variegata criminalità e dai nemici dichiarati dello Stato, perché di fatto è vietato loro di usare l’arma di ordinanza per uccidere o anche solo di mostrarla per ammonire, con la certezza che verrebbero automaticamente incriminati, sospesi dal lavoro e dallo stipendio, costretti a pagarsi l’avvocato, condannati e ridotti in condizioni esistenziali precarie, trasformati da nobili “servitori” a meschini “servi” dello Stato.

La sentenza capitale è stata inflitta da Mattarella, lo scorso 23 febbraio, quando ha condannato la Polizia per aver fatto uso dei manganelli contro i “ragazzi”. Ricordiamo le sue parole: «L’autorevolezza delle Forze dell’ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento».

Mattarella avrebbe dovuto sapere che quella manifestazione non era stata né autorizzata né semplicemente comunicata, in aggiunta al rifiuto degli organizzatori di collaborare per concordare seppur in extremis un percorso, come avviene in tutte le manifestazioni per prevenire qualsiasi scontro tra il corteo e le Forze dell’ordine, che hanno l’obbligo di difendere gli obiettivi individuati come “sensibili”.

Se le Forze dell’ordine non dovessero respingere i manifestanti che, violando il percorso pattuito o che comunque cercassero di fare irruzione negli obiettivi “sensibili” che sono preposti a proteggere, verrebbero sanzionati per aver disatteso gli ordini impartiti loro.
La drastica dichiarazione di Mattarella, fatta direttamente al Ministro dell’Interno, lascerebbe intendere che i poliziotti avrebbero dovuto fare un’eccezione, cioè avrebbero dovuto non rispettare gli ordini, perché a violare le regole sarebbero stati dei «ragazzi».

A parte il fatto che a forzare il blocco della Polizia c’erano anche degli adulti, Mattarella dovrebbe sapere che essere “ragazzi” non significa essere automaticamente “buoni”, “pacifici”, “ligi alle regole”, “rispettosi delle leggi”.
Mattarella dovrebbe sapere che nelle carceri minorili ci sono centinaia di “ragazzi” criminali, violenti, nemici delle istituzioni. Che i cosiddetti “Centri sociali” sono colmi di “ragazzi” indottrinati all’odio dello Stato e addestrati alla guerriglia urbana. Che nelle nostre città proliferano le cosiddette “baby gang”, che perpetrano tremende brutalità contro coetanei o persone comunque indifese. Che nelle scuole si susseguono le violenze dei “ragazzi” contro i docenti, che vanno dalle aggressioni verbali fino a quelle fisiche, armati di coltelli e di pistole con proiettili di gomma. Che le strade sono piene di “ragazzi” spacciatori, tossicodipendenti, alcolizzati, che all’occorrenza diventano violenti.

Mattarella avrebbe dovuto soffermarsi sui vari video delle manifestazioni ed ascoltare attentamente la violenza verbale dei “ragazzi” contro le Forze dell’ordine, dal luogo comune “fascisti” all’oltraggio personale “figli di puttana”.
A proposito, come mai la Magistratura, a tutela delle Forze dell’ordine, non è intervenuta per sanzionare il reato di vilipendio di rappresentanti delle istituzioni dello Stato, conformemente all’Articolo 290 del Codice penale (Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate)?
Come mai, all’opposto, anche gran parte dei magistrati riuniti nell’Associazione-Partito “Magistratura Democratica”, anziché condannare il vilipendio delle Forze dell’ordine, pur ammettendo che la manifestazione dei “ragazzi” di Pisa non era autorizzata, il che di per sé rappresenta un illecito che viola le norme sulla sicurezza, in un comunicato hanno reiterato la richiesta della Sinistra di imporre ai poliziotti «di indossare elementi identificativi che ne consentano sempre l’individuazione».
In Italia la Giustizia è morta proprio perché la Magistratura è intrinsecamente politicizzata, è parte integrante del sistema di un potere totalitario, che consente al potere giudiziario di interferire e di sostituirsi al potere legislativo e a quello esecutivo. E Mattarella è il Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

Mattarella dovrebbe sapere, quale Presidente del Consiglio Supremo di Difesa, che il rispetto della catena di comando è il fulcro su cui si reggono sia le Forze Armate sia le Forze dell’ordine. Pertanto, è semplicemente infondato e fuorviante immaginare e sostenere che possa esserci una “responsabilità soggettiva” degli operatori delle Forze dell’ordine sul campo nello svolgimento dell’azione per reprimere la violazione delle regole e talvolta la violenza dei manifestanti.
La responsabilità è sempre e comunque “oggettiva”, della catena di comando, più specificatamente del vertice che impartisce gli ordini inteso nella sua integralità. È da ipocriti e vigliacchi scaricare la responsabilità sui più deboli, i tanto esaltati “servitori dello Stato” che, puntualmente, vengono traditi e abbandonati a se stessi dai loro superiori che hanno le spalle coperte e sono dei raccomandati dai politici che hanno assicurato loro quelle poltrone.

