Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
L’ispirazione è un risveglio, una fuga da tutte le facoltà umane, e si manifesta in tutte le grandi
conquiste artistiche.
( Giacomo Puccini)
È al risveglio che trafigge l’anima l’alato rimpianto della notte
È più intensa
La miseria di vivere
E si cela
Lo scherno insistente dell’ansia
Vagabonda pellegrina
Nei meandri della mente
È al risveglio
Che si scopre lo scrigno
Di fragili frammenti di cielo
È al risveglio che
Sfumano inerti le immagini trasparenti della notte
Nell’inganno docile del sogno
Spira tenue
Un lieve soffio di vento nel magico palazzo
Si avviluppa vorace la tentazione del peccato
Alla sacra apparizione dell’amore eterno
Sfiorisce il segno della giovane età
Allo sguardo furtivo della bellezza
Una goccia dell’olio traditore cade dall’Olimpo
E celebra il rito antico del distacco
Risuona implacabile l’eco di fantasmi ignoti
Scompaiono a frotte nella calca incatenata
Foto di copertina: Antonio Canova, “Amore e Psiche” – Museo del Louvre – Parigi
Quest’opera che tutti conoscono col nome di Amore e Psiche è un gruppo
scultoreo che il Canova realizzò in un periodo compreso tra gli anni 1788 e il 1793. Esiste più di una versione dell’opera Amore e Psiche del Canova anche se quella del Louvre è sicuramente la più bella e ammirata. Per esempio presso il Museo russo dell’Ermitage di San Pietroburgo esiste una scultura che rappresenta sempre Amore e Psiche dove i due personaggi raffigurati sono realizzati con una posizione alzata, in piedi.