È vero che ci sono dei “corpi deviati” in seno alle Forze dell’ordine. L’abbiamo visto e subìto durante la brutale repressione di cittadini inermi e inerti che, in manifestazioni autorizzate, esprimevano pacificamente il loro dissenso contro l’obbligo di farsi inoculare dei sieri sperimentali a tecnologia genica fraudolentemente spacciati come “vaccini anti Covid-19”, che ad oggi mietono morti e procurano malattie invalidanti; così come esprimevano pacificamente il loro dissenso contro l’obbligo di un “passaporto vaccinale”, il cosiddetto “Green Pass”, senza cui milioni di italiani sono stati costretti a vivere confinati nelle proprie case, a non poter lavorare e percepire lo stipendio, a non frequentare le scuole, ciò che ha provocato gravi danni al nostro sistema produttivo, ha accresciuto l’impoverimento degli italiani, ha alimentato le psicopatie e i suicidi specie tra i giovani.
Ma anche questi “corpi deviati”, che hanno contrassegnato la Storia della Repubblica italiana, sono ascrivibili agli alti livelli del potere dello Stato.
Ebbene, come mai Mattarella non intervenne mai per denunciare l’operato delle Forze dell’ordine quando infierivano contro i manifestanti catalogati con i marchi infamanti di “No Vax” e “No Green Pass”, mentre ora irrompe brutalmente nell’agone politico, schierandosi al fianco della Sinistra di cui lui è degno rappresentante, contro le Forze dell’ordine che hanno usato i manganelli per impedire ai “ragazzi” di forzare il posto di blocco?

Cari amici, le Forze dell’ordine sono l’argine estreme a tutela dello Stato di diritto e della democrazia sostanziale. Se, dopo aver vietato loro di usare l’arma d’ordinanza, ora si vieta loro di usare il manganello, come potrebbero fronteggiare i criminali, i terroristi, i teppisti, i violenti, tutti i nemici della legge e dello Stato? Dovrebbero limitarsi a tentare di persuaderli a chiacchiere a desistere dalle loro azioni violente, improvvisandosi psicologi, predicatori o forse ipnotizzatori?
L’Italia che condanna le Forze dell’ordine si condanna al suicidio. Noi siamo sempre e comunque con le Forze dell’ordine. Noi sosteniamo che le Forze dell’ordine debbano essere messe nella condizione di adempiere al meglio al dovere istituzionale di salvaguardare la vita e tutelare i beni dei cittadini, legittimandoli a usare l’arma d’ordinanza anche per uccidere preventivamente chi fosse determinato ad assassinare. Così come siamo contro i “corpi deviati” che, manipolati da poteri deviati dello Stato, operano contro il bene degli italiani.

Andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Casa della Civiltà

Domenica 3 marzo 2024

La Casa della Civiltà è un’Associazione di Promozione Sociale (APS), fondata da Magdi Cristiano Allam nel 2021. Promuove un percorso di Formazione culturale, di Mobilitazione civile e di Azione politica costruttiva per dare certezze sul piano dell’informazione corretta, fortificare gli animi, infondere determinazione per far rinascere la nostra civiltà decaduta, salvare gli italiani dal tracollo demografico, riscattare lo Stato collassato, con l’obiettivo di elevare la nostra amata Italia nel Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita.

Dal lunedì 5 febbraio Magdi Cristiano Allam ha iniziato un nuovo ciclo del Corso di Formazione culturale, che si articola in 10 lezioni di base e in conferenze tematiche riservate agli iscritti alla Casa della Civiltà.

Per aderire alla Casa della Civiltà inviate una e-mail a adesioni@casadellacivilta.it ; o inviate un messaggio tramite Sms o Whatsapp a Marialuisa Bonomo, assistente personale di Magdi Cristiano Allam, al suo numero 335.234430. Trovate tutte le informazioni sul sito www.casadellacivilta.com

3 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “L’Italia che condanna le Forze dell’ordine, si condanna al suicidio”

  1. Le dichiarazioni del nostro presidente della Repubblica sono vergognose. Mi chiedo che riflessioni traggono i più giovani da tutto ciò e purtroppo penso che il messaggio che arrivi loro , forte e chiaro, sia quello per cui , qui in italia, è possibile fare ciò che si vuole senza temere conseguenze. In altre parole stiamo insegnando ai giovani che non ci sono confini, né limiti. L’autorità è assente.
    Proprio oggi mia figlia mi raccontava che un suo compagno di scuola (classe quinta scuola primaria) ha “sferrato una pacca” al sedere dell’insegnante. Quest’ultima non ha avuto nessuna reazione!
    Il senso dell’autorità dovrebbe iniziare a formarsi a partire dai contesti famigliari, scolastici per poi allargarsi alla dimensione societaria e viceversa.

  2. Siamo ai minimi storici. Manca del tutto la percezione oggettiva della realtà e, soprattutto, manca la voglia e il bisogno di cercarla questa oggettività. Si accetta, senza alcuno sforzo a impiegare i propri neuroni, la lezione fornita dai mezzi di comunicazione di massa, che condannano tutti, nessuno escluso, la legittima reazione delle forze dell’ordine alle provocazioni, agli oltraggi e agli atti illeciti da parte dei manifestanti. Si tratta delle forme più palesi e turpi delle conseguenze del relativismo gnoseologico assunto a filosofia di via.

  3. Condivido totalmente Magdi.
    Mi chiedo con quale faccia di bronzo Mattarella trovi il coraggio di stringere le mani a persone che per un misero stipendio si giocano quotidianamente la vita.
    Certo che esistono frange deviate nelle forze dell’ordine, ma credo che i più deviati siedano proprio sugli scranni più alti, ad iniziare dal Quirinale, e dunque Mattarella è come quel bue che da del cornuto all’asino.
    Personalmente se alla mano tesa di Mattarella le forze dell’ordine gli girassero platealmente le spalle io applaudirei questo gesto.
    E mi auguro che prima o poi accada, perché significherà che finalmente gli Italiani stanno iniziando a raddrizzare la schiena.

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